L’aritmia è legata ad anomalie dei battiti cardiaci e va monitorata attentamente. Come individuarla? Quali cure seguire? Rispondiamo a queste domande nei successivi paragrafi.
Indice rapido
Cos’è l’aritmia
L’aritmia è collegata ad alterazioni del normale ritmo dei battiti cardiaci, ma anche alla propagazione dell’impulso che li genera. Ne esistono diverse tipologie, alcune asintomatiche ed innocue ed altre molte pericolose.
Le più diffuse, ma anche meno pericolose, sono le aritmie extrasistoli che non hanno sintomi e si manifestano sotto forma di battito supplementare anche nelle persone dal cuore sano.
Le aritmie sopraventricolari richiedono una maggiore attenzione e comprendono la fibrillazione atriale, il flutter atriale, la Wolf-Parkinson-White e la tachicardia parossistica sopraventricolare.
Le aritmie ventricolari possono dipendere da eventi ischemici cardiaci.
Le bradicardie sono caratterizzate da una bassa frequenza cardiaca che può determinare perdite di coscienza.
Le cause sono diverse ed in alcuni casi possono essere congenite, cioè presenti già dalla nascita. Altri fattori che favoriscono l’insorgenza della patologia sono ipertiroidismo, abuso di fumo, alcol e droghe, eccessiva assunzione di caffeina o di determinati farmaci.
Diversi sono anche i sintomi, come la sensazione di avere il cuore in gola, sfarfallio all’altezza del torace, rallentamento o accelerazione del battito, sudorazione, stanchezza, debolezza, vertigini, ansia e dispnea.
Come curare l’aritmia
Per curare l’aritmia è necessario stilare una diagnosi precisa per comprendere esattamente le cause. Il medico prescrive solitamente una visita cardiologica ed un controllo delle attività del cuore tramite elettrocardiogramma. Si può monitorare il paziente per 24-48 ore tramite Holter, indicato soprattutto per quei pazienti che presentano sporadicamente episodi aritmici.
Tra le ultime innovazioni ci sono piccoli apparecchi da impiantare sotto pelle tramite un intervento minimamente invasivo, monitorando il ritmo cardiaco fino a 3 anni. In questo modo il medico curante ha a disposizione un quadro clinico più ampio per individuare la natura e la causa dell’aritmia.
Esistono degli interventi terapeutici di base validi per ogni forma di aritmia. Il trattamento generico prevede la somministrazione di farmaci anti-aritmici e beta-bloccanti.
In caso di tachicardia è opportuno seguire una terapia anti-aritmica. In caso di bradicardia invece è probabilmente necessario modificare una terapia già in atto.
L’aritmia cardiaca può provocare una sincope, determinata dal fatto che il cervello è scarsamente irrorato dal sangue. Generalmente il soggetto riprende conoscenza da solo e brevemente, tenendolo steso e con i piedi sollevati. Se ciò non succede c’è il rischio di arresto cardiaco, quindi bisogna intervenire con massaggio cardiaco, respirazione artificiale o defibrillazione. Naturalmente solo chi ha le qualifiche e le giuste competenze può eseguire queste operazioni.
Rimedi naturali
Veri e proprio rimedi naturali non esistono, ma sicuramente è consigliabile seguire un ritmo di vita più sano e naturale. Fumo, alcol e caffeina andrebbero eliminati, o almeno ridotti per non stressare eccessivamente il cuore. Lo stress gioca brutti scherzi, soprattutto in casi sporadici di aritmia. Bisogna quindi evitare le situazioni stressanti, andare a dormire presto e sempre alla stessa ora. Può essere utile seguire pratiche meditative che distendono i nervi e la mente, contribuendo a raggiungere un ottimo equilibrio psicofisico.
Quando rivolgersi dal medico
Le forme più banali di aritmia possono essere curate abbastanza facilmente, mentre quelle più gravi possono condurre addirittura alla morte. Risulta quindi fondamentale rivolgersi ad un medico specialista appena si avvertono i primi sintomi.
Quali malattie può causare
Le patologie legate all’aritmia sono:
- Acidosi metabolica
- Alcolismo
- Amiloidosi
- Angina Instabile
- Angina pectoris
- Anoressia Nervosa
- Apnee notturne
- Arresto cardiaco
- Asbestosi
- Beriberi
- Binge drinking
- Cuore polmonare
- Diabete
- Difetto interatriale
- Difterite
- Distress Respiratorio
- Edema polmonare
- Embolia
- Emocromatosi
- Emocromatosi Primitiva e Secondaria
- Endocardite infettiva
- Endocardite non infettiva
- Febbre emorragica di Marburg
- Febbre reumatica
- Feocromocitoma
- Infarto miocardico
- Ingestione di sostanze caustiche
- Insufficienza cardiaca
- Insufficienza respiratoria
- Intossicazione da monossido di carbonio
- Ipertensione
- Ipertensione polmonare
- Ipertermia maligna
- Ipertiroidismo
- Lipoma
- Lupus eritematoso sistemico
- Malattia di Chagas
- Malattia di Kawasaki
- Mesotelioma pleurico
- Miocardite
- Mixoma
- Morbo di Cooley
- Morbo di Graves – Basedow
- Neuropatia diabetica
- Obesità
- Pericardite
- Polimiosite
- Polmonite ab ingestis
- Porfiria
- Sclerodermia
- Sclerosi Tuberosa
- Silicosi
- Sindrome da decompressione
- Sindrome di Brugada
- Sindrome di Marfan
- Sindrome di Pickwick
- Sindrome di Reye
- Sindrome emolitico-uremica
- Sintomi dello scompenso cardiaco
- Spondilite anchilosante
- Tetano
- Trichinosi
- Tumori cardiaci.