Cos’è la piuria? Quali sono i sintomi e le cause di cui tener conto? Quali rimedi adottare? Rispondiamo in modo approfondito a queste domande nei successivi paragrafi.
Indice rapido
Cos’è la piuria?
La piuria è la presenza di pus nelle urine e generalmente deriva da uno stato infiammatorio o un’infezione dell’apparato urinario. Può essere quindi il sintomo di patologie come prostatite, nefrite, calcolosi renale, uretrite, cistite, pionefrosi o pielonefrite.
La piuria è generata dalla presenza eccessiva di globuli bianchi delle urine, che risultano particolarmente torbide. Condizioni che possono favorire l’insorgenza di piuria sono una scarsa igiene personale, presenza di catetere vescicale permanente, ritenzione urinaria, urine cronicamente acide e gravidanza.
Esiste una particolare forma di piuria, chiamata sterile, in cui pur essendoci una quantità eccessiva di globuli bianchi non ci sono batteri. In caso di piuria sterile le motivazioni possono essere tante, come assunzione di determinati farmaci, diabete mellito, infezioni virali, malattie sessualmente trasmesse, ipertensione maligna, malattie autoimmuni, tumore alla vescica ecc.
La fuoriuscita del pus dalle urine può essere l’unico sintomo di piuria, oppure essere accompagnata da altri disturbi come dolore pelvico, bruciore durante la minzione, pollachiuria, febbre, disuria, sangue nelle urine, nausea, vomito, perdita di appetito, urine maleodoranti ecc.
Come curare la piuria?
Per accertare le cause della piuria, il medico deve sottoporre il paziente ad una serie di esami approfonditi. L’obiettivo è individuare la causa principale della piuria per intervenire in modo mirato. Se si tratta di piuria sterile, il quadro clinico generale è ancora più complesso.
I test più indicati sono: analisi delle urine, urinocoltura ed analisi del sangue. Nei soggetti sessualmente attivi può essere utile la ricerca per clamidia e gonorrea. Il medico deve quindi garantire la corretta esecuzione del prelievo durante le indagini di laboratorio, soprattutto per l’esame dell’urinocoltura finalizzato ad individuare il germe responsabile. In questo modo risulta più facile individuare la terapia antibiotica più indicata.
Il paziente deve seguire la terapia antibiotica per tutta la durata del ciclo, anche se i sintomi scompaiono dopo i primi giorni di trattamento. In caso contrario c’è il rischio che il ciclo antibiotico non venga portato a termine ed il disturbo può ripresentarsi nuovamente.
Determinati farmaci in alcuni casi possono addirittura favorire la comparsa di piuria. Il medico deve quindi valutare la riduzione di questi farmaci o eventualmente la loro sostituzione.
Rimedi naturali
I pazienti soggetti a questo disturbo devono seguire una serie di pratiche virtuose, sia nella vita di tutti i giorni che nell’alimentazione. Innanzitutto è importante curare la propria igiene personale e adottare protezioni adeguate in caso di rapporti occasionali.
Bisogna bere quotidianamente almeno 2-3 litri di acqua al giorno, favorendo così la diuresi che consente di espellere dal corpo virus, batteri ed altre sostanze nocive.
É consigliabile bere una gran quantità di succo di mirtilli, impedendo ai batteri di aderire alle pareti del tratto urinario ed espellere l’urina più in fretta. Infine non bisogna trattenere l’urina troppo a lungo.
Quando rivolgersi al medico?
Se dovessero presentarsi alcuni dei sintomi indicati, è opportuno rivolgersi quanto prima ad un medico.
Quali malattie può causare?
Alla piuria sono associate le seguenti patologie:
- calcoli renali;
- cistite;
- cistopielite;
- endocardite infettiva;
- idronefrosi;
- leptospirosi;
- nefrite;
- pielonefrite;
- prostatite;
- tubercolosi;
- uretrite.