Moltissimi scienziati ed attivisti come Greta Thunberg hanno lanciato un chiaro allarme: oggigiorno la piรน grande minaccia al pianeta giunge dal surriscaldamento globale e dal rapidissimo cambiamento climatico. Viene quindi spontaneo chiedersi come ciascun settore possa contribuire a invertire la tendenza. Quanto inquinano, ad esempio, le case in cui viviamo?
Il 21% dellโenergia del mondo รจ utilizzata a scopi residenziali e questa energia deriva ancora per il 65/70% da fonti non rinnovabili, dunque molto inquinanti (dati IEA).
Lโarchitettura si interroga da tempo su come avere un impatto meno invasivo sul pianeta: sono nati cosรฌ i concetti di architettura sostenibile, bioedilizia, architettura bioclimatica e โcasa ecologicaโ.
Una casa ecologica non รจ altro che una casa (o un complesso) costruito secondo i principi dellโambientalismo e dellโecologia: un edificio a basso impatto ambientale che si integra perfettamente con lโhabitat naturale circostante, un immobile il cui consumo di energia รจ ridotto al minimo, la cui produzione di rifiuti รจ scarsissima (o praticamente nulla!).
Ciรฒ avviene a sapienti strategie ingegneristiche, ad un utilizzo consapevole della tecnologia e โ naturalmente โ al giusto approccio degli abitanti; uno dei principi cardine dellโarchitettura sostenibile รจ infatti lโintimo rapporto tra uomo e ambiente, che si traduce in un modo positivo di vivere genuinamente gli spazi, massimizzando il proprio benessere nel rispetto del contesto che ci circonda.
Ma in cosa consiste, nella pratica, una casa ecologica ed eco-compatibile?
Una casa puรฒ definirsi pienamente ecologica quando lo รจ in tutto il suo ciclo vitale, compresa la progettazione e lโedificazione. Innanzi tutto per costruirla รจ necessario rispettare tutti i vincoli geografici, minimizzare il consumo di suolo e integrare il verde negli spazi di vita: una casa ecologica dovrebbe essere provvista di un giardino o dโuno spazio esterno dedicato di cui essere responsabili, magari in condivisione con il vicinato. Basta residenze inutilmente enormi e stabili la cui dimensione non รจ affatto giustificata dall’utilizzo!
Altro aspetto fondamentale รจ la scelta dei materiali. Selezionare i giusti elementi non incrementa solo il benessere umano e ambientale, ma rende lโabitazione meno pesante e piรน elastica: un edificio eco-compatibile puรฒ essere modificato, riorganizzato e ammodernato (o demolito) piรน facilmente, senza sperperi eccessivi di energia o produzione di rifiuti inquinanti. I materiali ecologici per eccellenza sono quelli naturali: legno, paglia, legno-cemento, lana di roccia, fibra cellulosa, bio-mattoni e persino lana di pecora!
Ogni materiale influenza le qualitร isolanti della casa (acustiche e termiche) e deve essere sfruttato al meglio nelle proprie potenzialitร e peculiaritร .
Una โcasa passivaโ ( o โpassivhausโ, in lingua tedesca) รจ una casa che ottiene il massimo dalle caratteristiche di ogni materiale e fa fruttare lโabilitร dei progettisti per ridurre praticamente a zero il suo bisogno di energia, il tutto limitandosi a sfruttare i propri attributi.
Una casa passiva, grazie alla coibentazione e alle strategie di โaccumulo termicoโ, assorbe il calore del sole in inverno e la freschezza del suolo in estate: in questo modo, non รจ necessario intervenire per riscaldarne gli spazi o installare costosi condizionatori. Le temperature allโinterno della โpassivhausโ sono costantemente giuste e gradevoli grazie alla sua architettura intelligente. Uno degli espedienti ingegneristici piรน adoperati nell’architettura bioclimatica รจ il cosiddetto โcamino solareโ, che si incarica di distribuire aria calda nell’abitazione.
Oltre allโottimo isolamento, รจ necessario orientare bene i punti luce rivolgendoli a sud e schermando le finestre con alcuni accorgimenti per lโombreggiatura. La โcasa passivaโ รจ molto diffusa nel nord Europa, specialmente in Svezia, Olanda, Germania e Austria. In Austria, lโedilizia contemporanea deve essere per legge improntata ai principi della casa passiva.
Una casa passiva si trasforma in โcasa attivaโ quando vengono messe in campo strategie per renderla del tutto indipendente ed autosufficiente dal punto di vista energetico, grazie allโinstallazione di pannelli solari per lโimpianto elettrico ed il riscaldamento dellโacqua. Non solo: gli elettrodomestici di una casa ecologica sono tutti elettrodomestici ad alta efficienza, o se preferite a โbasso consumoโ. In una casa ecologica lโilluminazione รจ studiata in maniera attenta per ridurre al minimo la necessitร di luce artificiale e vengono installati preferibilmente LED. Ai termosifoni tradizionali viene preferito il riscaldamento a pavimento โ molto piรน efficace โ e tutto viene regolato con precisione da timer e termostati โsmartโ.
Il costo di una casa ecologica รจ sceso considerevolmente negli ultimi anni, ma si tratta comunque di una spesa consistente che รจ necessario intraprendere mettendosi nelle mani di veri professionisti.
Non solo: se costruire una villetta ecologica รจ relativamente semplice, almeno a livello progettuale, riuscire a trovare tali abitazioni in un contesto condominiale รจ molto complicato.
Cosa fare allora? Nellโattesa di potersi permettere una casa ecologica possiamo accontentarci di una casa sostenibile! La casa sostenibile non รจ stata progettata per avere un impatto zero, ma i suoi abitanti si impegnano a ridurre quotidianamente i loro sprechi, di cibo, energia e oggetti inutili.
Gli abitanti di una casa sostenibile sono attenti allโefficienza dei loro elettrodomestici; cercano di minimizzare lโutilizzo di acqua, elettricitร e gas; quando scelgono un provider di energia, favoriscono quelli come Sorgenia, che garantiscono lโorigine totalmente rinnovabile delle proprie materie prime.
Un altro passo importante รจ sposano un approccio zero waste, ovvero a โrifiuti zeroโ. Lo stile di vita a rifiuti zero aspira a produrre pochissima spazzatura, ovvero a consumare pensando ogni volta alla quantitร di pattume che si andrร a generare: bisogna sempre favorire marchi senza imballaggio; servirsi il piรน possibile di cibo alla spina; portare con sรฉ buste di stoffa per rimpiazzare quelle usa e getta (anche quelle biodegradabili); adoperare borracce e contenitori riutilizzabili; mutare alla radice le proprie abitudini dโacquisto, evitando diย spendere denaro per tutto ciรฒ che รจ inutile o non ci dร davvero gioia; abbracciare una filosofia di vita minimalista; riciclare o riutilizzare tutto quello che non puรฒ essere tagliato fuori dalla nostra lista; separare i residui organici e compostarli.
ll primo comune italiano a aderire alla strategia Rifiuti Zero รจ stato Capannori, in Toscana, su iniziativa di Rossano Ercolini. Ercolini ha ricevuto nel 2013 il Goldman Prize, il cosiddetto premio nobel per l’ambiente.