Nota già ai tempi di Ippocrate, questa pianta non è mai caduta in disuso grazie alle sue proprietà farmacologiche.
La camomilla è conosciuta anche con il nome di Matricaria, dal latino matrix (femmina), proprio per l’uso che ne fanno le donne prima e dopo il parto.
I suoi fiori, raccolti nel momento di massima fioritura, una volta essiccati vengono conservati al buio in barattoli ben chiusi, per circa due anni.
Grazie al camazulene (sostanza da cui derivano l’odore caratteristico e il sapore amarognolo) e al bisabolo, la camomilla ha azione antinfiammatoria. Mentre le apigenine (che conferiscono il colore giallo ai fiori) sono responsabili dell’azione antispastica.
Per queste due proprietà , pertanto, la camomilla viene assunta soprattutto per alleviare disturbi gastrointestinali e dolori pelvici. Ha, inoltre, azione sedativa sul sistema nervoso, cicatrizzante, antimicotica, antimicrobica e antiallergica.
La preparazione più usata di questa pianta è indubbiamente l’infuso che si prepara versando una tazza d’acqua bollente sopra un cucchiaino di fiori secchi; dopo una posa di circa 10 minuti, può essere filtrato e, a seconda dei casi, bevuto o utilizzato esternamente (effetto antidolorifico). In questo caso il tempo di posa è di circa 30 minuti.
Nel primo caso è utile per:
· Crampi allo stomaco, gastrite, dolori intestinali e mestruali, colite, meteorismo, digestione difficile (3, 4 bicchieri al giorno prima dei pasti o tra un pasto e l’altro);
· Nevralgie, cefalee ed emicranie, irritabilità , depressione;· Parassitosi intestinali da ossiuridi e ascaridi;
Esternamente, invece, serve per:
· Bagni o impacchi oculari, in caso di congiuntiviti, blefariti, occhi arrossiti;
· Bagni in vasca ad azione antidolorifica, tonica e rilassante al tempo stesso;
· Lavaggi e gargarismi alle mucose nasali;
· Lavaggi antisettici della pelle o impacchi;
Per quest’ultimo rimedio può essere adatto l’olio di camomilla che si prepara facendo macerare 50 gr. di fiori freschi, o 30 gr. di fiori essiccati, in 200 gr. di olio di oliva. Il tutto deve macerare per 8 giorni in un vaso coperto, oppure a bagnomaria. Si cola poi attraverso un canovaccio, spremendo. L’olio che si ottiene si usa anche per massaggi in caso di crampi muscolari e dolori reumatici.