Quando accendere il riscaldamento, per quanto tempo e la temperatura massima consentita

Con l’autunno arrivato e l’inverno alle porte, nelle nostre case iniziamo a chiudere le finestre, a fare il cambio dei vestiti invernali ed a mettere una coperta in più sul nostro letto.

Se anche voi iniziate ad avere i piedi freddi e vi è balenata l’idea di accendere il riscaldamento per dare una scaldata alla casa, sappiate che non potete fare quello che volete. Esiste infatti una normativa ben precisa che stabilisce giorni, fasce e temperature massime consentite.

Ecco una guida sull’accensione del riscaldamento. Da quando è possibile riattivare i caloriferi? E per quanto tempo? E quali sono le temperature limite stabilite dalla legge? (vedi la tabella).

Quando accendere il riscaldamento e per quanto tempo

Ovviamente dipende da dove siete. Se vivete ad Aosta potrete accendere il riscaldamento prima che a Roma, dove le temperature sono meno rigide. Tutto il territorio italiano è infatti suddiviso in 6 zone climatiche (dalla A alla F), sulla base delle condizioni medie di temperatura atmosferica, e più precisamente di parametri definiti gradi-giorno.

Per ogni zona, la normativa stabilisce dei precisi limiti ai periodi dell’anno in cui è possibile tenere accese le caldaie e al numero di ore in cui i termosifoni possono restare in funzione. Ad esempio, a Milano (fascia E) i termosifoni possono essere accesi dal 15 ottobre al 15 aprile, per un massimo di 14 ore al giorno. Nel caso di periodi di freddo eccezionale, sono previste delle deroghe.

Temperatura massima nelle abitazioni

La normativa nazionale fissa a 20 gradi centigradi, con due gradi di tolleranza, la temperatura che non deve essere superata nelle abitazioni, negli uffici, nelle scuole e in tutti gli altri edifici. Per i capannoni dove si svolgono attività industriali e artigianali, il limite è invece di 18 gradi.

Il riferimento normativo che regola l’accensione del riscaldamento è la legge numero 10 del 9 gennaio 1991 e del Dpr numero 412 del 26 agosto 1993 e successive modifiche.

Il riscaldamento è tra le principali cause dell’inquinamento atmosferico, cercate quindi di rispettare la normativa nazionale, senza esagerare con la temperatura.

LEGGI ANCHE: 10 Consigli su come Risparmiare sul Riscaldamento Domestico

Termosifoni, quando accenderli? Il calendario delle città

QUANDO ACCENDERE E SPEGNERE IL RISCALDAMENTO
FASCIA A 6 ore al giorno
dal 1° dicembre al 15 marzo
Lampedusa, Linosa e Porto Empedocle (provincia di Agrigento)
FASCIA B 8 ore al giorno
dal 1° dicembre al 31 marzo
Crotone, Reggio Calabria, Tortolì, Agrigento, Catania, Messina,Palermo, Siracusa, Trapani
FASCIA C 10 ore al giorno
dal 15 novembre al 31 marzo
Catanzaro, Cosenza, Benevento, Caserta, Napoli, Salerno, Latina, Imperia, Bari, Barletta, Andria, Trani, Brindisi, Lecce, Taranto, Cagliari, Carbonia, Iglesias, Villacidro, Olbia, Oristano, Sassari, Ragusa
FASCIA D 12 ore al giorno
dal 1° novembre al 15 aprile
Chieti, Pescara, Teramo, Matera, Vibo Valentia, Avellino, Forli, Roma, Viterbo, Genova, La Spezia, Savona, Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Pesaro, Isernia, Foggia, Nuoro, Tempio Pausania, Caltanissetta, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa, Carrara, Pisa, Pistoia, Prato, Siena, Terni
FASCIA E 14 ore al giorno
dal 15 ottobre al 15 aprile
L’Aquila, Bologna, Ferrara, Potenza, Modena, Cesena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Gorizia, Pordenone, Trieste, Udine, Frosinone, Rieti, Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Monza, Pavia, Sondrio, Varese, Urbino, Campobasso, Alessandria, Asti, Biella, Novara, Torino, Verbania, Vercelli, Enna, Arezzo, Bolzano, Perugia, Aosta, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza
FASCIA F Nessun limite Cuneo, Trento, Belluno

photo credit: geoffeg via photopin cc

Lecobottega Blog