Quando si ha a che fare con l’installazione di impianti e pannelli fotovoltaici, sono molte le opzioni che si possono prendere in considerazione per ciò che concerne i pannelli, visto che sul mercato se ne trovano di vari tipi, da quelli fai da te a quelli residenziali, passando per quelli industriali. Nel caso dei capannoni industriali (ma anche delle aziende agricole), per esempio, i pannelli o moduli possono essere installati sul terreno, sui tetti inclinati o sui tetti piani, a seconda della disponibilità di spazio. Se si opta per le coperture inclinate o piane, è indispensabile che, prima di tutto, sia monitorato lo stato della copertura, in modo specifico per quel che concerne le condizioni dello strato impermeabilizzante e la struttura portante.
Su www.wolmann.com si possono scoprire varie opportunità , adattabili a seconda delle circostanze. Per le coperture inclinate, la pendenza ottimale è di circa 30 gradi, senza differenze tra le regioni del Nord e quelle del Sud Italia: lo stesso dicasi anche per i tetti a falda. Lo scopo, ovviamente, è quello di impiegare la superficie a disposizione in modo ottimale, in modo tale che si sia in grado di ricavare dal sole la maggiore quantità possibile di energia elettrica. Per il fotovoltaico sul terreno, i moduli vanno – a loro volta – inclinati a 30 gradi, mantenendo l’orientamento verso sud. Bisogna prestare attenzione, però, all’eventuale presenza di alberi, edifici o altre possibili fonti di ombreggiamento (anche i pali della luce possono essere considerati tali), che rischierebbero di limitare la produttività del sistema. Non bisogna sottovalutare il fatto che il funzionamento corretto del sistema fotovoltaico può essere compromesso anche da un’ombra parziale.
Un ruolo importante, poi, è svolto dai moduli fotovoltaici residenziali, che – come ovvio – sono destinati alle abitazioni private. Essi sono pensati e realizzati per sfruttare il più possibile lo spazio sui tetti, tenendo conto dell’aspetto estetico. Uno dei problemi più rilevanti degli impianti fotovoltaici sui tetti di ville e condomini, infatti, è sempre stato quello della scarsa armonia visiva e della mancata integrazione dal punto di vista paesaggistico con il resto del contesto. Negli ultimi tempi, si stanno compiendo passi in avanti in questo senso.
Infine, è bene valutare con attenzione la possibilità di ricorrere ai moduli fai da te. Il fotovoltaico, in sostanza, può anche essere costruito in autonomia. Chi vuole realizzare gli impianti da solo può farlo grazie a kit appositi che si trovano in commercio e che garantiscono risultati concreti ed evidenti in pochi passi. Per fare un esempio, un kit fotovoltaico con potenza nominale da 3 kw include, oltre ai pannelli fotovoltaici (in media da 200 watt), i limitatori di sovratensioni, il sistema dei cavi solari muniti di connettori, i portafusibili, il centralino di campo con i sezionatori, una struttura per il fissaggio dei pannelli e un inverter di stringa monofase. Chiaramente, nel caso in cui si opti per i moduli fai da te e per i relativi kit, è indispensabile scegliere la potenza nominale standard più adeguata, vale a dire quella che consente di soddisfare il fabbisogno energetico senza sprechi: il kit da 3 kw, in questo senso, è più che sufficiente per le esigenze di una famiglia di quattro persone.