Agricoltura biologica, passione e famiglia: sono questi i tre concetti chiave che definiscono l’attività di Rascioni e Cecconello, il primo produttore dal 1988 del Ciliegiolo in purezza. Impegnata nella produzione secondo i dettami del biologico, questa realtà mette a disposizione l’opportunità di scoprirne la cantina o di gustare le specialità culinarie locali in agriturismo, degustando i vini esclusivi della Maremma.
Indice rapido
L’agriturismo
L’agriturismo di Rascioni e Cecconello offre l’occasione di sperimentare il piacere e l’autenticità di un soggiorno in Maremma, con la possibilità di assaporare in cantina un vino di pregio come il Poggio Ciliegio. Una chance da cogliere al volo per vivere un fine settimana all’insegna del relax o per trascorrere alcune giornate tra le splendide sensazioni che la Maremma è in grado di offrire. Che si abbia voglia di ammirare il panorama delle colline, di concedersi una gita al mare o di andare alla scoperta di una città d’arte, non si ha che l’imbarazzo della scelta. Non c’è niente di meglio di una colazione fatta in casa per iniziare la giornata, mentre il ristorante della struttura permette di entrare a contatto con i tanti gusti che caratterizzano la tradizione toscana.
Il ristorante
L’agriturismo di Rascioni e Cecconello è aperto a tutti coloro che non vedono l’ora di approfondire la conoscenza della Maremma, del suo patrimonio enologico e della sua tradizione gastronomica. Il ristorante, in particolare, consente di gustare prodotti a km zero, conoscendo numerosi ingredienti tipici del territorio toscano, valorizzati dalla fantasia della chef Sabrina Cecconello e di sua figlia Carlotta. Ogni pietanza viene preparata usando unicamente ingredienti di qualità, e si rivelano ancora più buoni quando sono accompagnati dai vini della cantina.
L’esperienza di degustazione
Chi ha voglia di sperimentare il piacere di una degustazione di vini in Toscana sa di poter trovare con Rascioni e Cecconello una risposta ai propri bisogni. Basta visitare la cantina del Ciliegiolo biologico vinificato in purezza per scoprire un mondo inatteso e in grado di regalare infinite sorprese. La cantina, con il suo fresco invitante, è il miglior ambiente a cui si possa pensare per assaporare un calice di vino dal gusto inconfondibile, per una giornata da trascorrere in compagnia. A valorizzare la cantina di Rascioni e Cecconello provvede anche il fantastico territorio che la circonda: ecco, quindi, che la degustazione si trasforma in un vero e proprio viaggio che permette di scoprire da tanti punti di vista la Toscana e la storia della sua viticoltura. Un percorso in cui il Ciliegiolo in purezza biologico è il protagonista, ma non è da solo: impossibile dimenticarsi del sangiovese.
Le origini
Le colline della Maremma sono baciate da una brezza di mare lieve e piacevolmente odorosa, che racconta storie di mare e cela i fantastici segreti di una tradizione vinicola che affonda le radici in un passato lontano. Il nonno di coloro che attualmente sono alla guida di Rascioni e Cecconello si chiamava Paolino Cecconello: fu proprio lui ad essere colpito dalla brezza della Maremma e a decidere di abbandonarsi al proprio istinto, facendosi attrarre da un terreno davvero suggestivo. Cecconello aveva origini venete ma viveva a Milano: qui aveva incontrato Vinicia Rascioni, e i due si erano innamorati. Vinicia aveva origini marchigiane, e durante la sua adolescenza aveva passato molto tempo in Maremma. Dopo aver lavorato per lungo tempo in città, dedicandosi alla gestione di un’azienda edile, la coppia scelse di trasferirsi: arrivò in Maremma nel dicembre del 1973.
Una location incontaminata
La Maremma non era solo un luogo piacevole: era un vero e proprio rifugio, una location incontaminata valorizzata da uno stile di vita quieto, secondo quella prospettiva slow che più di mezzo secolo fa non veniva ancora considerata uno strumento di marketing. Vinicia e Paolino setacciarono tutta la Toscana per trovare un terreno in cui avrebbero iniziato la loro nuova vita. Quando lo trovarono, si accorsero della presenza di un vigneto. E non importava che lì non ci fosse alcuna linea telefonica, mancasse l’acqua e l’energia elettrica fosse un miraggio: da lì partì l’avventura di Rascioni e Cecconello, e quella del ciliegiolo, protagonista di un profumo inebriante che viene scatenato da quella brezza marina salmastra che ha contribuito a scrivere una storia unica.