Come si fa a sapere se si ha un tumore?

Il tema della diagnosi precoce del cancro è sempre stato di fondamentale importanza, non solo per le persone direttamente coinvolte ma anche per la sanità pubblica e la ricerca medica. Oggi più che mai, l’attenzione è rivolta all’importanza della prevenzione e della consapevolezza dei segnali del corpo. Grazie ai progressi tecnologici e scientifici, siamo entrati in una fase in cui le possibilità di diagnosticare un tumore nelle sue fasi iniziali sono notevolmente migliorate, aumentando così le probabilità di cura.

L'incidenza dei tumori in Italia è in costante crescita: solo nel 2022 sono stati diagnosticati oltre 377.000 nuovi casi di tumore maligno, secondo i dati dell'AIRTUM (Associazione Italiana Registri Tumori). Parallelamente, l'aspettativa di vita per i pazienti oncologici è aumentata significativamente, grazie alla combinazione di terapie avanzate e diagnosi sempre più precoci. Tuttavia, una delle domande più comuni rimane: come si può sapere se si ha un tumore?

Capire i segnali del corpo, conoscere i test diagnostici e comprendere i propri rischi sono elementi chiave per una diagnosi tempestiva. In questo articolo esploreremo i sintomi, i test diagnostici disponibili e le principali metodologie impiegate per la rilevazione dei tumori, facendo riferimento alle più recenti scoperte mediche e alle tendenze future. Per fortuna che negli ultimi anni c’è stata un’impennata delle borse di studio per la ricerca sul cancro.

I sintomi: ascoltare il proprio corpo

Uno dei primi passi per sospettare la presenza di un tumore è riconoscere i segnali che il corpo invia. Sebbene alcuni tumori possano essere asintomatici nelle fasi iniziali, molti si manifestano attraverso sintomi specifici che, se presi in tempo, possono guidare verso una diagnosi precoce.

Sintomi generali

I sintomi più comuni e spesso trascurati includono una perdita di peso inspiegabile, febbre persistente, stanchezza cronica, dolori che non rispondono ai comuni antidolorifici e cambiamenti nell’appetito o nel funzionamento del tratto intestinale. È importante notare che questi sintomi non sono esclusivi del cancro, ma devono essere monitorati, soprattutto se persistono nel tempo. Ad esempio, un persistente mal di testa o un dolore al petto può essere ignorato come stress o cattiva postura, ma se associato a perdita di peso e stanchezza, può richiedere una valutazione medica più approfondita.

Sintomi specifici

Ogni tipo di tumore ha, inoltre, sintomi specifici. Ad esempio, il cancro al seno si manifesta spesso con la presenza di noduli, mentre il tumore al polmone può causare tosse persistente o difficoltà respiratorie. Il cancro alla prostata può essere rilevato attraverso difficoltà urinarie, mentre quello al colon può manifestarsi con sangue nelle feci. La chiave è prestare attenzione a cambiamenti improvvisi o inspiegabili del proprio corpo, senza sottovalutare alcun segnale.

I test diagnostici: dalle analisi del sangue alla diagnostica per immagini

La diagnosi di un tumore spesso richiede una combinazione di esami clinici, analisi di laboratorio e diagnostica per immagini. Grazie all'evoluzione della medicina, oggi esistono numerose tecniche non invasive o minimamente invasive che permettono di rilevare tumori in fase precoce.

Analisi del sangue e marker tumorali

Uno degli strumenti più semplici e accessibili è l'analisi del sangue. Molti tumori rilasciano nel sangue determinate proteine o sostanze chiamate marker tumorali, che possono indicare la presenza di una neoplasia. Tra i marker più conosciuti troviamo il PSA (antigene prostatico specifico) per il tumore alla prostata o il CA 125 per quello ovarico. Tuttavia, questi marker non sono sempre definitivi, ma indicano solo la necessità di ulteriori approfondimenti.

Diagnostica per immagini

La radiologia moderna offre numerose tecniche per la rilevazione di tumori. La TAC (tomografia computerizzata), la risonanza magnetica (MRI) e l’ecografia sono strumenti fondamentali per visualizzare eventuali masse sospette. Ad esempio, la mammografia rimane uno degli esami più efficaci per rilevare tumori al seno in fase precoce. Anche la PET (tomografia a emissione di positroni) è una tecnologia avanzata utilizzata per identificare tumori in tutto il corpo, grazie alla capacità di rilevare l’attività metabolica delle cellule cancerose.

