Cremazione Hi-tech: nuove tecnologie ecosostenibili e innovative

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La scienza e la tecnologia oggi si applicano anche su ambiti che fino a qualche anno fa non sembravano necessitare di alcuna “innovazione”: la sepoltura del caro estinto. Le opzioni erano tutto sommato limitate a due scelte: l’inumazione tradizionale con feretro e la cremazione. Ora, i progressi permettono di scegliere molte modalità diverse di sepoltura alcune decisamente bizzarre, altre estremamente rispettose della natura. Aumentano le agenzie, anche in Italia, che propongono formule diverse, per la  cremazione Roma per esempio, ci sono agenzie specializzate anche per la realizzazione delle ultime “trovate” in questo campo, come la creazione di gioielli da indossare al cui interno vengono inserite le ceneri del proprio caro. 

Novità hi-tech per la cremazione

Tra i metodi più innovativi di cremazione – e anche molto ecosostenibili perché non prevedono la combustione – c’è la “Promession” che utilizza la branca della scienza nota come “criogenia” per ridurre in cenere il corpo del defunto. È noto che il freddo “conserva” bene cibi e tessuti animali, ma quando le temperature sono di molti gradi sotto lo zero, la materia si comporta in modo diverso fino al punto di disintegrarsi. La tecnica “promession” congela criogenicamente il cadavere fino a frantumarlo. Per privare il corpo dell’acqua del ghiaccio si passa alla fase di compressione e asciugatura per riconsegnare ai parenti solo le ceneri asciutte.

La seconda tecnica è la “Resomation” che utilizza il principio dell’idrolisi alcalina utilizzando le molecole dell’acqua come solvente per disfare chimicamente il corpo fino a ricavarne solo ossa e cenere.

Entrambe le tecnologie hanno il “vantaggio” di evitare la combustione che oltre che essere energicamente dispendiosa, disperde nell’aria anche particelle inquinanti e metalli pesanti (le cui quantità aumentano se il defunto ha assunto per anni medicinali per la cura di malattie croniche). Inoltre, queste tecniche di cremazione tutelano la salute degli operatori stessi.

Vale la pena ricordare, però, che in Italia – sebbene non vi siano condizioni specifiche riguardo alle tecniche di cremazione – permangono dei limiti riguardo la conservazione delle ceneri. Le uniche vie percorribili sono la tumulazione o lo spargimento delle ceneri in aree prestabilite dal comune di residenza. Le cosiddette forme di “gestione creativa delle ceneri” come la sepoltura nelle urne biologiche, la dispersione nel mare, il trasferimento all’estero, la detenzione domestica delle ceneri, il riutilizzo delle ceneri per ricavarne oggetti commemorativi affettivi (diamanti, creazione di vinili mischiando alla miscela le ceneri del defunto, i fuochi d’artificio, imbalsamazione e altre fantasiose soluzioni) sono illegali in Italia o sottoposte a rigidissime regole sullo “smaltimento dei cadaveri”.