La Cistite è un’infiammazione della vescica che può derivare da uno qualsiasi di un certo numero di sindromi distinte: è più comunemente causata da un’infezione batterica nel qual caso si fa riferimento a una infezione delle vie urinarie.
La cistite è quasi sempre causata dai germi che si trovano nella zona anale e genitale. Generalmente non danno disturbi: infatti, la loro presenza da sola non è sufficiente a scatenare la comparsa del problema, poichè l’organismo è dotato di misure per impedire che i germi abbiano il sopravvento sul sistema immunitario. Per basta poco per alterare questo equilibrio: un’ igiene poco accurata o unamomantanea stitichezza può rendere aggressivi germi innocui e il sistema immunitario non può più opporre resistenza.
Il germe che frequentemente scatena la cistite è l’Escherichia coli, presente sin dalla nascita e utile a livello intestinale. Anche la Clamydia trachomatis e alcuni funghi, come la Candida albicans e il Trichomonas vaginalis, che normalmente vivono nei genitali femminili, possono essere origine del disturbo. Ai primi sospetti è bene rivolgersi al medico e sottoporsi agli esami. Il primo esame da fare è quello, valutando il grado di acidità, la presenza di batteri o di globuli bianchi.
Indice rapido
Esami utili per la Cistite
- Pressione nel bacino inferiore.
- Minzione dolorosa (disuria).
- Minzione frequente (poliuria) o urgente bisogno di urinare (urgenza urinaria).
- Necessità di urinare durante la notte (nicturia)
- L’urina che contiene tracce di sangue (ematuria).
- Urine scure e torbide o dal forte odore
- Dolore sopra l’osso pubico, nella parte bassa della schiena o all’addome
- Sensazione di malessere, debolezza o febbre.
- Bisogno di urinare molto frequente e sensazione di testa debole a causa della stanchezza causata dalla disidratazione.
- Intenso desiderio di urinare ancora dopo la minzione (stranguria)
L’uiricoltura permette di scoprire a quale gruppo appartiene il germe che ha provocato l’infezione. L’uricoltura è positiva, cioè che indica un’infezione quando sono presenti almeno un milione di germi. L’ecografia va eseguita quando la cistite si ripete spesso, ed è meglio approfondire le indagini sulla vescica e sui reni con l’ecografia. Poichè i risultati dell’uricoltura si hanno dopo un pò di giorni, è necessario iniziare un trattamento antibiotico a largo spettro, per bloccare l’avanzamento dell’infezione. Per diminuire il bruciore eil dolore si può ricorrere ai rimedi naturali, come il bicarbonato di sodio e il succo di mirtillo. Il bicarbonato di sodio va usato per lavaggi esterni. Il succo di mirtillo contiene acido chinino, antibatterico.
Tipi di cistite
Ci sono diversi tipi di cistite medicalmente distinti, ciascuno con un’eziologia unica e un diverso approccio terapeutico:
Cistite traumatica
è probabilmente la forma più comune di cistite nelle donne ed è dovuto alla contusione della vescica, di solito dopo un rapporto sessuale troppo violento. E’ spesso seguita da una cistite batterica, causata da batteri coliformi che vengono trasferiti dalle viscere attraverso l’uretra nella vescica.
Cistite interstiziale
La cistite inerstiziale è considerata più di una lesione alla vescica con conseguente irritazione costante e, raramente, presenta la presenza di infezione. I pazienti affetti da Cistite interstiziale hanno spesso ricevuto una diagnosi negativa di cistite anni a causa di risultati di culture delle urine sono negativi. Gli antibiotici non vengono utilizzati nel trattamento della Cistite interstiziale. La causa della Cistite interstiziale è sconosciuta, sebbene alcuni sospettino possa essere una reazione autoimmune in cui il sistema immunitario attacca la vescica. Diverse terapie sono ora disponibili.
La cistite interstiziale è una condizione cronica in cui si avvertono contemporaneamente pressione e dolore alla vescica che portano ad urinare frequentemente e a dolori durante i rapporti sessuali. Talvolta questi sintomi sono accompagnati da un dolore pelvico o nella regione del perineo che può assumere toni variabili dal leggero bruciore al fastidio insopportabile.
