Il forno a microonde fa male?

Se ti sei chiesto, almeno una volta, se il microonde fa male per scaldare o scongelare i cibi, questo articolo chiarirà molti dei tuoi dubbi. Sui forni a microonde se ne sono dette tante, proviamo quindi a fare chiarezza sfatando alcuni miti, basandoci su prove scientifiche e pareri autorevoli.

Come funziona un forno a microonde?

Il forno a microonde scalda i cibi utilizzando la radiazione a radiofrequenza a bassa intensità (ecco perché le onde vengono chiamate micro). Infatti, solo le radiazioni ad alta frequenza o energia hanno potere di alterare la materia e quindi sono potenzialmente dannose per il DNA umano. Questa è già una risposta a tanti dubbi.

Inoltre, per garantire il corretto funzionamento del microonde, bisogna evitare di cuocere alimenti che abbiano gusci o rivestimenti come bucce o involucri. Per esempio, è sempre bene non mettere nel microonde uova con guscio, pomodori o altri alimenti con la buccia. Sapere come utilizzarlo correttamente questo elettrodomestico è quindi fondamentale, così come scegliere prodotti certificati e affidabili.

Qui, come già detto, ci concentriamo sugli effetti nocivi che può avere (o non) questa categoria di prodotto. Se desideri saperne di più in generale, ti consigliamo di dare un'occhiata alla panoramica completa sui forni a microonde a cura del portale  Smartdomotica, dove troverai ulteriori informazioni sul funzionamento e modalità d’uso, sulle tipologie e sulle marche/modelli migliori da prendere in considerazione.

Rottura del microonde: i rischi

In caso di malfunzionamento, il forno a microonde va riparato subito da un manutentore esperto. Infatti, a differenza di altri elettrodomestici, dispone di un condensatore che rimane elettricamente carico anche dopo molte ore dalla messa in funzione. E’ bene, dunque, che venga posto in sicurezza per evitare alterazioni delle radiazioni a radiofrequenza a bassa energia.

Le microonde possono fuoriuscire dal forno?

Lo sportello del forno è rivestito da un rete metallica che impedisce la fuoriuscita delle microonde quando l’apparecchio è in funzione. Bisogna, quindi, fare attenzione a manomissioni o malfunzionamenti che riguardino lo sportello del forno. L’esposizione alle microonde fa male solo nel caso di esposizione diretta e prolungata.

Pertanto, il pericolo è scongiurato dato l’utilizzo del forno a microonde limitato nel tempo: pochi minuti o addirittura poche decine di secondi. Bisogna, come detto, però fare attenzione alla corretta chiusura dello sportello e ai malfunzionamenti in generale.

Le microonde fanno male alla salute?

In definitiva, come affermato dall’AIRC (Associazione Italiana Ricerca sul Cancro) i microonde non sono dannosi e non provocano malattie, proprio perché agiscono in modo schermato, a bassa energia e per un tempo limitato. La loro azione non altera la materia e le cellule organiche non sono, pertanto, alterabili da questa tipologia di onde a bassa energia e dalla breve esposizione.

Le radiazioni ad alta energia, invece, avendo potere ionizzante, possono alterare la composizione del DNA e, quindi, essere dannose a livello organico. Inoltre, per certi versi, la cottura al microonde è migliore della classica cottura che parte dall’esterno per arrivare all’interno della pietanza. Alla domanda se il microonde fa male o no, possiamo, dunque, rispondere con fermezza di No.

Le microonde sono cancerogene?

Possiamo affermare, quindi, che le microonde non sono cancerogene. Normalmente, un forno a microonde viene impiegato per pochissimi minuti o secondi e a frequenze così basse che non sono dannose per l’organismo umano.

Paradossalmente, è stato dimostrato, che è più dannosa l’esposizione alle onde elettromagnetiche dei cellulari in chiamata, rispetto alle microonde. Ecco perché si raccomanda l’uso limitato e l’utilizzo di cuffie a filo, durante la conversazione via smartphone. 

Le microonde fanno male agli alimenti?

Ulteriori indagini scientifiche hanno appurato che le microonde non fanno male nemmeno ai cibi. Dal punto di vista nutrizionale non vi è nessuna differenza o alterazione delle sostanze che compongono i cibi.

Una cottura nel forno tradizionale o nel forno a microonde determina lo stesso grado di digeribilità delle pietanze. Non è cibo radioattivo, per sfatare molte credenze, proprio perché non viene a contatto con onde ad alta energia e ionizzanti.

In questo elettrodomestico, infatti, le microonde agiscono prima con la parte centrale della pietanza, soprattutto se ricca di acqua e grassi, per poi arrivare alla parte più esterna. Questo permette al calore di propagarsi meglio, dall’interno verso l’esterno.

Per quanto riguarda la cottura dei vegetali ci sono diverse risposte, in base alla tipologia di verdure. In alcuni casi, specialmente nel caso di spinaci, broccoli, peperoni e fagiolini si è appurato se bollite o cotte al microonde mantengono la loro capacità antiossidante, aumentandone le proprietà salutari.

Il brevetto del forno a microonde è del 1946 ed è in commercio dal 1947.
Tantissimi anni, dunque, per osservarne pregi e difetti e scongiurare qualsiasi danno per la salute e l’integrità degli alimenti.

Le microonde possono interferire con altri apparecchi?

Moltissimi dati dimostrano che le microonde non interferiscono con altre frequenze come wireless, onde radio e pacemaker cardiaci. I casi verificatisi con questi ultimi si riferiscono ad apparecchi cardiaci molto vecchi che sono stati sostituiti, poiché interferivano con moltissimi altri dispositivi.

Quando il microonde è dannoso

L’accortezza maggiore nell’utilizzo del microonde dovrebbe essere per il recipiente in cui cuociamo o scaldiamo il cibo. Evitare involucri di plastica o simili, poiché l’azione del calore potrebbe causare il degradarsi dei contenitori, provocando la contaminazione del cibo con sostanze contenute nella plastica.

"Alcune plastiche non sono progettate per le microonde perché contengono polimeri all'interno per renderle morbide e flessibili, che si sciolgono a una temperatura più bassa e possono fuoriuscire durante il processo a microonde se superano i 100°C”

afferma alla BBC il professor Juming Tang della facoltà di ingegneria alimentare della Washington State University.

Si consiglia, in generale, all’interno dei forni a microonde di usare materiali più resistenti come la ceramica.