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Cremazione, cosa c’è da sapere

Il numero di persone che decidono di essere cremate in Italia è in continua crescita. Se nel 2013 la cremazione veniva scelta da 110 mila italiani, nel 2016 questa cifra è lievitata fino a raggiungere le oltre 140mila persona, considerando anche che spesso i crematori non inviano dati aggiornati in modo preciso. In ogni caso, secondo le indagini più recenti, ben 1 italiano su 4 sceglie la cremazione, cerchiamo quindi di capire tutto quello che c’è da sapere per fare la scelta giusta.

Cremazione, nulla osta e dichiarazione

Secondo le normative vigenti, che si dividono tra nazionali, regionali e comunali, ci sono ancora delle differenze tra paese e paese. In ogni caso la cosa migliore da fare se si intende procedere con la cremazione una volta deceduti è sempre quello di prendere tutte le informazioni necessarie presso il proprio comune di residenza. Anche le imprese funebri sono un punto di riferimento ideale in questo campo, basta informarsi, in questo caso, su quali onoranze funebri a Roma effettuano il servizio di cremazione, come Cattolica San Lorenzo ad esempio, e degli esperti del settore sapranno di certo toglierci ogni dubbio e perplessità sull’argomento. Comunque, per procedere con la cremazione occorre che il defunto abbia espresso questa specifica volontà e che la morte sia avvenuta in modo naturale. Per dichiarare la propria volontà serve un testamento legalmente registrato da un notaio, un testamento olografo, oppure l’adesione a una delle molte associazioni nazionali che si occupano proprio di questa dimensione.

Cremazione, come si procede dopo la morte

Dopo il decesso della persona, ci si dovrà rivolgere a una ditta funebre per tutte le pratiche del caso, che si occuperà dettagliatamente di ogni cosa, dalla preparazione della salma alle pratiche burocratiche fino alla cremazione in sé. La cremazione, infatti, è una vera e propria procedura che necessita di un iter molto preciso da rispettare. Per quanto riguarda i costi, la cremazione varia di città in città, anche se a livello nazionale è stata fissata una specie di tariffa massima che corrisponde a circa 500 euro più iva. Spesso, comunque, i costi per la sola cremazione sono sicuramente più contenuti rispetto a questa cifra, aggirandosi tra i 200 e i 300 euro. Una volta cremate le spoglie del defunto, queste vengono conservate in un’apposita urna cineraria che viene posta o nel “cinerario comunale” all’interno del cimitero oppure può essere conservata in casa.

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