i flavonoidi sono contenuti nella frutta
Largamente presenti nel regno vegetale, i flavonoidi sono composti naturali dotati di numerose proprietà biologiche di notevole efficacia per l’organismo in quanto contribuiscono a prevenire molti disturbi di varia eziologia.
Indice rapido
I flavonoidi sono composti fenolici dotati di una spiccata azione antiossidante che comprende oltre 6000 diverse molecole, importanti per il benessere e per la prevenzione.
Nella maggior parte dei casi si tratta di metaboliti secondari prodotti dalle piante, caratterizzati da una struttura chimica grossomodo simile e costituita da 2 anelli benzilici (A e B) e da un anello eterociclico (C).
A seconda delle minime differenze strutturali, essi vengono classificati in tre gruppi:
In base al grado di ossidazione e di insaturazione dell’anello C, questi composti sono suddivisi in altre sottoclassi che si distinguono anche per funzioni differenti in ambito metabolico.
Tra questi, le antocianine sono molecole che determinano la pigmentazione dei frutti, come il ribes nero, il mirtillo e gli acini di uva scura.
Grazie all’elevato contenuto di antociani, questi composti sono di natura glicosidica, essenziali per filtrare le nocive radiazioni solari.
Nel complesso i flavonoidi si caratterizzano per svolgere numerose attività utili per la buona salute dell’organismo, tra cui:
Pur non essendo classificabili come veri e propri farmaci, queste molecole contribuiscono a migliorare lo stato di benessere dell’organismo, esercitando anche un’azione preventiva nei confronti di molti malanni, grazie al miglioramento della risposta immunitaria.
L’effetto biologico esercitato dai flavonoidi è strettamente correlato al tipo di fitocomplesso, che nella maggior parte dei casi potenzia alcune proprietà già esistenti nell’individuo.
Tra le principali potenzialità di queste molecole, si considerano:
Principalmente presenti in frutta e verdura, i flavonoidi sono reperibili anche all’interno di radici, semi, foglie e cortecce di numerose piante.
Una significativa percentuale di flavonoidi si trova anche nella propoli.
Nelle malattie cardiovascolari i flavonoidi trovano largo impiego grazie alla loro attività antinfiammatoria e antiossidante, in grado di ridurre il rischio di aterosclerosi per la diminuzione della quantità di colesterolo LDL circolante.
Grazie alla capacità di migliorare la permeabilità dei vasi sanguigni, questi composti contribuiscono a evitare variazioni pressorie.
Il consumo abituale di flavonoidi è associato alla longevità, che secondo alcune ricerche scientifiche inciderebbe per circa il 25% relativamente all’insorgenza di patologie cardiache e coronariche.
Nel diabete di tipo 2 l’impiego di preparati a base di queste sostanze migliora l’evoluzione della patologia in quanto consente di limitare la frequenza dei picchi glicemici oltre che migliorare la funzionalità vascolare regolando il glucosio.
Sembra che le neoplasie al seno e allo stomaco abbiano una diffusione epidemiologica minore su soggetti che impiegano abitualmente flavonoidi e derivati, anche se al momento non esistono dati clinici certi.
Più sicuro è il collegamento tra flavonoidi e prevenzione di alcune malattie neurodegenerative come il morbo di Parkinson e la malattia di Alzheimer: questi dati sono rapportabili al miglioramento del flusso sanguigno nei distretti cerebrali derivante dal meccanismo d’azione dei composti fenolici.
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