Le verdure di stagione consentono di risparmiare ma soprattutto è possibile godere delle verdure nel momento in cui le loro proprietà nutrizionali sono superiori rispetto ai prodotti conservati o che, grazie al processo di maturazione naturale, sono superiori al alle proprietà nutrizionali delle verdure fatte maturare forzatamente fuori stagione.
Il segreto per una dieta equilibrata, che regali benessere e allo stesso tempo permetta di sedersi a tavola con soddisfazione consiste nel guardare alla natura ed utilizzare la fantasia.
Proprio così: ogni stagione si presenta a noi con il cesto ricco dei suoi prodotti, ciascuno dei quali racchiude ingredienti preziosi per la nostra salute: mescolarli con sapienza permette di realizzare appetitose ricette, che saziano il palato ed assicurano benessere.
Indice rapido
Finocchio
le proprietà del finocchio disponibile da ottobre a maggio
Proseguiamo il nostro viaggio tra i prodotti autunnali partendo dal finocchio. Si tratta di una pianta nota fin dall’antichità, che predilige il clima mite tipico delle zone mediterranee.
Si presenta in due varietà: il finocchio dolce e quello amaro o selvatico. Del primo si mangia la spessa guaina bianca che si trova alla base; il secondo invece viene sfruttato per le proprietà aromatiche dei semi, utilizzati per arricchire di una caratteristica nota di gusto il pane, i salumi, le tisane, i liquori.
I venditori distinguono il finocchio in due categorie: maschio e femmina; si tratta di una suddivisione basata esclusivamente sulle caratteristiche morfologiche: il maschio ha una forma più tonda, la femmina invece risulta più allungata. Si tratta di un ortaggio che arricchisce la tavola con gusto ed ha numerose proprietà che lo rendono un alleato prezioso della nostra salute.
Il finocchio è particolarmente indicato nelle diete dimagranti perché poverissimo di calorie: non contiene grassi ma è ricco di acqua e svolge dunque un’importante funzione diuretica e depurativa. Contiene fitoestrogeni, ormoni vegetali che hanno influsso sul sistema ormonale femminile ed è di aiuto nel contrastare i sintomi tipici della menopausa. Una tisana a base di finocchio si rivela utile per favorire i processi digestivi, in modo particolare dopo un pasto abbondante ed è un prezioso aiuto per coloro che soffrono di meteorismo.
Il finocchio riesce infatti ad ostacolare i processi di fermentazione nell’intestino e contemporaneamente inibisce la contrazione della muscolatura liscia del colon, prevenendo quindi l’insorgenza di spasmi dolorosi all’addome. Per questo motivo, l’olio di semi di finocchio, oppure una tisana a base di questo ortaggio, è di aiuto ai bimbi che soffrono di coliche gassose – ed alle loro mamme.
Finocchio: come utilizzarlo e cucinarlo
Per quanto riguarda l’utilizzo in cucina, non c’è che l’imbarazzo della scelta: crudo a pezzetti nell’insalata, tagliato a strisce sottili per accompagnare un aperitivo insieme ad altre verdure come carote o sedano; se decidete di lessarlo fatelo cuocere con qualche goccia di succo di limone, per evitare che annerisca. Per un contorno gustoso optate per una cottura al forno, con leggera panatura: con l’aggiunta di formaggio a pasta filante, da far sciogliere nella terrina, diventa una pietanza appetitosa, ma con poche calorie.
Barbabietola Rossa
Le proprietà della barbabietola rossa, ortaggio invernale
La barbabietola rossa è una pianta erbacea annuale, appartiene alla famiglia delle Chenopodiaceae ed il suo nome scientifico è Beta vulgaris. La barbabietola rossa o rapa rossa, è un ortaggio tipicamente invernale, caratteristico per il alto contenuto di acqua (circa il 90%), ma anche di vitamine B, A e C nonchè sali minerali.
L’utilizzo a scopo alimentare di questo tipo di barbabietola risale a tempi antichissimi, tanto che se ne hanno notizie addirittura in un papiro babilonese.
La barbabietola rossa è un alimento che rinfresca e mitiga, lenisce e attenua i processi infiammatori, specialmente quelli a carico dell’apparato digerente. E’ un alimento molto ricco di fosforo, magnesio, ferro, calcio e potassio, quindi è molto indicata per le persone anemiche e per chi soffre di pressione alta (ipertensione).
