La tosse è uno dei motivi principali che spinge a consultare un medico: se è grassa quali sono le cause? E i rimedi per farla passare?
Secca o grassa, la tosse è un meccanismo di difesa del nostro organismo dagli agenti patogeni; il sintomo della tosse può comparire per svariate cause, di origine virale ma non solo, e per farla passare bisognerà trattare queste e non il sintomo in sé. Può durare anche qualche settimana, a volte peggiorando la qualità del sonno e il nostro benessere generale: in questi casi alcuni accorgimenti possono aiutarci a tornare in forma, ma se la tosse persiste, la cosa migliore è rivolgersi al proprio medico.
Indice rapido
Tosse secca o grassa
La tosse è un riflesso fisiologico e involontario che consiste nell’espulsione violenta di aria dai polmoni; è un meccanismo fondamentale, perché impedisce a corpi estranei, come polvere o pezzettini di cibo, ma anche a microrganismi patogeni, di finire nei polmoni.
La tosse, che è un sintomo molto comune, soprattutto durante l’inverno, non è sempre uguale; si distingue in:
- tosse secca, di solito stizzosa e persistente
- tosse grassa, detta anche produttiva, si caratterizza per la presenza di catarro
Indipendentemente dal tipo di tosse (secca o grassa), la gravità del sintomo è data anche dalla sua durata, in base alla quale si distinguono:
- tosse acuta: di durata inferiore alle 4 settimane
- tosse subacuta: dalle 4 alle 8 settimane
- tosse cronica: se dura più di 8 settimane
Infine, la tosse può manifestarsi insieme ad altri sintomi di infiammazione o infezione delle vie respiratorie, come:
- febbre
- congestione nasale
- spossatezza
- cefalea
- dolori al torace
- sensazione di avere qualcosa in gola, soprattutto se la tosse è produttiva
- raucedine
Le cause della tosse grassa
La tosse è un sintomo aspecifico e quindi può indicare varie condizioni e patologie; le cause della tosse grassa, in particolare, possono essere:
- un’infezione virale, come quella del raffreddore o dell’influenza
- un’infezione batterica, che può essere secondaria a un’infezione virale
- bronchite, polmonite, broncopolmonite
- il gocciolamento retronasale, spesso a causa del virus del raffreddore, che causa un ristagno di muco in gola (favorito soprattutto dalla posizione supina durante il sonno)
- allergie, come quella al polline o alla polvere
- asma: sia professionale, cioè dovuta all’inalazione di sostanze nocive (come polveri e gas) sul lavoro, sia allergica
- smog
- fumo di sigaretta: è una delle cause principali di tosse cronica
- patologie come la BPCO (Broncopneumopatia cronica ostruttiva), la fibrosi cistica o l’enfisema; anche in questi casi di tratta di tosse cronica
La causa della tosse grassa è quindi un’infiammazione delle mucose delle vie aeree; in seguito al contatto con sostanze irritanti (come la polvere) o patogene (come virus e batteri), queste iniziano a produrre quantità eccessive di muco. Ma a cosa serve il muco e cosa lo differenzia dal catarro?
Come e perché si forma il catarro
Le mucose delle vie respiratorie, in condizioni normali, secernono muco, una sostanza trasparente, liquida e vischiosa con la funzione di:
- mantenere idratate le vie aeree
- catturare eventuali microrganismi estranei
Quando c’è un’infiammazione, le mucose delle vie respiratorie producono più muco, detto catarro, che ha la funzione di inglobare ed espellere attraverso la tosse i microrganismi patogeni. La tosse grassa o produttiva può quindi essere molto fastidiosa, ma il catarro in sé non è una condizione pericolosa, anzi: è la normale risposta di difesa dell’organismo.
Trattamento per la tosse grassa
In generale, per far passare la tosse grassa è necessario trattarne la causa, che sia virale, batterica o allergica.
Se la causa è virale nella maggior parte dei casi la tosse grassa e i sintomi correlati scompariranno spontaneamente. Accorgimenti utili a recuperare più in fretta il benessere sono:
- bere molta acqua
- bere tisane calde, magari con l’aggiunta di miele, che ha una funzione antinfiammatoria e antibatterica, e limone
- evitare il fumo, anche passivo
- umidificare adeguatamente l’ambiente
- dormire con un cuscino in più, per evitare il gocciolamento retronasale
- fare suffumigi con acqua e bicarbonato oppure disciogliendo nell’acqua qualche goccia di olio essenziale, ad esempio di eucalipto (da evitare per i bambini, perché potrebbe essere irritante)
Quando la tosse grassa impedisce il corretto riposo e causa un eccessivo malessere durante la giornata, la cosa migliore è rivolgersi al proprio medico, che eventualmente potrà prescrivere dei farmaci:
- mucolitici, che fluidificano il muco favorendone così l’espettorazione
- espettoranti, che favoriscono l’espulsione del muco
Da evitare, soprattutto nel caso di tosse grassa, i farmaci sedativi, che sopprimono lo stimolo della tosse, perché, come abbiamo visto, è un meccanismo di difesa che il corpo mette in atto per espellere gli agenti patogeni.
Nei casi di patologie come la fibrosi cistica, possono essere prescritti farmaci protussivi, che quindi stimolano il riflesso della tosse e permettono una migliore clearance delle vie aeree; per l’asma, invece, possono essere prescritti broncodilatatori.
Può essere utile, dietro consiglio medico, un integratore per la tosse grassa, che contiene ingredienti con un’azione immunomodulante, come il resveratrolo e la lattoferrina, e con un’azione fluidificante per il muco, come la N-acetilcisteina. Anche se non sono risolutivi per le cause della tosse, questi integratori possono supportare l’organismo nella ripresa.
Quando preoccuparsi?
La tosse grassa, come abbiamo visto, può durare diverse settimane senza che sia sintomo di niente di grave; spesso passa spontaneamente, anche se persiste più a lungo di altri sintomi, come la febbre ad esempio.
Ci sono però alcune condizioni che possono essere segnali d’allarme:
- durata della tosse grassa superiore alle tre settimane
- difficoltà respiratorie
- perdita di peso immotivata
- febbre persistente
- peggioramento dei sintomi
In questi casi, così come quando la tosse grassa è molto fastidiosa e impedisce sia il sonno che il normale svolgimento delle attività quotidiane, la cosa migliore è rivolgersi al proprio medico, che prescriverà la cura più adatta o degli accertamenti.