A soffrirne maggiormente sono le donne, ma esistono anche casi in cui a lottare con i suoi sintomi sono uomini o bambini. A volte i disturbi possono scomparire per un po’ di tempo, ma questa condizione può comunque compromettere significativamente la qualità della vita di chi ne soffre. I sintomi possono acutizzarsi in dipendenza di fattori come lo stress, il ciclo mestruale, l’attività sessuale o il fatto di rimanere seduti a lungo e, purtroppo, non c’è una cura in grado di garantire la risoluzione del problema. Tuttavia, alcuni farmaci e terapie possono aiutare a trovare sollievo.
Come si cura la cistite interstiziale?
Il medico, dopo aver escluso ogni altra causa, può procedere a consigliare al paziente un trattamento specifico, dal momento che non ci sono cure valide per tutti. Sicuramente la dieta e l’alimentazione, oltre che un cambiamento dello stile di vita, sono consigliati, così come la pratica di esercizi di rilassamento, stretching vescicale graduale. Si può ricorrere anche a terapie come TENS , SANS, agopuntura, yoga, cure osteopatiche, riflessologia e massaggi, oltre che a terapie orali, endovescicali ed endovaginali, con acido ialuronico, condroitin-solfato, decongestionanti , antiinfiammatori e antibatterici.
Per quanto riguarda i rimedi naturali, molto utili in questi le formulazioni composte da Xanagel, Utistop, Venelp. Per quello che riguarda, infine, l’alimentazione, evitate cibi piccanti ed eccitanti e mangiare tante fibre.
La cistite interstiziale nell’uomo
I sintomi che accompagnano la cistite interstiziale nell’uomo sono molto simili a quelli che lamentano coloro che soffrono di prostatite cronica non batterica o prostatodinia, come ad esempio l’urgenza, la frequenza, il dolore e il bruciore durante la minzione, un flusso urinario ridotto, dolori al basso ventre, sensazione di non adeguato svuotamento, dolore o bruciore durante l’eiaculazione.
Il problema può essere causato da un malfunzionamento dei meccanismi che controllano lo stimolo a urinare o da un’alterazione dell’epitelio della vescica che può essere causata anche da agenti esterni. Gli antidepressivi triciclici aiutano a rilassare la vescica, mentre gli antinfiammatori, come l’ibuprofene e altri Fans, aiutano a ridurre il dolore. In alcuni casi, invece, la soluzione ideale è assumere degli antistaminici, che possono ridurre la necessità di urinare frequentemente e contrastare anche alcuni degli altri sintomi. Altro farmaco utile è il pentosan polisolfato sodico, che protegge l’epitelio della vescica dalle sostanze che potrebbero irritarlo.
Nonostante l’imbarazzo, è naturalmente importantissimo sottoporsi alle dovute indagini mediche (che comprendono test di laboratorio, colture uretrali e prostatiche, ed altri esami) per riuscire ad appurare la presenza di tale malattia e per poter escludere eventuali altre patologie.
Per quanto concerne la cura, non esistono al momento farmaci che trattano la malattia in maniera definitiva, ma la terapia verterà su diversi tipi di trattamento (terapie orali, intravescicali, trattamenti chirurgici maggiori, l’idrodistensione terapeutica, neuromodulazione sacrale …), e sarà altamente individuale. Fra i vari rimedi naturali per arginare il problema, ve ne sono alcuni che riguardano l’alimentazione e lo stile di vita.
Il dolore e lo stimolo ad urinare possono essere alleviati anche con la stimolazione dei nervi ottenuta mediante Tens (Transcutaneous electrical nerve stimulation) o con la stimolazione del nervo sacrale tramite impulsi elettrici, mentre in alcuni casi possono essere utili una serie di cistoscopie durante le quali la vescica viene distesa utilizzando acqua o gas o con un trattamento a base di somministrazioni di farmaci direttamente nell’organo
Eliminare ad esempio alcuni cibi dalla dieta (carni, caffeina, aceto, alcool, spezie, lieviti) potrebbe alleviare i sintomi della malattia, ed un grande giovamento si potrebbe ottenere anche grazie alla fisioterapia pelvica. Naturalmente sarà comunque il vostro medico specialista ad indicare la cura più adatta al vostro caso specifico.