Gli effetti benefici delle barbabietole sembra dipendano da una reazione chimica molto complessa durante la quale i nitrati in essa contenute venfono convertiti dai batteri della bocca in nitriti, sostanze che, una volta giunte nell’organismo, si trasformano in molecole fondamentali per il controllo della pressione sanguigna. I suoi elevati valori di antiossidanti, inoltre, gli permettono di apportare benefici al microcircolo e favorire così anche l’attività cardiaca.
Utilizzi della barbabietola rossa
E’ ottima come diuretico, ed è utile anche per eliminare la presenza di grassi nell’organismo grazie alla presenza di saponine che facilitano l’eliminazione dei grassi in eccesso. Quindi possiamo affermare che questo ortaggio è ottimo anche per contrastare il soprappeso, depurare l’organismo e combattere la stitichezza. Inoltre l’azione combinata di antiossidanti ed acido folico fa della rapa rossa un alimento utile per rinforzare il sistema immunitario e le pareti dei capillari.
Asparagi
Sono tra i prodotti più ricercati e più attesi di questo mese. Gli asparagi possono essere verdi, violetti o bianchi – poiché questi ultimi crescono sottoterra. Il loro apporto nutritivo è notevole poiché sono una buona fonte di vitamina A (una porzione da 250 g apporta il 50 % del fabbisogno giornaliero) e di vitamina C. Sono particolarmente indicati nelle diete ipocaloriche – circa 87 kcal per porzione da 250 gr già puliti, e possono essere consumati bolliti, gratinati, alla griglia, nelle frittate e sotto forma di crema.
Terminato l’inverno, stagione in cui abbiamo tenuto un regime alimentare ricco di grassi, utili ad affrontare il clima rigido, ora, in primavera, abbiamo bisogno di alimenti più leggeri e ricchi di fibre che aiutino il nostro corpo e soprattutto il nostro fegato a depurarsi al meglio.
L’asparago, che come cipolla, aglio e porro appartiene alle Alliaceae, e’ un alimento d’eccellenza, con qualità depurative e moderatamente diuretico.
Le alliaceae sono tutte preziose per il nostro organismo, l’allium cepa, comunemente chiamata cipolla, e’ usato in erboristeria ed omeopatia per combattere i raffreddori, mentre il nostro asparago si rivela un ottimo rimedio contro la prostatite, fastidiosa infiammazione della ghiandola prostatica.
Ovviamente l’asparago non può fare tutto da solo! Aiutatevi con l’assunzione giornaliera di almeno 2/3 litri di acqua, evitate cibi speziati e sostanze contenenti caffeina.
Proprietà Asparago
- Gli asparagi hanno proprietà cardiotoniche, remineralizzanti e lassative;
- Alto contenuto di potassio: Molto utile a cuore e muscoli in generale;
- Effetto diuretico a causa del rapporto potassio/azoto molto elevato e dell’asparagina, che oltretutto è responsabile del forte odore penetrante;
- Gli asparagi sono ipocalorici: Apportano una quantità bilanciata di sali minerali e vitamine, indispensabili per il buon funzionamento del sistema nervoso e del cuore;
- Proprietà curative; consigliati per la cura di patologie reumatiche e problemi urinari;
L’asparago è una specie dioica (porta fiori maschili e femminili su piante diverse) i frutti sono piccole bacche rosse contenenti semi neri. La pianta è dotata di rizomi fusti modificati che crescono sotto terra formando un reticolo; da essi si dipartono i turioni ovvero la parte epigea e commestibile della pianta.
Nella medicina popolare viene utilizzato il rizoma, sottoforma di decotto, per le sue proprietà diuretiche. Le parti aeree (germogli) dell’asparago, sono invece apprezzate come alimento.
Come Cucinare gli Asparagi
Siamo nel pieno della stagione degli asparagi e vogliamo suggerirvi una lista di piatti a base di quest’ortaggio ricco di vitamine K e A, di ferro e di rame. Gli asparagi, con il loro gusto delicato, si prestano davvero a tanti tipi di preparazione.
- A vapore: cuocere per circa 15-20 minuti;
- Bollitura: usare poca acqua salata, soltanto quella necessaria per coprirli. Cuocere per 15 minuti circa;
- In padella: affettare gli asparagi e stufarli in padella con aglio e olio per 10 minuti. Unire brodo vegetale se il fondo di cottura dovesse asciugarsi troppo;
- Pentola a pressione (tradizionale da 5 lt): in immersione 5 minuti;
Per evitare di ingerire pesticidi funghicidi e diserbanti in gran quantità, prediligete gli asparagi del contadino o biologici.
