L’importanza dei concimi biologici nella cura dell’orto

La concimazione è una delle procedure più importanti per la cura e la manutenzione dell’orto, indispensabile per la messa a dimora di verdure, ortaggi e altre specie vegetali. Nelle coltivazioni intensive, la concimazione viene spesso effettuata utilizzando prodotti di origine chimica, spesso dannosi per il terreno, la fauna locale e, ovviamente, i consumatori. Anche per questo, da diversi anni si è imposta sempre più la coltivazione biologica, implementata con tecniche di produzione che rispettano l’ambiente e non prevedono il ricorso a sostanze chimiche per foraggiare la crescita dei prodotti. Questo tipo di approccio si base (anche) sull’utilizzo di concimi biologici: in questo articolo vedremo cosa sono e quale importanza rivestono nell’economia di una coltivazione, grande o piccola che sia.

 

Cosa sono i concimi biologici

Come si può capire dal nome stesso, i concimi biologici sono prodotti per la fertilizzazione del terreno di origine vegetale. A differenza dei fertilizzanti chimici, non sono prodotti di sintesi e per questo il loro utilizzo comporta una serie di vantaggi, soprattutto in termini di impatto ambientale. Esistono diverse varietà di concime biologico; alcuni sono realizzati su scala industriale, altri sono ottenuti per mezzo del recupero o del riuso di materiali già presenti in natura. Nel primo caso, si tratta di prodotti certificati realizzati da aziende di settore: possono essere reperiti piuttosto facilmente in commercio, sia presso i negozi di prodotti vivaistici sia tramite gli store online specializzati, come ad esempio My Green Help.

Per quanto riguarda, invece, il riuso di materiali vegetali o organici, i principali concimi biologici sono: il letame, il compost, lo stallatico, l’humus, la pollina, il guano, la cenere, i lupini tritati, la borlanda, la cornughia, i fondi di caffè, il bokashi, la zeolite e le farine di sangue e di ossa. Prodotti di questo tipo vengono ampiamente utilizzate nelle colture biologiche, sia per il minore impatto sull’ambiente rispetto ai concimi ottenuti tramite processi di sintesi sia per l’apporto benefico al terreno.

 

Quali sono i vantaggi dei concimi biologici

L’impiego di fertilizzanti di origine biologica comporta numerosi vantaggi. Bisogna anzitutto tenere in conto che concimare il terreno è un’operazione necessaria, da implementare con regolarità, dal momento che i cicli di coltivazione tendono ad impoverire il terreno, privandolo gradualmente delle sostanze che alimentano la crescita delle colture. Mediante i concimi biologici è quindi possibile arricchire il terreno, con un comprensibile beneficio anche per i prodotti che vengono messi a dimora. In secondo luogo, si riesce ad evitare di immettere nell’ambiente materiali di origine chimica o sintetica, che inquinano non solo il terreno ma anche le falde acquifere e alterano lo sviluppo dei frutti delle specie coltivate. Gli agenti chimici possono anche destabilizzare l’equilibrio microbiologico, distruggendo la fauna e la flora locali (insetti, uccelli, arbusti e simili) e, nel peggiore dei casi, provocando l’inaridimento dei suoli. In sintesi, l’utilizzo dei concimi biologici, siano essi di origine naturale o vegetale, permette di rispettare la natura ottenendo, al contempo, prodotti di qualità superiore.

Le coltivazioni biologiche non si contraddistinguono soltanto per l’impiego dei fertilizzanti biologici ma anche per il ricorso a tecniche di coltura che assecondano gli stessi principi di conservazione del e arricchimento del suolo. La tecnica del sovescio, ad esempio, consiste nel piantare particolari colture erbacee in grado, con la loro azione, di arricchire il terreno e migliorarne la struttura, bloccando l’erosione e lo sviluppo di erbe infestanti; in pratica, si seminano specie quali l’avena, il trifoglio, il lupino, il segale o l’orzo al solo scopo di falciarli (quando ancora nella fase di fioritura) per ottenere una massa di residui vegetali. Questi verranno poi interrati e, per effetto della decomposizione, si trasformeranno in concime naturale per le coltivazioni successive.