Definizione di Microblading

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Il microblading è una tecnica innovativa e particolare per la definizione e sistemazione delle nostre sopracciglia. Sperimentata negli USA diverso tempo fa, di recente tale tecnica è approdata anche in Italia dove ha ottenuto un notevole successo. In questo articolo si vedrà cos’è, come funziona e quali sono i suoi costi e i suoi benefici.

Sembra un tatuaggio, ma non è…

Il microblading è un trattamento estetico apparentemente molto simile al tatuaggio, e come lui permette di migliorare e nascondere i difetti estetici delle sopracciglia. Il suo nome si deve alla particolare tecnica d’intervento, che utilizza uno strumento – la penna – dotato di piccolissime lame (in inglese, appunto, “micro blade”) che effettuano minuscole incisioni nella cute per inserire un pigmento di colore.

Nonostante spesso online e in alcuni centri estetici si trovi il termine “microblanding” o “microbalding”, il termine corretto – nonché l’unico – di questa tecnica è appunto microblading. Questa tecnica la si trova ormai in molti dei migliori e più aggiornati centri estetici del territorio italiano, che offrono non di rado un trattamento preciso e di qualità che vale la spesa.

Le origini del microblading

Come anticipato, il microblading è una tecnica che si è diffusa negli Stati Uniti, dove c’è grande abbondanza dei prodotti di riferimento per questa tecnica. In Italia è arrivato qualche anno dopo, e nell’ultimo periodo ha iniziato a diffondersi e questo dopo la proliferazione della tecnica del tatuaggio alle sopracciglia, che quasi mai ha generato dei risultati gradevoli.

Perfezionatosi nel tempo, oggi il microblading è un trattamento decisamente evoluto che anche nel Bel Paese garantisce dei risultati di ottima qualità: sono davvero tante, oggi, le donne con problemi estetici alle sopracciglia a scegliere il microblading come loro trattamento favorito.

Infatti, questa tecnica permette di correggere qualsiasi inestetismo, risaltando lo sguardo e dando nuova vitalità al viso.

Come funziona il microblading

Come detto, quindi, il microblading si esegue con uno strumento a mano, la penna, che garantisce una precisione ineccepibile. Le sue minuscole lame non penetrano a fondo nella pelle, ma eseguono le loro incisioni (o meglio, sono più dei graffietti) rimanendo in superficie, nella zona ovviamente delle sopracciglia.

Il microblading va a costruire l’arcata ridisegnando le sopracciglia da sotto la pelle, sopracciglia che risulteranno più omogenee e curate grazie al pigmento che ogni ago deposita nell’incisione che applica sulla pelle. Va specificato che esistono più tecniche del microblading:

  • La microforatura, che ha un tocco più leggero e aggiunge qualcosa in più alla forma originale delle sopracciglia.
  • Il microshading, intervento simile ma mirato a chi ha una pelle particolarmente delicata e sensibile;
  • Il microblading a peletto, più specifica perché disegna le sopracciglia in ogni singolo pelo per un effetto il più naturale possibile.

La durata del microblading

Il microblading è un trucco semipermanente, quindi non dura in eterno ma rimane sul viso per alcuni mesi. La durata non è la stessa per tutti, perché è un trattamento soggettivo che dipende molto dal tipo di pelle del paziente, e da come agisce il pigmento – oltre che da come viene curato dal paziente stesso.

Un microblading non eseguito correttamente rischia che il pigmento vada troppo sottopelle, causando un effetto di pelle morta che si stacca dopo poche settimane. Quindi è bene che il paziente chieda tutte le indicazioni su come sarà eseguito il trattamento, e che abbia un approccio personalizzato.