Olio di lino, proprietà, controindicazioni e uso in cucina

Avete mai utilizzato l’olio di lino?  Ne conoscete già le proprietà, le controindicazioni ed i suoi possibili usi in cucina?

Il lino appartiene alla famiglia delle Linacee della quale fanno parte, a loro volta, numerose altre specie. Quello con il quale abbiamo più a che fare è il Linum usitatissimum, diffusamente utilizzato in campo tessile e che ci regala il tessuto fresco e traspirante che tanto amiamo indossare in estate.

Ma il lino può essere utilizzato anche in cucina – pensiamo ai semi o all’olio alimentare – in preparazioni salutari grazie alle sue proprietà che, in realtà, oltre il campo alimentare, si estendono anche a quello cosmetico (specie la cura di pelle e capelli). Scopriamole nel dettaglio. 

 

Olio di lino, proprietà         

L’olio di lino si ottiene dalla spremitura a freddo dei semi di lino. Il suo punto di forza è sicuramente il contenuto di acido linoleico e degli acidi grassi polinsaturi in esso contenuti, Omega 3 ed Omega 6, in particolare. L’olio di lino ha potere antiossidante ed è in grado di proteggere cuore ed apparato circolatorio, di tenere sotto controllo i livelli di colesterolo “cattivo” LDL nel sangue e di far sì che le arterie si mantengano il più possibile pulite.

Non solo: tra i benefici dell’olio di lino c’è anche quello apportato al sistema nervoso: nutre il cervello favorendo concentrazione e memoria. Grazie alla sua azione lenitiva, il lino porta vantaggi pure al nostro apparato gastro-enterico: svolge blanda azione lassativa, elimina le scorie e coccola le mucose.

Infine, l’olio di lino è caratterizzato da potere antinfiammatorio

Le controindicazioni dell’olio di lino

Se è vero che l’olio di lino apporti benefici al nostro corpo, ciò non vuol dire che se ne possa fare un abuso. L’olio di lino rimane comunque una sostanza grassa e, come tale, è bene utilizzarlo con moderazione in cucina, esattamente come si farebbe con il classico olio di oliva.

Non solo: un abuso di olio di lino potrebbe portare conseguenze sulla salute: potrebbe causare nausea o diarrea. Inoltre potrebbe entrare in conflitto con alcuni farmaci come ad esempio l’aspirina.

In presenza di irritazione dell’intestino, è bene evitare l’olio di lino: potrebbe peggiorarne i sintomi. E’ sconsigliabile usarlo nella propria alimentazione in maniera esclusiva: sempre meglio alternarlo a quello di oliva.

Olio di lino: usi in cucina

Reperibile sia in un qualsiasi supermercato che nelle erboristerie, l’olio di lino si compra anche online (il suo prezzo si aggira sui 12 ero a litro).

In cucina trova ampia applicazione: lo si apprezza particolarmente a crudo. In generale, si può utilizzare per condire gli alimenti. E’ ottimo con pollo e tacchino, ma anche per completare minestroni, vellutate e minestre, di verdure o legumi.

L’olio di lino si usa a crudo in quanto le alte temperature tendono ad alterare gli acidi grassi dai quali è composto: meglio evitarlo per friggere o anche solo per soffriggere.

C’è da ricordare, inoltre, come il suo sapore non sia particolarmente delicato e tenda a sovrastare quello degli altri ingredienti nei vari piatti. Meglio unirne poco per volta verificando il risultato in corso d’opera.

Quindi, se proprio vogliamo parlare di ricette con olio di lino, lo si può utilizzare come condimento di insalate a base di frutta e verdura, o unirlo a smoothie e frullati salutari. Può costituire, infine, la ciliegina sulla torta di diverse tartare, anche di frutta.

Sulle verdure cotte a vapore regala il suo meglio, così come nell’hummus di ceci, piatto tipico della cucina mediorientale. Se amate sperimentare e volete provare l’olio di lino a colazione, utilizzatelo nella crema budwig.