L’ebastina è un antistaminico di seconda generazione in grado di combattere i sintomi delle allergie primaverili e da orticaria. Si tratta di un farmaco antagonista altamente selettivo dei recettori H1 periferici. Ma cosa differenzia questo nuovo farmaco, in commercio da qualche tempo, dagli antistaminici di prima generazione?
I vecchi antistaminici erano soliti dare sonnolenza a chi li assumeva: l’Ebastina, invece, garantisce una minore sedazione e una più contenuta sonnolenza, perché il principio attivo contenuto al suo interno non attraversa la barriera ematoencefalica. Si tratta di un bel passo in avanti per tutti coloro che soffrono di allergie ai pollini!
L’ebastina viene utilizzata per il trattamento sintomatico della rinite allergica, dell’orticaria, della congiuntivite allergica. Leggete bene il foglietto illustrativo, per conoscerne posologia e controindicazioni e chiedete comunque parere al vostro medico curante o al vostro allergologo prima di cominciare una cura.
L’ebastina si può somministrare una volta al giorno, nelle dosi da 10-20 milligrammi: l’effetto dovrebbe durare circa 48 ore e si manifesta dopo un’ora dall’assunzione, che può avvenire in qualsiasi momento della giornata, indipendentemente dai pasti. Non andrebbe usata in gravidanza e allattamento, nei bambini con meno di 12 anni di età e in caso di insufficienza epatica grave. Nei pazienti a rischio cardiaco o con insufficienza renale o epatica va usato con estrema cautela.
Ovviamente, come tutti i farmaci ha i suoi effetti collaterali: l’ebastina può provocare, infatti, secchezza delle fauci, cefalea, sonnolenza, anche sse in misura minore rispetto agli antistaminici di prima generazione. Il principio attivo è in vendita nel farmaco generico, ma anche nel Clever, disponibile in compresse e sciroppo, e nel Kestine, disponibile in compresse e compresse rivestite.