L’aerofagia è la presenza di un quantitativo eccessivo di aria nello stomaco e può risultare un fastidio molto imbarazzante. Come si cura? Cosa la provoca? Esistono rimedi naturali? Scopriamolo insieme nei seguenti paragrafi.
Indice rapido
Cos’è l’aerofagia?
Quando si parla di aerofagia si fa riferimento ad un accumulo eccessivo di aria nell’apparato digerente, che può causare gonfiori e tensioni addominali. Anche un’ingestione frequente di aria può provocare problemi di aerofagia.
Si possono individuare due tipologie di aerofagia: normale e patologica. L’aerofagia normale si verifica generalmente dopo un pasto abbondante e rappresenta un evento fisiologico determinato dall’introduzione di cibo e bevande e dalla deglutizione della saliva. L’eruttazione e le flatulenze servono per eliminare i gas in eccesso.
L’aerofagia patologica può invece essere causata da condizioni psichiche come ansia, tic, deficit delle vie digestive e biliari o modificazioni ormonali associate alla gravidanza. Può inoltre presentarsi nei processi di sinusite cronica e rinite, quando si accumula una notevole quantità di saliva a causa della deglutizione.
Oltre alle eruttazioni ed alle flatulenze, che sono comunque fisiologiche, altri sintomi derivanti dall’aerofagia sono dolori retrosternali e, soprattutto nei soggetti ansiosi, dilatazione acuta dello stomaco che a sua volta dà vita a problemi come tachicardia, iperventilazione, ansia e senso di soffocamento.
Come curare l’aerofagia?
L’aerofagia è un problema che si può curare con rimedi naturali, ma se le origini sono di natura psichica o se il paziente è affetto da disabilità mentale è opportuno assumere dei farmaci.
La psicoterapia è utile quando lo stimolo ad inghiottire aria è dettato da stati inconsci o tic nervosi. In questi casi è consigliabile assumere farmaci ansiolitici o sedativi, utilizzare un sondino naso-gastrico ed evitare medicinali che aumentano le secrezioni salivari, a beneficio di altri capaci di prevenire l’ipersalivazione.
Altre cause dell’aerofagia possono essere l’utilizzo eccessivo di bicarbonato e chewin-gum, fumo ed utilizzo di protesi dentarie non adeguate. Bisogna quindi seguire un’alimentazione sana ed equilibrata, mangiare lentamente, eliminare o almeno ridurre il fumo e l’uso di gomme e bicarbonato e assicurarsi di utilizzare le giuste protesi dentarie.
Rimedi naturali contro l’aerofagia
L’aerofagia, quando non è cronica, generalmente dipende dal consumo di pasti troppo abbondanti, ricchi di zuccheri e di nutrienti complessi come grassi, proteine e fibre. In questi casi si allungano i tempi della digestione e gli zuccheri restano più a lungo all’interno della sacca gastrica, dando vita a gonfiori ed acidità di stomaco. Per prevenire problemi di aerofagia è consigliabile assumere preparati di erboristeria a base di menta, melissa, trifoglio, fibrino, cardo santo, coriandolo, cumino e cenere di equiseto.
Bisogna evitare in generale l’utilizzo eccessivo di bevande gassate e mangiare lentamente, dando all’organismo il tempo di seguire correttamente tutte le varie fasi della digestione. Possono essere utili anche esercizi finalizzati a ridurre l’ingestione di aria.
Quando rivolgersi al medico?
Non sono presenti molti studi sull’aerofagia e sulle sue soluzioni, quindi un consulto medico è sempre utile per trovare il rimedio più adatto. Risulta importante rivolgersi ad uno specialista soprattutto per i pazienti affetti da disabilità mentale, che manifestano episodi di aerofagia piuttosto gravi che possono provocare anche problemi di natura respiratoria.
Quali malattie possono causare?
- ernia iatale;
- gastrite;
- pancreatite;
- sindrome dell’intestino irritabile;
- tumore dell’ovaio;
- ulcera peptica.
Questo elenco non è completo ed è sempre meglio consultare un medico per un quadro più ampio della situazione.