Quando si parla di psicoterapia si affronta un argomento particolarmente complesso e ricco di sfaccettature. Da qualche anno, ormai, si sta finalmente attribuendo alla salute mentale l’importanza che ha sempre meritato e, pur venendo ingiustamente sottovalutata ancora da molte persone, oggi la terapia si sta rivelando essere uno strumento particolarmente efficace per affrontare vicissitudini e traumi relativi sia ai propri trascorsi personali che al delicato periodo storico che solo di recente ci siamo buttati alle spalle: la pandemia.
La psicoterapia è un aiuto con cui poter lavorare su una situazione di sofferenza della persona. Il terapeuta è un professionista il cui arduo compito è quello di affrontare problematiche impalpabili e difficili da valutare. La sua mansione si rivela estremamente delicata e sottoposta, pertanto, a degli oneri. Tra gli obblighi che gli psicologi sono tenuti a rispettare c'è anche quello di aggiornamento continuo mediante la partecipazione a convegni e corsi. Il programma di formazione continua per i professionisti sanitari, infatti, prevede il conseguimento di un certo numero di crediti formativi, ottenibili in parte anche attraverso corsi da remoto e al riguardo segnaliamo che nel sito ebookecm.it, operativo in questo ambito, è possibile visionare una lista di quelli rivolti agli psicologi.
Ovviamente, gli obblighi a cui gli psicoterapeuti sono tenuti ad assolvere vengono regolamentati da un Codice Deontologico apposito, all’interno del quale è possibile trovare, oltre alle prescrizioni per i professionisti, anche le possibili sanzioni che possono incontrare e le metodologie con cui la professione andrebbe esercitata.
Nonostante la delicatezza della materia, comunque, ci sono ancora diversi professionisti che non applicano la terapia in modo efficiente e, anzi, arrivano a commettere errori madornali con i pazienti. È per questo motivo che è sempre bene valutare la qualità del percorso che si segue con il proprio terapeuta, anche alla base dei propri criteri personali, che non possono – chiaramente – definire la terapia inefficace o sbagliata. Al contrario, una condotta irrispettosa e non adatta alla Deontologia professionale da parte dello psicologo crea vere e proprie fattispecie controverse. Scopriamo, dunque, di seguito, cosa un terapeuta deve o non deve fare.
Indice rapido
Gli obblighi dello psicoterapeuta: ecco cosa serve sapere al riguardo
Tra gli obblighi prescritti dal codice deontologico dello psicoterapeuta, quello di avere la formazione necessaria e di possedere la licenza professionale è, sicuramente, uno dei più importanti. Completare il corso di laurea in psicologia e seguire un programma di specializzazione riconosciuto è necessario per poter esercitare la professione in Italia, così come in molti altri Paesi del mondo. Certificazioni e autorizzazioni servono per poter essere riconosciuti come terapeuti di fronte alla legge ed esercitare la professione legalmente.
Inoltre, un terapeuta deve perpetrare il segreto professionale, rispettando la riservatezza dei pazienti e ascoltando le loro informazioni confidenziali proteggendole da accessi non autorizzati. Ovviamente, il rapporto tra psicologo e paziente deve essere basato sulla trasparenza, oltre che sulla competenza professionale. Il terapeuta è, pertanto, tenuto ad aggiornarsi regolarmente e a mantenere un solido codice etico durante l’esercizio della sua professione, gestendo al meglio anche le condizioni controverse a cui potenzialmente i pazienti possono essere esposti.
Cosa non deve fare uno psicoterapeuta?
Il Codice Deontologico presenta numerose prescrizioni per il terapeuta. Le sanzioni a cui lo psicologo si espone in caso di contravvenzione sono molteplici e mutano in termini di gravità, fino ad arrivare alla radiazione dall’albo professionale. Tra le cose che uno psicologo non dovrebbe mai fare c’è l’esercizio della sua influenza per modificare le convinzioni politiche o il credo religioso di un paziente.
A parte questo, uno psicologo non deve mai trattenere il paziente in una condizione di dipendenza. Un buon terapeuta permette, anzi, al paziente di sviluppare le capacità per soddisfare i suoi bisogni emotivi e affettivi al di fuori della terapia. Un terapeuta non può, inoltre, imporre i propri valori sul paziente o violarne la privacy. Come detto, infatti, la professione dello psicologo è soggetta al silenzio professionale, da mantenere a prescindere dalle circostanze.
Lo psicoterapeuta non può assolutamente operare discriminazioni in base alla religione, l’etnia, la nazionalità, l’estrazione sociale, lo stato socioeconomico, l’orientamento sessuale o l’eventuale disabilità del paziente, né gli è permesso di intrattenere sessioni di psicoterapia con persone con cui ha avuto o continua ad avere relazioni di natura personale.