Barba di Frate o Agretti
E’ possibile trovarli sui banchi a ridosso di Pasqua, quindi a partire da fine mese, quando la stagione diventa più calda. Ottimi da mangiare al vapore o in insalata.
Bietole
Come abbiamo ricordato più volte, ne esistono di diverse varietà, ad esempio quelle da taglio o erbetta e la bieta da costa, o costa. Sono ricche di acqua e povere di calorie (40 kcal per porzione da 250 g) e forniscono un apporto significativo di carotenoidi e vitamina A, C e acido folico. Si conservano bene in frigorifero alcuni giorni, sia crude sia cotte.
Broccoli
Molto rilevante è il loro contenuto di vitamina C (con una porzione da 250 g si assume il doppio del fabbisogno giornaliero di vitamina C) ma bisogna stare attenti a non cuocerli per troppo tempo in acqua. Tra le vitamine che forniscono c’è la niacina (vit. B3) e sono ricchi anche di potassio.
Broccoli saltati con zenzero e mandorle
Ingredienti:
- 1 cucchiaino di semi di coriandolo schiacciati
- 500 gr di broccoli
- 2-4 cucchiai di olio di sesamo
- 1 cucchiaio di mandorle a lamelle
- 1 cucchiaino di zenzero fresco grattuggiato a la julienne
- 1/2 spicchio di aglio a pezzettini oppure 1 spicchio schiacciato (che poi toglierete)
- 1 cucchiaio di salsa di soia
- 1 cucchiaio di limone
- 1 cucchiaino di semi di sesamo tostati
Dividete i broccoli a cimette e lavateli. Cuoceteli a vapore per 5 minuti.
Scaldate l’olio in una padella senza farlo fumare e spalmatelo su tutta la superficie aiutandovi con un pennello da cucina. Unite i semi di coriandolo schiacciati e le mandorle e mescolate per circa un minuto finchè le mandorle non saranno dorate.
Aggiungete nella padella aglio, zenzero e broccoli e saltante per un paio di minuti. Trenta secondi prima di spegnere la fiamma aggiungete il limone e la salsa di soia e mescolate bene.
Impiattate e decorate con dei semi di sesamo tostati.
NOTA: tostare i semi di sesamo è molto semplice ma dovete stare attenti perché bruciano facilmente. Metteteli in una padella precedentemente riscaldata a fiamma medio-bassa e mescolate di continuo finchè non sono ben dorati e sprigionano il loro aroma. Quando i semi iniziano a scoppiare spegnete la fiamma e toglieteli dalla padella perché se li lasciate nella padella calda è probabile che brucino.
Carciofo
Il carciofo, nome comune del cynaria scolymus, è un ortaggio che appartiene alla famiglia delle composite. Di origine mediterranea, praticamente sconosciuto allo stato selvatico, deriva da selezionamenti del cardo (Cardo Cardunculus). Originario del Nordafrica, era conosciuto ed utilizzato per le sue salutari proprietà fin dagli antichi Egizi, e poi dai Greci e dai Romani.
Il carciofo che portiamo in tavola è in realtà un fiore, ed è da sempre un ortaggio apprezzato anche per gusto oltre che per le sue virtù benefiche per l’organismo. Il carciofo ha un basso contenuto calorico, circa 22 calorie per ogni etto di prodotto crudo, ed è ricco di sali minerali , in particolare magnesio, ferro, fosforo e calcio, essenziali per la formazione dei tessuti, le reazioni enzimatiche, la coagulazione del sangue, la trasmissione degli impulsi nervosi e il metabolismo idrico generale dell’organismo. Contiene inoltre un principio attivo, la cinarina ,che viene inattivato dalla cottura, che favorisce la diuresi e la secrezione biliare. Di solito se ne mangiano il fiore e le brattee, comunemente dette foglie, dopo avere eliminato quelle esterne. Le vere foglie sono invece quelle attaccate al gambo e non sono utilizzate a scopo alimentare. I carciofi sono considerati i protettori del fegato, anche se in realtà i principi attivi sono contenuti nelle foglie che solitamente non vengono mangiate. I carciofi possono essere mangiati da tutti e a tutte le età, perché facilmente digeribili. Il suo consumo è permesso anche nella dieta dei diabetici.
