Capelli sani ad ogni costo: valutiamo le cause della caduta

Una chioma fluente, di cui andare orgogliosi, è desiderio comune di donne e uomini senza distinzione di sorta.

Prima di arrivare alla spiacevole ed inevitabile constatazione che ogni mattina il cuscino presenta un numero sempre maggiore di capelli che ci hanno abbandonato, si possono tentare interventi specifici per limitare i danni e prevenire la calvizie.

Tenere a bada l’insorgenza della caduta è possibile esaminando i nostri comportamenti, valutando se commettiamo errori tali da pregiudicare la tenuta della capigliatura.

Considerata la tipologia di alimentazione, stimate le cure che riserviamo ai nostri capelli, non resta che soppesare quali sono le principali cause della perdita di capelli per evitare accuratamente di sbagliare.

Le principali cause della caduta dei capelli

Passare le mani fra i capelli ed intuire che fra le dita resta una massa sempre più consistente è una sensazione spiacevole che possiamo evitare, soppesando le principali cause della caduta per combattere il problema alla radice.

Uomini e donne hanno cicli diversi e non perdono i capelli in egual misura. Sono gli uomini i più soggetti alla caduta, a patto che ad intervenire quale causa scatenante siano gli stessi motivi primo fra tutti lo stress.

Ad intensificare la caduta può contribuire il periodo dell’anno. E’ facile notare che si perdono più capelli durante la fase autunnale e quella primaverile, ma questa è una causa del tutto naturale, alla quale si può ovviare dedicando cure stagionali.

Si può scegliere una cura considerando i rimedi naturali, tipo quelli tramandati dalla nonna, oppure valutando integratori e prodotti farmaceutici, o magari concedendosi una maschera rigenerante per nutrire a dovere la chioma.

Fra le cause più comuni, oltre allo stress, possiamo mettere in fila l’uso di trattamenti cosmetici troppo aggressivi, i lavaggi esageratamente frequenti utilizzando prodotti inadeguati, l’ambiente circostante soprattutto se inquinato, ed ancora gli squilibri ormonali, una cattiva alimentazione, una dieta sbagliata e poco equilibrata, l’insorgenza di patologie specifiche come ad esempio la seborrea, la carenza di vitamine o zinco, l’anemia, il diabete, la vitiligine, il dover sottostare a terapie invasive come la chemio, ed un fattore sempreverde come l’ereditarietà.

A mali estremi, estremi rimedi:  il ricorso all’autotrapianto per combattere la calvizie

In casi estremi la chirurgia garantisce soluzioni di ultima generazione, interessanti e facilmente percorribili come ad esempio l’autotrapianto, di cui è punta di diamante la tecnica FUE, supportata da trattamenti specifici come  l’uso del PRP ovvero Plasma Ricco di Piastrine. Per raccogliere maggiori informazioni scopri di più sulla pagina PRP Capelli, considerando che in caso di autotrapianto

. facilità la guarigione e rigenerazione dei tessuti sottoposti al trattamento,

. promuove una maggiore vitalità dei follicoli preparandoli al meglio alla fase di nuova crescita del capello,

. infine favorisce il recupero di tutti i bulbi pilo-sebacei dormienti, stimolando la produzione dei capelli.             

Considerando l’alto livello di innovazione la tecnica FUE (Follicular Unit Extraction) è garanzia di successo a costi decisamente vantaggiosi.

Entrando nel merito scopriamo che si tratta di una pratica chirurgica molto innovativa e poco invasiva attraverso la quale si procede con il prelevamento diretto di singole unità follicolari tra la zona occipitale e parietale del capo e il successivo impianto nella zona che richiede l’innesto.

I capelli vengono prelevati dalla zona occipitale e parietale, perché è li che la densità dei capelli è maggiore, inoltre i bulbi collocati nell’area posteriore del capo producono capelli per tutta la vita, quindi anche nel caso vengano innestati nell’area frontale o superiore la garanzia di successo è assicurata.