Segale: pianta depurativa ed energetica
La segale è una graminacea annuale o biennale, coltivata nelle regioni freddo-umide, con tecnichecolturali analoghe a quelle del frumento. In Italia viene coltivata per lo più nelle zone alpine (Trentino Alto Adige). La segale, detta anche avena, è un cerale che oggi si consuma prevalentemente nei paesi dell’Europa settentrionale, ma viste le sue virtù, sta tornando anche sulle nostre tavole.
E’ un alimento con notevoli proprietà nutrizionali: contiene carboidrati, proteine, sali minerali (ferro, calcio, fosforo), vitamine del gruppo B, ed è ricco di fibra e di lisina, un amminoacido essenziale carente negli altri cereali. E un ottimo alimento anche come rimineralizzante e ricostituente in generale, in quanto contiene: magnesio, fosforo, potassio, calcio, ferro, sodio, rame, zinco, manganese, selenio, vitamina B1, B2, B5, PP, B6, B9 ed E.
La ricchezza di fibre la rende utile per tutte quelle manifestazioni di stitichezza conseguente alla sedentarietà, oltre che nelle diete mirate alla riduzione di peso corporeo, in quanto la crusca è meno calorica rispetto agli altri cereali. La crusca di segale assorbe infatti molta acqua a livello dello stomaco e poi dell’intestino: come conseguenza facilità un immediato senso di sazietà e l’evacuazione delle feci.
Le persone che fanno poco movimento e che soffrono di ipertensione trarranno beneficio anche dalle proprietà della segale di stimolare la circolazione sanguigna e di contrastare i processi di invecchiamento dei vasi sanguigni. Questa capacità stimolante è esplicata anche nei confronti del fegato.
La presenza di fosforo e la riccheza di proteine la rendono adatta per chi è sottosposto a stress intellettuali, ai convalescenti, gravidanza, allattamento, menopausa.
Il particolare sapore dei chicchi, acuto e lievemente acidulo, può esseremitigato mescolando ad altri cereali, tipo miglio o riso. Il decotto di semi macinati è rinfrescante ed emolliente, utile a risolvere le costipazioni più ostinate. Con la farina di segale si prepara anche un cataplasma caldo che attenua ascessi, infiammazioni e contusioni ( stemperare 250 gr di farina in mezzo libro d’acqua, portare ad ebollizione, distribuire fra due teli e porre sulla zona infiammata).
E’ consigliabile controllarne il consumo in presenza di problemi renali e se il proprio organismo ha la tendenza a trattenere i liquidi.
Paola Agnolucci
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