Le caviglie gonfie rappresentano un disturbo molto comune durante la gravidanza. Questo fenomeno si manifesta spesso a causa dei cambiamenti che si verificano a livello fisico in una donna in dolce attesa, specialmente se si fa riferimento all'aumento della produzione di progesterone. In sintesi, i sistemi linfatici e circolatori vengono alterati, causando la ritenzione idrica, ovvero il ristagno dei liquidi. Sebbene non si tratti di una condizione preoccupante, può diventare molto fastidiosa da sopportare, e dunque conviene informarsi su come alleviarla o evitarla.
Indice rapido
Caviglie gonfie in gravidanza: perché succede?
Il gonfiore alle caviglie durante la gravidanza, come accennato, è un problema legato ai cambiamenti ormonali e fisici che il corpo della donna subisce in questo particolarissimo periodo. Uno dei motivi principali è l'aumento della produzione di progesterone, che favorisce la ritenzione idrica e il ristagno dei liquidi nel corpo.
Un altro fattore legato al gonfiore delle caviglie riguarda la circolazione sanguigna. Durante la gravidanza, il volume del sangue nel corpo aumenta per sostenere il bimbo. Questo può causare un incremento della pressione nelle vene, in particolare in quelle delle gambe, portando alla dilatazione delle stesse e alla formazione di edemi (accumuli di liquidi) nelle caviglie.
Da segnalare che il problema tende a manifestarsi soprattutto durante le ultime settimane prima del lieto evento, ovvero dal settimo mese, anche per via della crescita dell'utero, che pressa sui vasi sanguigni limitandone la funzionalità. Infine, anche l'aumento dei livelli di sodio può influire sulla ritenzione idrica, per via dell'alterazione dell'equilibrio elettrolitico causato dai cambiamenti ormonali in corso.
Caviglie gonfie: come evitare che accada?
Ci sono diversi suggerimenti utili per evitare che le caviglie possano gonfiarsi durante la gravidanza, a causa della ritenzione idrica e dei problemi circolatori. Qui trovi consigli in merito, come ad esempio un approfondimento sul ruolo degli indumenti a compressione graduata. Le calze e i collant maman compressivi, infatti, applicano una pressione sistematica alle gambe, in particolare alle caviglie, aiutando a spingere il sangue dalle estremità inferiori verso il cuore.
In questo modo è possibile prevenire l'accumulo di liquidi nelle caviglie, riducendo il rischio che possano formarsi gli edemi. Naturalmente esistono anche altri consigli che possono dare la possibilità di affrontare con maggiore piglio questo problema. Per fare un altro esempio concreto, le donne in dolce attesa dovrebbero riposare ed evitare di stare in piedi per troppo tempo, dato che ciò andrà a favorire il ristagno dei liquidi in prossimità delle caviglie.
Inoltre, conviene sempre scegliere delle scarpe comode e con un rialzo nella zona del tallone, oltre a fare molta attenzione alla postura. Quando ci si riposa, infatti, è bene tenere le gambe più alte rispetto al busto, così da favorire la circolazione sanguigna e alleggerendo i possibili ristagni che potrebbero formarsi presso gli arti inferiori. Ovviamente non bisogna comunque rinunciare ad una leggera attività fisica, ma facendo attenzione ad evitare lo stress alle gambe e alle articolazioni.
Prima di concludere, è il caso di tornare alle calze compressive: è sempre opportuno chiedere il parere di uno specialista, per capire quale livello di compressione si adatta ai propri bisogni.