Il desiderio di mangiare continuativamente e compulsivamente si può configurare come iperfagia, un disturbo da non sottovalutare. Come affrontare il problema? Quali sono i sintomi principali? Quando è opportuno ricorrere al medico? Esistono rimedi naturali? Diamo una risposta a queste domande nei successivi paragrafi.
Indice rapido
Cos’è l’iperfagia?
L’iperfagia è un disturbo alimentare che consiste in un inappagabile senso di fame, che non si placa neanche dove avere ingerito una gran quantità di cibo. Le cause sono varie e questo fenomeno, permanente o transitorio, può indicare la presenza di un sottostante disturbo alimentare come binge-eating, bulimia nervosa e sindrome da alimentazione notturna.
- Il binge-eating induce a mangiare una grandissima quantità di cibo in poco tempo.
- La bulimia è la necessità di mangiare in maniera ossessiva del cibo, a cui fanno seguito pratiche liberatorie come il vomito auto-indotto.
- Infine la sindrome da alimentazione notturna può essere una conseguenza dell’insonnia.
- Altre possibili cause dell’iperfagia sono l’obesità e la sindrome metabolica. Talvolta il disturbo può essere provocato da disordini endocrinologici e metabolici, come l’ipertiroidismo, l’ipoglicemia ed il diabete mellito.
L’iperfagia può essere una reazione a determinati stati d’ansia o periodi di eccessivo stress. In questi casi la necessità di mangiare senza un freno viene accompagnata da altri sintomi come palpitazioni, irritabilità, irrequietezza e tensione muscolare.
Tra le possibili cause rientrano infestazioni da parassiti o assunzione di determinati farmaci, come antidepressivi triciclici, contraccettivi orali e corticosteroidi.
Come curare l’iperfagia?
Per curare l’iperfagia è necessario prima di tutto individuarne la causa. Se è provocata da un disturbo psichico, è opportuno seguire una terapia cognitiva-comportamentale. La psicoterapia infatti aiuta il soggetto a prendere consapevolezza del suo problema, che può dipendere dalla depressione o da un trauma psicologico. In questo modo il soggetto acquisisce nuovamente fiducia in se stesso e può affrontare i disagi inespressi, risolvendo così il suo problema.
L’iperfagia può dipendere anche da una cattiva qualità del sonno, causata a sua volta in alcuni casi dal diabete. Bisogna quindi intervenire su questi disturbi e sarà il medico curante e stabilire la terapia più adeguata da seguire.
Se il disturbo è provocato da determinati farmaci, il medico valuterà se sospenderne l’assunzione e se prescriverne di nuovi.
Rimedi naturali
Se il disturbo è temporaneo o comunque più lieve, si possono adottare rimedi naturali. Innanzitutto durante i pasti bisogna mangiare lentamente, così da soddisfare il senso di fame e raggiungere più velocemente la sensazione di sazietà. I cibi solidi vanno masticati con cura e si dovrebbe limitare l’assunzione di alimenti liquidi.
É consigliabile consumare cibi a scarsa densità calorica, come frutta e verdura, che possono essere assunti anche come spuntino tra un pasto e l’altro. Così facendo si tiene a bada l’aumento corporeo e si raggiunge un livello maggiore di sazietà.
Come detto precedentemente il sonno è importante, quindi è opportuno praticare un po’ di sana attività sportiva e andare a dormire sempre allo stesso orario.
Quando rivolgersi al medico?
Se il problema persiste per un periodo prolungato ed il peso corporeo inizia ad aumentare in maniera preoccupante, è opportuno rivolgersi quanto prima ad un medico.
Quali malattie può causare?
L’iperfagia può essere associata alle seguenti malattie:
- ansia;
- bulimia;
- depressione maggiore;
- depressione post-partum;
- diabete;
- distimia;
- disturbo da alimentazione incontrollata;
- ipertiroidismo;
- obesità;
- sindrome di Prader-Willi;
- sindrome metabolica;
- sindrome premestruale;
- tripanosomiasi africana;
- tumore al pancreas.