Dieta iperproteica?? No, grazie!

Se ne parla tanto ultimamente attraverso spot in tv e sui giornali, libri, passa parola, cartelloni pubblicitari in erboristerie, centri estetici e farmacie: le diete iperproteiche, un vero must degli ultimi anni.

Ma di cosa si tratta realmente? La dieta iperproteica è una tipologia di regime alimentare che prevede una riduzione quasi drastica del consumo di carboidrati e lipidi a favore invece delle proteine le quali sono consumate in abbondante quantità, In questo modo si sfrutta il principio secondo cui la riduzione dei carboidrati stimola l’organismo ad utilizzare i grassi come riserva di energia riducendo in questo modo gli accumuli adiposi, inoltre il metabolismo delle proteine richiede quasi il 35% di energia in più rispetto a quella necessaria per il metabolismo di carboidrati e grassi.

Effettivamente la dieta iperproteica porta ad una riduzione del peso evidente e piuttosto rapida, ma a quali costi? Davvero conviene optare per un regime così squilibrato?

Le diete iperproteiche spesso non sono sostenibili a lungo termine, inoltre non sono adatte a tutti e possono, se si eccede o non ci si fa seguire da un medico o un nutrizionista, causare veri e propri danni all’organismo.

Solitamente queste diete, soprattutto quelle pubblicizzate in centri estetici, erboristerie e farmacie e che prevedono l’acquisto di pasti proteici, sono caratterizzate da una prima fase piuttosto intensiva in cui vengono eliminati glucidi (pasta, riso, pane, frutta…) e ridotti drasticamente i grassi, è concesso invece mangiare pesce, carne o uova una volta al giorno abbinati a pasti proteici commerciali (circa 4 al giorno): in questa fase avviene la perdita di peso più importante e l’organismo va incontro alla chetogenesi ovvero un meccanismo che permette di formare energia, quando i carboidrati sono insufficienti, attraverso la formazione di corpi chetonici (metaboliti energetici) e lo sfruttamento delle altre riserve di energia dell’organismo alternative ai carboidrati.

Poi si passa alla seconda fase, di stabilizzazione, durante la quale i pasti proteici commerciali si riducono a 2 al giorno e inizia il reintegro dei carboidrati (pane e pasta, ma non patate e frutta) in piccole quantità: questa fase serve a far uscire l’organismo dalla chetosi e  ad iniziare la stabilizzazione del peso corporeo.

Terminata la dieta per fare in modo che non si riacquisti il peso corporeo perso è necessario mantenere un regime dietetico piuttosto restrittivo e comunque ipoglucidico (per quanto si reintroducano i carboidrati).

Le diete ipoproteiche sono sicuramente efficaci se abbiamo come unico fine la perdita del peso, ma presentano diversi inconvenienti per la salute ma non solo:

  • L’eccesso di corpi chetonici porta ad acidosi ed è dannoso quindi per la salute;
  • L’eccesso di proteine è dannoso per l’organismo in generale ma soprattutto per i reni;
  • Le diete iperproteiche commerciali sono sconsigliate a diabetici, soggetti con insufficienza renale, donne in gravidanza; soggetti con problemi cardiaci;
  • Le diete iperproteiche commerciali sono anche piuttosto costose;
  • Se non si mantiene un regime ipoglucidico nel tempo è molto facile recuperare il peso perduto.

Detto questo, non sarebbe forse meglio optare per una dieta personalizzata, bilanciata ed equilibrata che ci permetta di ottenere gli stessi risultati, mantenerli nel tempo con meno fatica, più vantaggi per la salute e anche in maniera più economica??