I formaggi hanno origini antichissime e le prime tracce sono state trovate presso i Sumeri e in Mesopotamia intorno al III millennio a.C., passando per i Greci nelle citazioni mitologiche fino ai Romani, spesso citati dal letterato e militare Marco Terenzio Varrone. I celti e i liguri furono i primi a promuovere la transumanza, spostamento del gregge in diverse zone a seconda della stagione, per migliorare i prodotti derivati dai diversi animali. Nel Medioevo invece il formaggio veniva considerato come un cibo povero, per questo motivo erano soprattutto i monaci a produrre questo alimento. Col tempo invece il formaggio cominciò ad essere apprezzato anche da nobili e sovrani come i d’Este e i de Medici, per i quali il parmigiano divenne una pietanza pregiata servita nei banchetti di nozze e in occasione di incontri importanti.
Oggigiorno esistono migliaia di tipologie di formaggio, tra questi ci sono i formaggi morbidi biologici, cioè quelli ottenuti da latte proveniente da animali allevati in modo del tutto naturale. Per produrre un formaggio biologico è infatti necessario che le mucche, le pecore o le capre siano lasciate libere di pascolare su prati che non sono stati trattati con nessun tipo di diserbante, insetticida o altro tipo di sostanza chimica. Gli animali quindi si devono nutrire solo di foraggio naturale, esattamente come accadeva una volta. Gli stessi animali non sono trattati con antibiotici ma al limite con dei principi attivi senza sostanze chimiche. Il principio ultimo su cui si basano gli allevamenti biologici è che si avrà un latte di qualità quanto più la mucca sarà felice. In questa maniera il benessere dell’animale si trasferisce direttamente su quello della natura, perché si tratta di allevamenti che rispettano l’ambiente, e sull’uomo perché il latte non nuoce alla sua salute. Infatti, è stato recentemente dimostrato che lo stress negli animali influisce negativamente sul sapore della carne e dei prodotti da essi derivati. Di conseguenza, l’acquisto di prodotti biologici non è importante solo in termini ambientali ed etici, ma anche in termini di gusto. Un altro beneficio del formaggio biologico è dovuto dalla sicurezza che le norme igienico-sanitarie siano state rispettate in maniera esatta. Infatti, la raccolta del latte avviene secondo precisi criteri igienico-sanitari ed è regolata e verificata dagli organismi di controllo preposti e accreditati dal MiPAAF e da altri enti a livello nazionale ed Europeo (con riferimento ai regolamenti CE 834/07 e CE 889/8 e alla normativa italiana con il D.M. 18354/09). Mangiare sano è quindi importante. Purtroppo però non sempre è facile trovare trovare prodotti biologici nel supermercato o nel negozio di alimentari sotto casa. Per questo motivo sempre più consumatori hanno cominciato a rivolgersi ad Internet per l’acquisto di questi prodotti alimentari. Uno dei siti più noti e conosciuti in questo ambito è quello del rivenditore Aida Green, che offre formaggi morbidi bio e numerosi altri prodotti naturali e sani. Nel caso specifico dei formaggi, la distinzione tra i vari tipi di formaggio è abbastanza intricata ma si basa soprattutto sulla stagionatura e sul loro grado di morbidezza o durezza a seconda dei casi. I formaggi morbidi sono considerati molto grassi e hanno una stagionatura breve. Tra questi ricordiamo il Brie e il Camambert, che hanno un profumo di noce e si presentano al palato elastici e molto aromatici. I formaggi morbidi freschi invece sono tra i più leggeri grazie alla loro povertà di grassi. Tra questi i più noti sono la ricotta, lo stracchino, i fiocchi di latte, la robiola, e la mozzarella. A causa della loro freschezza però questi formaggi si deteriorano facilmente, ed è per questo che la data di scadenza sulla confezione dovrebbe essere sempre rispettata. Ci sono poi i formaggi semi-stagionati che risultano umidi al tatto e dunque sodi, mentre quelli stagionati possono essere anche duri e contengono più grassi. Tra questi ci sono l’Emmenthal con i tipici buchi formati dai batteri della stagionatura. C’è poi il grana, il parmigiano, la fontina, il pecorino, il provolone, il taleggio e molti altri. I formaggi più duri invece come il parmigiano sono quelli a lunga stagionatura e che risultano al palato granulari. Hanno una lunga durata in frigo e hanno un caratteristico sapore delicato e non amaro. Ci sono poi i formaggi detti “erborinati” che si presentano con striature verdi e blu ben definite e con un aroma forte. Infine, ci sono anche i formaggi caprini e ovini: i primi hanno un odore intenso e una consistenza semidura, anche se sono freschi, mentre i secondi hanno un sapore più delicato di quelli a base di latte di mucca e sono meno grassi.