La biopsia: confermare la diagnosi

Mentre le analisi del sangue e la diagnostica per immagini possono suggerire la presenza di un tumore, la diagnosi definitiva spesso richiede una biopsia. Questo test prevede il prelievo di una piccola porzione di tessuto sospetto, che viene successivamente analizzata al microscopio da un patologo. Solo la biopsia può confermare con certezza la natura maligna o benigna di una lesione.

Biopsie minimamente invasive

Oggi, grazie ai progressi tecnologici, molte biopsie possono essere effettuate con tecniche minimamente invasive, riducendo così il dolore e il disagio per il paziente. Ad esempio, la biopsia liquida è una delle tecniche più innovative: anziché prelevare un campione di tessuto solido, viene analizzato il DNA tumorale circolante nel sangue, offrendo una diagnosi precisa senza la necessità di interventi chirurgici.

Fattori di rischio e prevenzione

La diagnosi di un tumore non avviene solo sulla base dei sintomi o dei test diagnostici. I medici valutano anche i fattori di rischio individuali, come la storia familiare, lo stile di vita e l’esposizione a determinati agenti cancerogeni.

Storia familiare e predisposizione genetica

Alcuni tumori, come quelli al seno, alle ovaie e al colon, sono strettamente legati alla predisposizione genetica. Le persone con una storia familiare di cancro possono essere invitate a sottoporsi a test genetici per identificare eventuali mutazioni, come quelle nei geni BRCA1 e BRCA2, che aumentano significativamente il rischio di sviluppare tumori.

Prevenzione attraverso lo stile di vita

Un aspetto cruciale della lotta contro il cancro è la prevenzione. Adottare uno stile di vita sano, evitare il fumo, limitare l’alcol e mantenere una dieta equilibrata sono tutti fattori che possono ridurre il rischio di sviluppare una neoplasia. Uno studio pubblicato nel 2020 ha dimostrato che circa il 30-40% dei tumori potrebbe essere evitato con una prevenzione adeguata.

L’evoluzione futura della diagnosi del cancro

Il futuro della diagnosi del cancro si preannuncia ricco di innovazioni. I ricercatori stanno lavorando su tecnologie che potrebbero rilevare il cancro con una semplice analisi del respiro o attraverso nanoparticelle in grado di identificare cellule tumorali nelle fasi iniziali. Inoltre, la medicina di precisione, che utilizza l'analisi genetica per personalizzare i trattamenti, sta aprendo nuove strade nella diagnosi precoce e nella cura del cancro.

Bibliografia

  • Umberto Veronesi, Il mestiere di medico, Einaudi
  • Franco Berrino, La grande via, Mondadori
  • Giovanni Boniolo, Etica e medicina, Il Mulino
  • Sergio Pecorelli, Prevenzione e cura del tumore al seno, Sperling & Kupfer
  • Aldo Scarpa, Oncologia molecolare, Zanichelli

FAQ

Quali sono i tumori più difficili da diagnosticare?

Alcuni tumori, come quelli del pancreas o delle ovaie, sono noti per essere particolarmente difficili da diagnosticare nelle fasi iniziali poiché i sintomi sono spesso vaghi o inesistenti. Questo ritardo diagnostico spesso porta a una scoperta tardiva, quando il tumore è già avanzato.

Cosa fare se si sospetta un tumore?

Il primo passo è consultare il proprio medico di base, che potrà valutare i sintomi e decidere se è necessario eseguire esami più approfonditi. È essenziale non ignorare i segnali del proprio corpo e agire tempestivamente per aumentare le possibilità di diagnosi precoce.

Esistono esami preventivi per tutti i tipi di tumori?

No, non esistono test di screening per tutti i tipi di tumore. Alcuni, come la mammografia per il tumore al seno o la colonscopia per il cancro al colon, sono raccomandati solo per persone a rischio o in determinate fasce di età. Altri tumori, purtroppo, non hanno ancora test di screening efficaci.

Il cancro è sempre doloroso?

No, il cancro non è sempre associato a dolore, soprattutto nelle fasi iniziali. Alcuni tumori possono crescere silenziosamente, senza provocare alcun sintomo fino a uno stadio avanzato. Tuttavia, il dolore può manifestarsi con il progredire della malattia.

Quanto conta la genetica nello sviluppo dei tumori?

La genetica gioca un ruolo significativo in alcuni tipi di tumore. Mutazioni ereditarie, come quelle nei geni BRCA1 e BRCA2, possono aumentare il rischio di sviluppare tumori specifici come quello al seno e alle ovaie. Tuttavia, la maggior parte dei tumori è causata da una combinazione di fattori genetici e ambientali.