Come riconoscere la pollachiuria? Quali sono i sintomi più evidenti? Da cosa dipende? Quando è opportuno rivolgersi ad un medico? Rispondiamo a tutte queste domande nei paragrafi successivi.
Indice rapido
Cos’è la pollachiuria?
La pollachiuria è l’aumento temporaneo o permanente del numero di minzioni nell’arco di 24 ore. Nonostante l’urgente necessità di urinare, la quantità di urina emessa è piuttosto bassa. Le piccole emissioni si trasformano in vere e proprie perdite, rendendo il disturbo piuttosto imbarazzante. Le cause possono essere di lieve entità ed essere risolte tranquillamente se curate in modo tempestivo. La pollachiuria potrebbe però essere il campanello d’allarme di qualcosa di più preoccupante, soprattutto se associata ad altri sintomi come dolore e bruciore durante la minzione.
La pollachiuria viene talvolta confusa con la poliuria che però, pur essendo caratterizzata da un’elevata frequenza della minzione, non registra una quantità di urina emessa. Tale disturbo è spesso ricollegabile ad un’alimentazione squilibrata ed un’assunzione eccessiva di liquidi.
Chi soffre di pollachiuria ha la necessità di urinare almeno 8-10 volte al giorno. Oltre ai normali disturbi fisici, la pollachiuria può incidere anche a livello psicologico. Il soggetto infatti è costretto ad alzarsi più volte durante la notte, condizione che determina una scarsa qualità del sonno e che incide sul suo equilibrio psico-fisico.
Generalmente la pollachiuria dipende da infezioni alle vie urinarie ed in tal caso è accompagnata da febbre e dolori addominali. Altra causa può essere l’ipertrofia prostatica. La prostata ingrossata preme contro l’uretra, impedendo così il normale flusso dell’urina.
Il diabete di tipo 1 e 2 può provocare la pollachiuria, accompagnata dall’aumento della sete. Altre possibili cause sono ictus e disturbi neurologici che hanno danneggiato le fibre nervose in prossimità della vescica.
Infine determinati farmaci, in particolare quelli diuretici per curare l’ipertensione, possono favorire la comparsa di pollachiuria.
Come curare la pollachiuria?
La pollachiuria può dipendere da diversi fattori, quindi il medico deve sottoporre il paziente a diversi esami per individuare la causa ed intervenire in modo mirato. Se le cause sono riconducibili a determinati farmaci, il medico può limitarne l’uso o prescrivere un trattamento alternativo.
I principali accertamenti da svolgere sono: l’esame delle urine, l’urinocoltura e l’antibiogramma. Questi esami, insieme alla visita ed alla diagnosi strumentale con ecografo, consentono al medico di individuare la causa e prescrivere la terapia più efficace. Il paziente può usare un diario minzionale da fornire al dottore che riceve informazioni utili sulle abitudini del paziente e sulla quantità di minzioni.
Rimedi naturali
La pollachiuria potrebbe dipende da un’alimentazione sballata e poco equilibrata. Bisogna quindi evitare quei cibi irritanti e ad alta azione diuretica. L’assunzione di liquidi deve essere ben distribuita nel corso della giornata, evitando così pericoli di disidratazione. É comunque sconsigliabile bere poco prima di andare a dormire, altrimenti c’è il rischio di svegliarsi in continuazione durante la notte per urinare.
Esistono determinati esercizi che “allenano” la vescica ad avere una maggiore resistenza. In particolare sono consigliati i cosiddetti esercizi di Kegel che lavorano sui muscoli del pavimento pelvico.
Quando rivolgersi al medico?
Se dovessero presentarsi i sintomi di pollachiuria, è opportuno rivolgersi quanto prima ad un medico specialista come un urologo.
Quali malattie può causare?
La pollachiuria è associata alle seguenti patologie:
- ansia;
- calcoli renali;
- cancro alla prostata;
- cancro della vescica;
- cistite;
- colica renale;
- colite;
- ipertrofia prostatica benigna;
- trichomonas;
- tumore dell’ovaio.