Nell’età dell’apprendimento possono presentarsi problemi di calcolo, un disturbo conosciuto come discalculia. Si può curare? Quali sono le possibili cause? E i sintomi? Analizziamo meglio questo disturbo nei paragrafi successivi.
Indice rapido
Cos’è la discalculia
La discalculia è un disturbo specifico dell’apprendimento (DSA) e determina una totale mancanza di senso per i numeri. Il disturbo nella maggior parte dei casi si manifesta in età scolare e prescolare. É una condizione congenita e circa il 50% dei soggetti che soffre di questo disturbo lamenta anche problemi di dislessia, cioè difficoltà nella lettura. In particolare si presenta con grande frequenza nei soggetti affetti da ADHD (sindrome da deficit di attenzione e iperattività), nelle donne con sindrome di Turner e negli individui affetti da spina bifida.
Nonostante numerosi studi, i ricercatori non sono riusciti a individuare le cause di questo disturbo. Sono state stilate diverse teorie secondo le quali la discalculia potrebbe dipendere da: fattori genetico-ereditari, anomalie dell’anatomia cerebrale o fattori ambientali.
I sintomi possono cambiare profondamente da soggetto a soggetto. In età prescolare i sintomi possono essere difficoltà nel contare e assegnare un numero ad un oggetto, riconoscere i simboli numerici, ricordare i numeri, ordinare gli oggetti per dimensioni, forme e colori, cimentarsi nei giochi con numeri ecc.
In età da scuola elementare o media ci possono essere difficoltà nel riconoscere numeri e simboli, apprendere e ricordare concetti matematici base, usare strategie di conteggio avanzate, risolvere problemi di matematica, scrivere correttamente i numeri ecc.
In età da scuola superiore i problemi riguardano la misurazione delle cose, difficoltà nei calcoli in questioni di denaro ecc. In età adulta si verificano problemi nel calcolo mentale e nella gestione del denaro, lentezza nel riportare l’ora, difficoltà di ricordare un numero telefonico, scarsa capacità di apprendimento, scarsa memoria ecc.
Tutte queste difficoltà hanno ripercussioni nella vita reale in quanto influenzano negativamente l’interazione sociale, la scolarizzazione, l’occupazione, la capacità di orientamento, la coordinazione fisica, la gestione del tempo e del denaro.
Come curare la discalculia
La diagnosi prevede l’intervento di diverse figure professionali (medici, logopedisti, psichiatri, psicologi ed esperti in DSA) che si snoda in 3 tappe: esame obiettivo e anamnesi, test psicometrici finalizzati a misurare le capacità matematiche e valutazione finale.
La discalculia non è una malattia ma una disabilità permanente, quindi una vera e propria terapia non esiste. Tuttavia con l’ausilio di esperti e l’utilizzo di tecniche apposite è possibile migliorare il disturbo.
Esistono strumenti compensativi che aiutano a collegare la matematica nella vita reale, utilizzano riferimenti visivi, assegnano esercizi matematici specifici senza sovraccaricare il paziente, suddividono le lezioni in blocchi ecc. Naturalmente bisogna rivolgersi ad insegnanti con una preparazione specifica nei DSA.
Rimedi naturali
Rimedi naturali non esistono, ma i genitori hanno comunque un ruolo fondamentale. Devono informarsi quanto più possibile su questo disturbo per fornire ai figli gli strumenti necessari per migliorare, lavorare sulla fiducia personale e riconoscere gli sforzi e gli obiettivi perseguiti per rafforzare l’autostima e ridurre il disagio dei figli.
Quando rivolgersi al medico
La maestra della scuola elementare, se nota gravi difficoltà nel bambino nelle questioni matematiche, deve comunicarlo ai genitori che a loro volta devono rivolgersi ad un neuropsichiatra infantile per una diagnosi completa.
Quali malattie può causare?
La discalculia può essere causata dalla disprassia e dalla neurofibromatosi ed è spesso associata alla dislessia.