Alcuni studi indicano nei polifenoli contenuti nei carciofi, molecole importanti che li rendono particolarmente salutari: le sostanze mantengono notoriamente intatte le loro caratteristiche anche in caso di cottura a vapore, oltre ad avere proprietà antiossidanti e sembra che siano in grado di proteggere – seppure parzialmente – dai tumori. In una ricerca pubblicata su “Nutrition and Cancer” si evidenzia che i polifenoli del carciofo possono contrastare l’azione ossidativa dei radicali liberi e interferire con i processi molecolari che inducono la trasformazione tumorale. Quindi nella nostra dieta non deve mai mancare questo importantissimo ortaggio.
Carote
Sono tra gli ortaggi più “longevi” della stagione. Povere di calorie ma ricchissime di vitamina A e caroteni (con una porzione da 250 g di carote si assume, in media, un quantitativo di vitamina A pari a 4 volte quello raccomandato), le carote sono un vero toccasana per la pelle e per gli occhi!
La carota, nome botanico Daucus carota, è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Ombrellifere. Questo ortaggio viene coltivato soprattutto per le proprietà della sua radice che ha un alto potere nutritivo e curativo.
Dalla carota selvatica, pianta originaria del nostro continente, e comunissima nei prati e nei luoghi incolti, ne sono state ricavate numerose varietà. Questo per modificarne le dimensioni la forma ed il colore della radice. Quest’ultima è chiamata anche fittone, che è la parte utilizzata a scopi alimentari.
Altro carattere su cui si è intervenuti, è il tempo della maturazione. In base a questo si distinguono oggi varietà di carote precoci, medie e tardive. Oggi le carote sono disponibili tutto l’anno e ciò le rende ancora di più un ortaggio prezioso.
La carota contiene una buona percentuale di fibre, minerali e vitamine, composti molto utili alla nostra salute. Ma vediamo nel dettaglio qual è la sua composizione chimica della carota.
Allergia
Secondo uno studio le carote possono provocare reazioni allergiche nel 25 % delle persone allergiche ad altri alimenti. Questi tipi di allergia sono correlati al polline. Se sei allergico al polline di anafilattico. Per approfondire puoi consultare questi studi in lingua inglese. carote colorate può essere d’aiuto nella prevenzione delle malattie cardiache e per ridurre i livelli di LDL o colesterolo cattivo.
Carote e Colori
Negli Stati Uniti sono stati condotti studi sulle proprietà dei diversi colori delle carote e sui loro benefici sulla salute umana.
Carote Arancioni: contengono beta-carotene ed alfa-carotene che sono entrambi pigmenti arancioni. Sono caratterizzate da un alta percentuale di vitamina A che come visto prima hanno molte proprietà utili alla nostra salute.
Carote Gialle: contengono xantofille e lutene, pigmenti gialli simili al beta-carotene e molto utili alla salute degli occhi.
Apportano benefici alle arterie prevenendo il loro indurimento. Studi sulla xantofilla dimostrano che la sua assunzione può ridurre sensibilmente il rischio della cataratta.
Carote Rosse: il pigmento di questo tipo di carote è il licopene, lo stesso presente nei pomodori e nell’anguria. Il licopene ha dimostrato proprietà anti tumorali, prostata in particolare, e preventive nei confronti delle malattie cardiache.
Carote Viola: questa colorazione è da imputarsi alla presenza di antociani, pigmenti con forti proprietà antiossidanti che proteggono l’organismo dall’attività dei radicali liberi.
Gli antociani prevengono le malattie cardiache rallentando la coagulazione del sangue ed hanno proprietà antinfiammatorie.
Carote Nere: contengono antociani che come abbiamo visto sono potenti antiossidanti in grado di contrastare i radicali liberi, il colesterolo cattivo ed hanno proprietà anti tumorali.
Carote Bianche: sono privi di pigmento ma contengono dei composti bioattivi naturali. Le carote bianche sono utili per prevenire l’accumulo di grasso nelle pareti delle arterie.
Cavolfiori
E’ uno dei prodotti della terra tipici di questi periodi. Hanno un alto potere antiossidante grazie alla ricchezza di vitamina C (una porzione da 250 g ne fornisce 2 volte il quantitativo giornaliero consigliato). I composti solforati di cui sono ricchi determinano il loro forte odore e aroma. Consigliamo, per attenuarlo, di aggiungere all’acqua di cottura un pezzo di pane zuppo di aceto.