La cistite interstiziale nella vita intima
La cistite interstiziale è una patologia dolorosa e cronica che colpisce un numero piuttosto consistente di persone. Normalmente questa malattia colpisce le donne in età fertile, e contrariamente alla comune cistite, non può essere curata attraverso l’impiego di antibiotici, dal momento che non si tratta di una malattia provocata da batteri specifici. Fra i sintomi che caratterizzano la cistite interstiziale – nota anche come sindrome del dolore pelvico – vi sono appunto il “dolore”, la frequente minzione (necessità di urinare) e “l’urgenza”.
Questo genere di malattia è considerata “rara”, ma in realtà è meno rara di quanto si possa pensare. Colpisce perlopiù il sesso femminile e può presentarsi a qualunque età. Fra i sintomi lamentati da coloro che ne soffrono, vi è senza dubbio il dolore che si presenta anche durante la “vita intima”. Ma come fare ad arginare il problema?
Purtroppo chi soffre di cistite interstiziale deve fare i conti con sensazioni che talvolta risultano essere davvero dolorose. Per tentare di aggirare l’ostacolo, gli esperti consigliano innanzitutto di provare a parlarne apertamente con il proprio partner, facendo capire che il rifiuto di avere rapporti sessuali non è dovuto a una mancanza di sentimento, ma a un vero e proprio problema.
La coppia potrebbe quindi cercare delle soluzioni alternative al rapporto in sé, come ad esempio prolungati preliminari e quant’altro. Evitate inoltre le posizioni che provocano più dolore, e trovate delle alternative adeguate alle vostre esigenze.
Per rendere più armoniosa e serena la vita intima della coppia sarebbe infine consigliabile, in casi più seri, consultare uno psicoterapista sessuale che conosce bene l’argomento e potrà aiutarvi ad affrontarlo nel migliore dei modi.
Cistite eosinofila
La cistite eosinofila e’ una rara forma di cistite che viene diagnosticata tramite biopsia. In questi casi, la parete della vescica è infiltrata da un elevato numero di eosinofili. La causa della Cistite eosinofila può essere attribuita a un’infezione da Schistosoma haematobium o da alcuni farmaci. Alcuni la considerano una forma di cistite interstiziale.
Cistite emorragica
La cistite emorragica può verificarsi come effetto collaterale di ciclofosfamide, ifosfamide e radioterapia.
Cistite da radiazioni
La cistite da radiazioni è una forma di cistite emorragica, ma anche una conseguenza rara che si presenta in pazienti sottoposti a radioterapia per il trattamento del cancro.
Nelle donne sessualmente attive le cause più comuni di infezione delle vie urinarie solo l’Escherichia coli e lo Staphylococcus saprophyticus.
La Cistite cistica è una cistite cronica ghiandolare accompagnata dalla formazione di cisti. Questa malattia può causare infezioni croniche delle vie urinarie. Appare come piccole cisti piene di fluido e rivestite da uno o più strati di cellule.
Cistite: rimedi naturali
Tisana alla malva
La tisana alla malva è uno dei rimedi naturali più facilmente utilizzabili in caso di cistite, soprattutto se tale pianta curativa è presente in giardino o viene tenuta a portata di mano coltivandola in vaso. Avendo a disposizione fiori e foglie fresche di malva, è possibile utilizzarne 15 grammi ogni 500 millilitri d’acqua per la preparazione di una tisana sotto forma didecotto. I fiori e le foglie devono essere lasciati bollire per dieci minuti ed in seguito filtrati.
Con la malva essiccata, è possibile preparare una tisana sotto forma di infuso, lasciando riposare in acqua bollente per 10 minuti due cucchiaini di estratto e filtrando in seguito il liquido. E’ possibile consumare due tazze diinfuso di malva al giorno. Nei casi lievi di cistite, il sollievo potrà risultare immediato. La malva gode infatti di proprietà calmanti e disinfiammanti.
La tisana alla malva, calmante e disinfiammante, è uno dei rimedi naturali più facilmente utilizzabili in caso di cistite. In grado di alleviare il fastidio anche in pochi minuti. Utilizzarne 30 grammi ogni litro d’acqua per la preparazione di una tisana sotto forma di decotto. Lasciare bollire fiori e foglie per dieci minuti ed in seguito filtrati. Se disponibile in forma essiccata, preparare un semplice infuso con acqua calda.
