Vini biologici: la convivialità all’insegna della sostenibilità

Sintesi di attenzione all’ambiente e vinificazione a regola d’arte, il vino biologico è sempre più apprezzato dai consumatori contemporanei, che valutano in maniera molto positiva la riduzione dei prodotti di sintesi e dei solfiti per ottenere questo prodotto. Dai processi rispettosi tra i filari fino all’attenzione dimostrata in cantina: il vino biologico è il frutto di un approccio che premia la sostenibilità in ogni passaggio, dalla coltivazione all’imbottigliamento. Escludendo l’uso di prodotti chimici, tra cui ad esempio i pesticidi, i vini biologici sono un’espressione fedele del territorio che un’azienda punta a preservare, come è possibile comprendere guardando alla produzione di realtà vitivinicole all’avanguardia. Di seguito vedremo quali sono le caratteristiche di un vino biologico, soffermandoci sulle etichette certificate di Case d’Alto, azienda che appartiene al territorio di Irpinia, celebre per i suoi vini, l’Aglianico, il Taurasi e il Fiano di Avellino.

Come si riconoscono i vini biologici e perché sono sempre più diffusi?

Al giorno d’oggi il vino biologico costituisce un’alternativa molto amata dai consumatori, che con una frequenza crescente ricercano prodotti capaci di riflettere un approccio eco-sostenibile. Il vino biologico rappresenta il culmine di una filosofia che, pur essendosi affermata in modo diffuso solo negli ultimi vent’anni, si inserisce invece in una lunga tradizione di rispetto nei confronti dei ritmi e dei processi naturali. Chi sceglie di produrre vino biologico, infatti, si impegna a prendersi cura del territorio, attraverso la drastica riduzione di pesticidi e altri elementi potenzialmente nocivi. Per potersi definire biologico un vino deve essere ottenuto esclusivamente da uve coltivate senza l’impiego di agenti chimici di sintesi tra i filari. Allo stesso modo anche i metodi di vinificazione in cantina devono ridurre in maniera sensibile l’eventuale aggiunta di solfiti, nonché prevedere l’uso di soli prodotti che hanno ottenuto la certificazione biologica. Oltre a essere espressione autentica di un territorio, come accade per i vini biologici Case d’Alto, questi prodotti sono privi di elementi che derivano dai processi di sintesi chimica, tra cui i pesticidi. In tal senso si configurano come opzioni che riducono non solo l’impatto ambientale, bensì anche i possibili effetti sgradevoli per l’organismo.

 

La simbiosi tra enologia e sostenibilità di un’azienda come Case d’Alto

Nella selezione di vini biologici di Case d’Alto sono presenti due etichette che permettono di comprendere come viene declinata questa filosofia su un territorio particolarmente vocato. L’azienda impiega esclusivamente uve di coltivazione propria. Per realizzare le due etichette biologiche le varietà scelte sono Fiano e Aglianico. Quest’ultimo è un vitigno a bacca scura che riesce a dare vita a un rosé di grande carattere, come il Nazar Campania Rosato IGT che, grazie ai processi biologici tra i filari e alla macerazione di tre giorni sulle bucce, conserva il carattere più autentico dell’uva. Nel processo di realizzazione dei due vini biologici l’azienda Case d’Alto dimostra un’attenzione notevole per quanto riguarda i metodi di vinificazione maggiormente in linea con le esigenze della consumatore moderno. Ciò si riscontra in particolare nel Fiano Orange IGT, un orange wine che si ottiene dalla macerazione degli acini di Fiano sulle bucce per circa un mese e mezzo. Quel che rende unica quest’etichetta si ritrova nel processo che non prevede la filtrazione finale. In tal senso si tratta di un prodotto enologico che rende un omaggio fedele al territorio non solo grazie all’impiego di uve biologiche, bensì anche attraverso l’adozione di metodi che consentono di preservare tutte le caratteristiche varietali.

In conclusione è possibile sottolineare il legame saldo che unisce sempre più l’attenzione nei confronti della sostenibilità ambientale con la voglia di prendersi cura del benessere e della salute delle persone. Chi desidera concedersi un buon bicchiere di vino punta in maniera crescente su etichette prodotte secondo quanto previsto dall’agricoltura biologica, poiché sa di limitare l’introduzione di elementi nocivi nel proprio organismo. Il vino biologico rappresenta la sintesi tra la convivialità tipica di una delle eccellenze del Bel Paese e il desiderio di preservare le caratteristiche dei diversi territori.