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La vitamina C (detta anche acido ascorbico) è una vitamina idrosolubile che svolge numerose funzioni nel nostro organismo: in particolare si tratta di una vitamina dalla spiccata azione riducente in grado di inserirsi all’interno di processi di ossidoriduzione e, donando elettroni, è in grado di ridurre l’azione dannosa dei radicali liberi.
Oltre l’azione antiossidante, la vitamina C stimola la sintesi del collagene (proteina strutturale che ritroviamo nei vasi sanguigni, pelle, muscoli..), rinforza il sistema immunitario, è inoltre coinvolta nei processi di sintesi degli ormoni steroidei e dei sali biliari, favorisce l’assorbimento del ferro.
Numerosi studi confermano inoltre la capacità della vitamina C di proteggere sia il sistema nervoso centrale, grazie alla funzione protettiva sulle membrane nei confronti della perossidazione dei lipidi, sia l’intero organismo dai processi di carcenogenesi (la vit. C inibisce la formazione di nitrosamine, sostanze cancerogene).
Carenze di vitamina C pare siano inoltre associate a complicanze cardiovascolari e aterosclerosi.
La dose raccomandata è di 60 mg/die, il dosaggio andrebbe aumentato nelle donne in gravidanza (almeno 10 mg/die in più), allattamento (almeno 30 mg/die in più) e addirittura raddoppiato nei fumatori.
La vitamina C può essere tranquillamente integrata con l’alimentazione: diversi tipi di frutta e di verdura dimostrano un contenuto in vitamina C soddisfacente e quindi andrebbero consumate frequentemente per favorire l’integrazione di questa vitamina: tra questi alimenti ricordiamo principalmente: kiwi, agrumi, fragole, broccoli, peperoni, pomodori, ma anche rosa canina e acerola (due piante altamente ricche di vitamina C, utilizzate per la preparazione di tisane e prodotti erboristici in genere).
L’assunzione di vitamina C è consigliata sia per la prevenzione che per la cura di influenze e raffreddori: in fase preventiva si può optare per l’assunzione di alimenti o integratori alimentari ricchi di vitamina C nei mesi precedenti l’inverno e per tutta la durata della stagione fredda, durante l’influenza invece l’assunzione di vitamina C favorisce l’azione difensiva del sistema immunitario riducendo la severità dei sintomi e la durata della malattia.
L’eccesso di vitamina C è molto raro: dosi superiori a 1g/die possono provocare diarrea, nausea e cefalee, pare inoltre che l’ipervitaminosi causi accumulo di ossalati nelle urine con conseguente formazione di calcoli renali di ossalato.
 Patrizia Lamberti
I consigli dispensati NON SONO IN ALCUN MODO DA RITENERSI DI VALORE MEDICO/PRESCRITTIVO. Le informazioni fornite sono a scopo puramente divulgativo e informativo, pertanto non intendono in alcun modo sostituirsi a consigli medici. In presenza di patologie occorre sempre consultare il proprio medico.
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