Succo di mirtilli rossi (Cranberry)
Il succo di mirtilli rossi, dalle proprietà antinfiammatorie, è utile sia per prevenire unacistite ricorrente, sia per contrastare i primi sintomi. Ne andrebbero consumati due bicchieri al giorno. Il succo di mirtilli rossi è considerato efficace nel combattere le infezioni alle vie urinarie. E’ inoltre possibile reperire in erboristeria prodotti fitoterapici a base di estratti di mirtillo rosso, adatti nei casi di cistite più acuti.
Solitamente la cistite si risolve con la terapia antibiotica, alla quale può essere associata anche la fitoterapia: uno dei prodotti maggiormente utilizzati è il succo di mirtillo rosso (detto comunemente Cranberry).
Il nome botanico è Vaccinium macrocarpon L., pianta della famiglia delle Ericacee di cui si utilizzano i frutti, bacche di colore rosso ricche di antocianosidi, proantocianidoli, flavonoidi, vitamina C e acidi organici.
Il Cranberry è un importante antisettico delle vie urinarie, attivo sia in fase preventiva che in fase acuta. Agisce riducendo l’adesione dei batteri alle pareti urinarie favorendone il distacco e quindi l’allontanamento. Inoltre si tratta di un prodotto dalle spiccate proprietà antiossidanti che lo rende perfetto quindi in fase preventiva, riducendo le recidive quasi del 40%.
Si tratta di un prodotto che è possibile acquistare in erboristeria sia sotto forma di succo che come estratto secco. E’ un prodotto ben tollerato va però evitato l’uso prolungato negli individui soggetti a calcolosi renale (in particolare in caso di calcoli di ossalato di calcio e acido urico). Può essere utilizzato anche in gravidanza, sempre sotto controllo medico, e nei bambini. Va evitato in caso di terapia con anticoagulanti.
Uva ursina
L’uva ursina è una pianta officinale arbustiva adatta ad essere impiegata per la preparazione di rimedi erboristici da impiegare in caso di cistite e di infiammazione alle vie urinarie. L’uva ursina può essere utilizzata per la preparazione di tisane ed associata ad altri rimedi naturali, come gli estratti di mirtillo rosso. Dell’uva ursina vengono utilizzate le foglie, il cui periodo balsamico di raccolta coincide con il mese di agosto.
Corbezzolo
Le foglie di corbezzolo vengono utilizzate per la preparazione di rimedi erboristici adatti ad essere impiegati in caso di cistite. Il corbezzolo viene considerato come una pianta officinale che può essere sostituita all’uva ursina per la cura delle vie urinarie, oppure impiegata in sinergia con essa. Dalle foglie fresche di corbezzolo viene ricavata una tintura madre da assumere giornalmente secondo le indicazioni del proprio erborista di fiducia.
Erica
L’erica è una pianta officinale utilizzata tradizionalmente per la cura delle infezioni alle vie urinarie. Il suo utilizzo è ormai considerato sicuro ed efficace ed essa può essere sostituita o affiancata al corbezzolo o all’uva ursina nelle preparazioni fitoterapiche. Essa presenta proprietà astringenti e lenitive, oltre che diuretiche ed antisettiche.
Calendula
La calendula viene utilizzata nella cura della cistite per via delle sue proprietà antimicrobiche. Per tale motivo essa viene spesso abbinata alla malva nelle preparazioni erboristiche, in modo che i suoi effetti benefici possano essere uniti alle proprietà lenitive e disinfiammanti della malva. La calendula può inoltre essere abbinata all’erica nella preparazione di tisane curative.
Echinacea
Conosciamo l’echinacea come una pianta officinale adatta alla preparazione di tisane e di altri rimedi erboristici utili per rafforzare le difese immunitarie e per la prevenzione di raffreddore e influenza. Essa si rivela però adatta anche in caso di cistite, soprattutto nella preparazione di tisane, in abbinamento con altre piante curative, come la malva.
