Burro di Karitè alleato di bellezza

Il burro di karitè è una sostanza burrosa che si estrae da una piccola noce, frutto dell’albero di Mangifolia. Questo albero cresce spontaneamente in Africa, dove diventa fruttifero spesso dopo decine di anni. Questo albero che gli indigeni spesso chiamavano l’albero “della salute e della giovinezza” può vivere per 300 anni producendo frutti . Il suo nome botanico è Butyrospermum Parkii, ed è un albero maestoso che in qualche modo ricorda nell’aspetto le nostre querce. Il frutto ricorda una grossa bacca con una buccia sottile e una polpa mucillaginosa di sapore gradevole, asprigno, simile alle nostre prugne. La polpa costituisce poco più della metà del peso del frutto; di solito avvolge uno, qualche volte due o più semi, protetti da un involucro duro, liscio, lucido di color marrone scuro.

Estrarre il burro di karitè da queste noci è un lavoro svolto dalle donne africane, per lo più manualmente e con un lungo procedimento, dopo la selezione dei semi e la loro frantumazione: si ottiene cosí un prodotto di colore variabile dal verde chiaro al giallino, di odore gradevole e di sapore quasi dolce, che può essere impiegato puro, oppure, vista la sua ricchezza, si può usare come base di molti prodotti cosmetici.

Il Burro di Karité viene da sempre usato in Africa a scopo alimentare, come cosmetico e come farmaco, da solo o in combinazione con altre piante. Ha proprietà lenitive e antibatteriche. Può essere utilizzato sia sulla pelle secca, squamata, o infiammata, sia sulle ferite e le abrasioni.

Per uso cosmetico il burro di karité è indicato per la pelle sensibile, fragile, facile agli arrossamenti e intollerante ai cosmetici ed inoltre rallenta l’invecchiamento cutaneo, aiutando ad attenuare le rughe, restituendo all’epidermide elasticità e compattezza.

Il karitè nelle creme per il corpo e mani protegge l’epidermide (spesso è nei prodotti solari) perché si forma sulla pelle un velo lipidico che protegge e previene la secchezza, lasciando la pelle morbida senza ungere.