Impegno e responsabilità non sono prerogativa di alcuni ma concreto esercizio di cittadinanza aperto e possibile per tutti.
Lo scorso febbraio nel bene confiscato alla criminalità organizzata a Gergei Su Piroi (Sardegna) sono state ripristinate delle piantagioni di fichi d’india e di mirto in parte distrutte e sradicate da ignoti nell’ottobre 2012.
Da questa esperienza, resa possibile grazie alla collaborazione tra Centro Servizio per il Volontariato Sardegna Solidale, da Libera Sardegna, dai volontari della protezione civile MASISE di Sinnai e, soprattutto, dagli studenti delle classi 4ª dell’ITIS “G. Marconi” di Cagliari e dai rappresentanti della Consulta degli Studenti della Provincia di Cagliari, prende avvio Bioresistenze.
Bioresistenze è un progetto in cui il Movimento di Volontariato Italiano (MoVI) e la Confederazione Italiana Agricoltori (CIA) vogliono concentrarsi sul grande patrimonio rappresentato dai cittadini che, responsabilmente, si prendono cura dei territori e delle comunità in cui vivono.
Cittadini che attraverso un’agricoltura conscia del concetto di limite, di tempo e di complessità, operano per i beni comuni. Agricoltura che è azione di salvaguardia dei diritti e della legalità, là dove legalità non significa astratto principio di osservanza delle leggi ma costituzione di uno spazio in cui i diritti di tutti vengono realizzati ed attuati per tutti, dove le persone sono cittadini. Un’agricoltura che è azione di salvaguardia ambientale, azione di tutela del territorio, del paesaggio, della biodiversità. Un’agricoltura che è resistenza all’appiattimento (che non è uguaglianza) sia culturale che alimentare.
Bioresistenze è un contenitore in cui documentare e riflettere sulle esperienze di contrasto alla criminalità, sulla resistenza al degrado ambientale, sull’impegno civile, messo in atto da associazioni, cooperative e aziende che, quotidianamente, si impegnano per realizzare democrazia, si impegnano per dare e riempire di significato i valori e i principii della nostra Costituzione.
Affronteremmo questo percorso incontrando i cittadini che si impegnano per le comunità, che hanno a cuore i territori, che resistono a modelli di sviluppo in cui il profitto prevale sulle persone. Orti sociali, cooperative che gestiscono beni confiscati, aziende biologiche, presidi del gusto, cooperative di inserimento lavorativo sono alcune delle tappe del percorso che avviamo.
Pratiche messe in atto da chi consapevolmente decide di resistere per la tutela di un bene comune che arricchisce tutti: l’ambiente in cui viviamo.
Il percorso si concluderà, in autunno, con la pubblicazione di un volume in cui i reportage fotografici delle esperienze incontrate si interfacceranno ad articoli in cui verranno trattate le tematiche affrontate e da un docu-film che raccoglierà le interviste ad agricoltori, giuristi, cuochi, economisti… sulla necessità di prendere coscienza, di indignarsi di fronte allo sfruttamento dell’uomo e dell’ambiente, di impegnarsi per costruire comunità.
Per info:
www.bioresistenze.wordpress.com | bioresistenze@gmail.com | @bioresistenze
cittadini per il territorio: l’agricoltura responsabile
Comunicato stampa:
Avvio del Percorso Bioresistenze
Padova, 11 marzo 2013