Per vivere una lunga vita il più possibile in salute è sicuramente fondamentale condurre uno stile di vita sano, basato su una regolare attività fisica, una dieta bilanciata e un corretto riposo notturno. Ma secondo un nuovo studio, proveniente dall’University College di Londra, impegnarsi o appassionarsi ad attività artistiche incide moltissimo sull’aumento della qualità della vita e sulla sua stessa durata: l’amore per l’arte, di qualunque forma essa sia, è in grado di ridurre il rischio di morte del 31%.
Indice rapido
Il potere dell’arte
I ricercatori che hanno condotto questo studio hanno appurato l’effetto positivo che la passione per l’arte ha sulla durata della vita: visitare con regolarità musei, gallerie d’arte, andare a teatro e ai concerti riduce il rischio di morte precoce ed è un vero e proprio nutrimento per l’anima. Anche l’esito di pregresse ricerche era stato il medesimo, mettendo in luce il ruolo che l’arte può avere nel miglioramento della salute a tutto tondo, mentale e fisica. È infatti molto utile nel prevenire e arginare la depressione, la demenza e in tutti i casi di dolore cronico. Ma solo lo studio dell’University College di Londra ne ha appurato l’impatto sulla longevità . Sono stati utilizzati i dati appartenenti a più di seimila persone che avevano partecipato a un altro studio collaterale inerente all’invecchiamento, poiché tra i parametri misurati figuravano anche le passioni e gli interessi di carattere artistico e culturale. Ognuno dei partecipanti è stato monitorato mediamente per dodici anni, registrandone anche l’eventuale decesso.
Tenendo in considerazione anche le attività sociali, la situazione economica e lo stato di salute, tutti fattori ugualmente determinanti sulla durata e la qualità della vita, il team di ricercatori ha evidenziato che chi, tra le altre cose, si dedicava all’arte, aveva un rischio di morte più basso del 31% e dunque un’aspettativa di vita più lunga rispetto a chi non nutriva alcun interesse artistico.
Perché l’arte è così importante
Gli artefici di questo studio hanno cercato di spiegare il motivo di questo interessante risultato, arrivando alla conclusione che chi adora l’arte e la rende parte integrante della propria vita gode di una miglior salute sia fisica che mentale e possiede abilità cognitive superiori rispetto alla media. Quello condotto a Londra è però prevalentemente uno studio basato sull’osservazione, dunque le motivazioni precise dell’esito sono difficili da stabilire, ma è comunque possibile tirare delle somme unendo i diversi fattori implicati. La ricerca in questione è stata pubblicata sul British Medical Journal, ed è stata effettuata su un numero davvero elevato di partecipanti con dati alla mano, tutti motivi per non dubitare della sua accuratezza, e per non pensare che siano solo banali coincidenze. Quel che è sicuro è che uno studio di questo tipo, con tali risultati inequivocabili, non può che testimoniare l’importanza fondamentale che il contesto sociale, esplorato in molte delle sue forme compreso l’ambito artistico, ha sulla salute e sulla longevità di ognuno di noi.
Peccato che, paradossalmente, chi avrebbe più bisogno di ricavare benefici dall’arte, quindi le persone tristi, depresse, le più povere e sole, non possiede in realtà alcuna voglia né propensione. Ecco perché i ricercatori sostengono quanto sia necessario risvegliare le coscienze e far avvicinare all’arte un numero sempre maggiore di persone, per renderla fruibile e accessibile anche agli individui ai quali potrebbe offrire ancora più benefici e che purtroppo ancora non lo sanno.
Molte volte serve solo l’occasione giusta per approfondire una determinata arte, per questo, avendone il tempo e le possibilità , può essere interessante concedersi un bel viaggio per visitare una delle tante mostre in programma per l’anno 2020.