L’acerola deve le sue proprietà terapeutiche soprattutto al fatto di essere ricca di vitamina C e di sostanze antiossidanti, che la rendono un efficace rimedio naturale per stimolare le difese immunitarie contro l’influenza. Inoltre stimola la flora batterica intestinale e protegge i capillari. La pianta in questione appare davvero essenziale per contribuire al nostro benessere generale. In ogni caso non vanno dimenticate le relative controindicazioni, assolutamente da non sottovalutare. Gli effetti collaterali più frequenti consistono nella formazione di ossalati e nell’acidità gastrica.
e proprietà dell’acerola sono dovute alle varie sostanze che essa contiene: vitamina C, provitamina A, vitamine del gruppo B, tannini e bioflavonoidi. Da tenere in considerazione sono anche i differenti sali minerali: ferro, calcio e magnesio.
Tutti questi elementi agiscono da stimolatori del sistema immunitario, perché favoriscono l’attività di fagocitosi svolta dai globuli bianchi. Notevole è la funzione antiossidante, che viene espletata combattendo i radicali liberi.
,L’acerola contrasta anche l’anemia, perché stimola la flora batterica intestinale nella produzione di acido folico, il quale promuove l’assorbimento del ferro. Inoltre è in grado di proteggere i capillari.
Si usa quindi per rimediare al sanguinamento gengivale, per combattere la diarrea, il raffreddore, l’influenza, la rinite, le infezioni delle vie respiratorie ed è molto utile quando l’organismo manifesta situazioni di stanchezza, di debolezza e di carenze vitaminiche. Ecco perché se ne fa un frequente uso nei periodi di convalescenza.
L’acerola viene usata sotto forma di compresse o di estratto secco del frutto ridotto in polvere. Il succo viene commercializzato, specialmente in Brasile, contro la febbre e la dissenteria. In Europa la diffusione sta avvenendo soltanto in tempi recenti.
Attenzione comunque nella somministrazione degli estratti della pianta. L’assunzione dovrebbe essere evitata se si soffre di calcolosi renale. Non dobbiamo infatti dimenticare che la vitamina C, presa in dosi eccessive, può provocare la formazione di ossalati e conseguentemente di calcoli.
Uno degli effetti collaterali in cui si potrebbe incorrereè rappresentato dall’acidità gastrica. Si dovrebbe essere prudenti anche in caso di interazioni con preparati di erboristeria a base di rosmarino, corbezzolo e di uva ursina usati per disinfettare le vie urinarie: la vitamina C potrebbe ostacolare il processo.