Cavolo verza
Un aroma altrettanto intenso e un apporto nutritivo notevole sono caratteristici anche del cavolo verza. Ha un buon contenuto di fibra, potassio e di acido folico e, allo stesso tempo, è povero di calorie (circa 70 kcal per 250 gr). I suoi caratteristici composti contenenti zolfo avrebbero un effetto protettivo contro l’insorgenza di tumori.
Cipolle
Molto utilizzata come base ma anche a crudo nelle insalate, la cipolla ha poche calorie (26 kcal in 100 g) ma anche un buon contenuto in potassio e fosforo. Contiene inoltre una sostanza chiamata quercetina, un antiossidante naturale che è presente anche nelle mele, ma sono presenti anche elevate quantità di altri flavonoidi. Per evitare di lacrimare quando la si taglia, basta immergerla per un po’ in acqua fredda o metterla nel frigorifero qualche minuto prima.
Insalata
Ne esistono moltissime varietà, anche su base locale. Le più conosciute sono: lattuga (Lactuca sativa), indivia (Cichorium endivia), catalogna, cicoria (Cichorium intybus), borragine (Borrago officinalis), valerianella (Valerianella olitoria), rucola (Eruca sativa), dente di leone (Taraxacum officinale), crescione (Nasturtium officinalis). Ricchissime di acqua e sali minerali – soprattutto potassio – sono ottime soprattutto quando le si consumano crude o al vapore.
Porro
Pur appartenendo alla stessa famiglia dell’aglio e delle cipolle ha un gusto più morbido. E’ricco di olii essenziali, solfati volatili e piccanti, ha poche calorie ma ha un discreto contenuto di potassio e folati. Può essere impiegato nella preparazione di minestre, passati, vellutate, torte salate oppure per aromatizzare piatti di carne e pesce.
ll porro, nome scientifico Allium porrum, è una pianta a carattere biennale appartenente alla famiglia delle Liliaceae; il porro è un ortaggio la cui coltivazione è diffusa in gran parte del mondo ( Asia, Europa e America ).
In Italia i porri sono coltivati in tutte le regioni e, anche se ormai è possibile trovarli sul mercato tutto l’anno, il periodo giusto per consumarli dovrebbe essere quello autunnale/invernale. Del porro la parte che normalmente si mangia è quella bianca finale mentre, quella verde viene normalmente scartata.
Proprietà terapeutiche del porro
Le proprietà terapeutiche dei porri erano note già dai tempi antichi ad egizi e romani; quest’ultimi ritenevano che i porri avevano proprietà benefiche nei confronti della gola e del sonno. I porri, in termine di gusto, hanno qualcosa in comune con aglio e cipolla, ma il loro sapore è più delicato per cui spesso, in molte ricette si preferiscono i porri al posto di aglio e cipolle. I porri sono composti dall’ 87,8% da acqua, contengono proteine, carboidrati zuccheri solubili e minerali ( ferro, calcio e fosforo ). Nei porri è presente la vitamina B1 ( tiamina ), B2 ( riboflavina ), B3 o vitamina PP ( niacina ) e vitamina C. Per conservare invariate le proprietà ed i benefici delle sostanze contenute i porri andrebbero consumati crudi anche se purtroppo molte delle ricette che li contengono ne prevedono la cottura. I porri sono innanzitutto un alimento poco calorico per cui rappresentano un cibo adatto per tutte quelle persone che non vogliono ingrassare oppure che vogliono dimagrire.
I porri hanno proprietà diuretiche e leggermente lassative, la loro assunzione viene consigliata in caso di problemi alle vie urinarie, stipsi, obesità, emorroidi, reumatismi ed artrite. I porri contengono fibre alimentari per cui un consumo equilibrato contribuisce alla pulizia dell’intestino; i porri hanno anche altre proprietà come quella di mantenere elastica la pelle del corpo, contribuire ad abbassare il livello di colesterolo ( cattivo ) nel sangue e rafforzare il sistema immunitario.
Una proprietà dei porri che era conosciuta già dagli antichi romani ( il poeta Marziale ne decantava le lodi ) e che si è mantenuta viva fino ad oggi è quella afrodisiaca. In ultimo i porri hanno proprietà carminative, ovvero riducono la formazione di gas intestinali, antisettiche a livello di apparato digerente e apportano benefici all’apparato respiratorio. Come abbiamo già scritto, dei porri, per uso alimentare, si utilizza la parte bianca finale, quella verde invece può essere invece utilizzata per la preparazione di salse, zuppe ed anche sformati. Il porro può essere utilizzato come sostituto della cipolla in tutti quei piatti che ne prevedono l’uso con il risultato di ottenere un aroma più delicato; per questo motivo i porri si possono utilizzare per la preparazione di piatti delicati e raffinati.