Bicarbonato
Il bicarbonato di sodio è considerato un rimedio della nonna efficace contro la cistite. E’ necessario sciogliere un cucchiaino di bicarbonato di sodio in un bicchiere d’acqua. Quattro o cinque bicchieri al giorno potranno dare sollievo da i sintomi della cistite. Si tratta di un rimedio sconsigliato a coloro che soffrono di ipertensione o problemi cardiaci, ma considerato utile a diminuire l’acidità delle urine e lo stato di infiammazione. Nei negozi di prodotti biologici è possibile acquistare del bicarbonato di sodio naturale purissimo. Sconsigliato per chi soffre di ipertensione e problemi cardiaci.
Pilosella
La pilosella è una pianta officinale considerata particolarmente adatta in caso di cistite. Si tratta di una pianta erbacea perenne che dà origine ad un fiore simile al tarassaco, ma riconoscibile per le foglie dalla superficie “pelosa”. Il tempo balsamico di raccolta della pianta è giungo. Presenta proprietà lenitive ed antinfiammatorie, sfruttabili attraverso la preparazione di tisane.
Ortica
L’ortica, come la malva, è considerata tra le piante officinali in grado di donare un sollievo immediato in caso di cistite lieve. Può essere inoltre utilizzata come rimedio preventivo nelle persone che soffrono di cistiti ricorrenti. L’ortica ha proprieta diuretiche e può essere impiegata per la preparazione di tisane, utilizzandone le foglie essiccate. Due cucchiaini delle stesse per ogni tazza devono essere lasciate in infusione in acqua bollente per una decina di minuti per ottenere un infuso curativo.
Yogurt e probiotici
Sono ricchi di vitamina B e lattobacilli, utili a proteggere la flora batterica intestinale.
Dieta per chi soffre di cistite interstiziale
La cistite interstiziale e il dolore pelvico cronico è un disturbo infiammatorio comune che può migliorare a seconda dell’alimentazione che si introduce ogni giorno (o che può peggiorare se non si mangiano i cibi giusti). In realtà non esiste una dieta universale: il trattamento in questo caso è individuale, anche se ci sono cibi e bevande che possono peggiorare la situazione.
In caso di cistite interstiziale, arebbero da evitare completamente le bevande acide, alcoliche, gassose, il caffé e il tè. Per gli alimenti che possono causare problemi allo stato infiammatorio già presenti, bisognerebbe tenere un diario con tutto quello che viene mangiato facendo eventuali collegamenti con gli alimenti che causano maggiori disturbi, eliminandoli per un po’ dalla propria dieta e introducendoli in un secondo momento per vedere se fanno ancora reazione.
Chi soffre di cistite interstiziale dovrebbe consumare piccoli pasti più volte al giorno, evitando le grandi abbuffate. Solitamente i cibi più comuni legati a questo disturbo, oltre alle bevande sopra citate, potrebbero essere il latte e i latticini (evitate formaggi stagionati, panna acida, yogurt, cioccolato), alcune verdure (come fave, fagiolini, cipolle, tofu, pomodori), e anche alcuni tipi di frutta (come mele, albicocche, avocado, banane, melone cantalupo, agrumi, mirtilli neri, uva, pesche noci, pesche, ananas, prugne, melograno, rabarbaro, fragole), oltre che i succhi di frutta.
Andrebbe evitato anche il pane di segale, carne e pesce stagionati o in scatola, essiccati, trattati, affumicat, le acciughe, il caviale, il fegato di pollo, carni con nitrati o nitriti, la frutta secca, i condimenti grassi e speziati, l’aceto, la salsa di soia. Andrebbero evitati anche alcuni conservanti e additivi (alcool benzolo, acido citrico, glutammato di sodio, aspartame, saccarina e tutti gli alimenti che li contengono).
Se fumate, dovrete smettare, così come dovrete evitare la caffeina, le pillole dietetiche, la frittura, i medicinali per il raffreddore o le allergie che al loro interno contengono efredina e pseudoefredina.
Consigli sempre utili
- Fare attenzione all’igiene personale.
- Bere molta acqua, lontano dai pasti.
- Non trattenere l’urina, ma liberarsi al primo stimolo.
- Dopo aver fatto la pipì, sciacquare i genitali, e usare detergenti che non alterino l’acidità della zona.
- Combattere la stitichezza seguendo un adieta adeguata, evitare le spezie, bevande alcoliche ed eccitanti.