Raucedine e afonia sono problematiche tipicamente invernali. E’ facile di questi tempi ritrovarsi senza un filo di voce, problema che può risultare quasi banale per alcuni ma decisamente più grave per altri. Molte persone fanno della loro voce la loro arma in più, il loro strumento di lavoro: è il caso di insegnanti, cantanti, manager, capicantiere, studenti in sessione d’esame.
Il calo di voce è dato solitamente da un’infiammazione della laringe organo che, grazie alla presenza delle corde vocali, è deputato alla fonazione. Spesso la raucedine (o in alcuni casi vera e propria afonia) è associata ad altri disturbi influenzali come difficoltà nel deglutire, tosse e mal di gola.
Una delle piante che meglio agiscono contro questo fastidioso disturbo è l’Erisimo, nome botanico Sisymbrium officinale L., pianta appartenente alla famiglia delle Brassicacee della quale si utilizzano fiori e foglie i quali contengono glucosinolati e flavonoidi.
Il nome Erisimo deriva dal greco “Eruo” che vuol dire “io salvo” e “Oimos” che significa “canto”, questa pianta è infatti definita da secoli l’erba dei cantanti proprio grazie alla sua spiccata attività antiraucedine.
L’Erisimo si è rivelato molto efficace sia nella raucedine di origine influenzale, sia in quella da “abuso di voce” tipica dei cantanti, degli insegnanti e di tutti coloro che sfruttano eccessivamente la loro voce fino a causare un indebolimento della laringe. Inoltre si è rivelata una pianta molto efficace nel contrastare la tosse del fumatore e le infiammazioni respiratorie in genere.
La pianta può essere acquistata in erboristeria sotto forma di erba taglio tisana, ma anche sciroppi, spray, caramelle, estratto idroalcolico, da sola o in miscela con altre piante che ne coadiuvano la funzione come Altea, Malva, Rosmarino, Echinacea…
La tisana va preparata lasciando in infusione per circa 20 minuti un cucchiaio di erba; l’estratto idroalcolico invece va assunto aggiungendo in un po’ d’acqua tiepida 30-40 gocce per tre volte al giorno. I dosaggi variano in base all’età, al peso e all’entità della patologia, quindi per una posologia più appropriata rivolgersi al proprio erborista di fiducia.
E’ una pianta piuttosto sicura, il suo uso è comunque consigliato solo sotto supervisione medica in gravidanza a pediatria. Un uso eccessivo e prolungato può interferire con i farmaci tiroidei, l’uso prolungato nei soggetti ipotiroidei deve avvenire solo sotto controllo medico.
I consigli dispensati NON SONO IN ALCUN MODO DA RITENERSI DI VALORE MEDICO/PRESCRITTIVO. Le informazioni fornite sono a scopo puramente divulgativo e informativo, pertanto non intendono in alcun modo sostituirsi a consigli medici. In presenza di patologie occorre sempre consultare il proprio medico.