I suoi utilizzi in cucina sono davvero tanti: dalla preparazione di insalate al pinzimonio, dal condimento della pasta all’aromatizzazione di carne e pesce fino all’utilizzo per il soffritto. Ogni 100 grammi di porri si ha una resa calorica pari a 29 kcalorie.
Ravanelli
Hanno la polpa bianca croccante, un sapore leggermente piccante e, in generale, si consumano crudi. Ottimo il loro apporto di fibra, potassio, folati e vitamina C. Pelandoli si può mitigare il loro sapore molto intenso e prima di consumarli bisogna sempre lavarli con attenzione.
Sedano
Come le carote anche il sedano e uno dei prodotti con una durata più ampia durante l’inverno. E’ composto per la maggior parte di acqua, e fornisce pochissime calorie, grazie al suo bassissimo contenuto di carboidrati, proteine e grassi. E’ un’ottima fonte di fibra, di vitamina A, C, acido folico , di potassio e di olii essenziali.
Spinaci
Ancora per tutto il mese di marzo è possibile trovare sui banchi buonissimi spinaci. E’ una verdura particolarmente ricca di minerali e vitamine e una porzione di circa 250 g di spinaci apporta il 40 % del fabbisogno giornaliero di potassio, il doppio del fabbisogno di vitamina A e C, e quasi il doppio nel caso dei folati. Per evitare di disperdere questi preziosi nutrienti nell’acqua, consigliamo una cottura al vapore o per qualche minuto direttamente in padella.
Zucca
La zucca, appartenente alla famiglia delle Cucurbitacee (come zucchina, cetriolo, cocomero…), è uno degli ortaggi più grandi e pesanti presenti in natura, dal tipico colore giallo – arancione e dalla polpa gustosa e dolce.
Viene utilizzata in cucina molto frequentemente, è ideale infatti per preparare risotti, come contorno abbinato a carni, oppure cotta in forno; ma della zucca si utilizzano in cucina anche i semi.
Nonostante si tratti di un alimento dal sapore piuttosto dolce, è adatto anche per i diabetici o per chi ha bisogno di tenere sotto controllo il picco glicemico, poichè povero di glucidi. Inoltre è un ortaggio poco calorico (solo 18 kcal per 100g di prodotto) e saziante, ecco perché adatto anche per regimi ipocalorici mirati alla perdita di peso.
Da un punto di vista nutrizionale, si tratta di un ortaggio ricco di acqua (quasi il 95%), dal modesto contenuto in glucidi (max 4%) e scarso contenuto in grassi e proteine (rispettivamente 0,1 e 1,2 %). E’ invece ricchissimo di vitamine e sali minerali come vitamina C, vitamine del gruppo B, carotenoidi, magnesio, fosforo e potassio.
Recenti studi hanno dimostrato diverse proprietà benefiche di questo prezioso alimento: pare sia infatti, oltre che un ottimo alleato dei diabetici, anche un ideale alimento antipertensivo, contrastante dell’obesità e, visto il contenuto in antiossidanti e sali minerali, in grado di prevenire tumori e malattie degenerative in genere.
Molto importanti sono inoltre i semi di zucca, ricchi di minerali come selenio, fosforo e manganese, ma anche vitamina E, e un principio attivo dalle spiccate proprietà antielmintiche che è la cucurbitina.
Dai semi si ricava inoltre un olio ricco di acidi grassi polinsaturi come l’acido oleico e linoleico i quali conferiscono all’olio di zucca la capacità di contrastare l’eccesso di lipidi nel sangue. L’olio di zucca si è inoltre mostrato un valido alleato del benessere dell’apparato urinario: ideale in caso di cistiti, infiammazioni vescicali, incontinenza, disturbi prostatici (spesso sono costituenti principali di prodotti erboristici per la prevenzione dell’ipertrofia prostatica). Nell’olio di zucca sono inoltre presenti i betasteroli, composti strutturalmente simili ad androgeni ed estrogeni, che rendono questo prodotto ideale anche per contrastare le carenze estrogeniche tipiche della menopausa.
La zucca è quindi un ortaggio dalle infinite virtù che non dovrebbe mai mancare sulle nostre tavole.