Ruolo biologico dei flavonoidi

Largamente presenti nel regno vegetale, i flavonoidi sono composti naturali dotati di numerose proprietà biologiche di notevole efficacia per l’organismo in quanto contribuiscono a prevenire molti disturbi di varia eziologia.

Che cosa sono i flavonoidi

I flavonoidi sono composti fenolici dotati di una spiccata azione antiossidante che comprende oltre 6000 diverse molecole, importanti per il benessere e per la prevenzione.

Nella maggior parte dei casi si tratta di metaboliti secondari prodotti dalle piante, caratterizzati da una struttura chimica grossomodo simile e costituita da 2 anelli benzilici (A e B) e da un anello eterociclico (C).

A seconda delle minime differenze strutturali, essi vengono classificati in tre gruppi:

  • bioflavonoidi: sono conosciuti come flavonoidi, in cui l’anello B è unito al carbonio 2 dell’anello C;
  • isoflavonoidi: in cui l’anello B è legato al carbonio 3 dell’anello C;
  • neoflavonoidi: in cui l’anello B è legato al carbonio 4 dell’anello C.

 

In base al grado di ossidazione e di insaturazione dell’anello C, questi composti sono suddivisi in altre sottoclassi che si distinguono anche per funzioni differenti in ambito metabolico.

Tra questi, le antocianine sono molecole che determinano la pigmentazione dei frutti, come il ribes nero, il mirtillo e gli acini di uva scura.
Grazie all’elevato contenuto di antociani, questi composti sono di natura glicosidica, essenziali per filtrare le nocive radiazioni solari.

A cosa servono i flavonoidi

Nel complesso i flavonoidi si caratterizzano per svolgere numerose attività utili per la buona salute dell’organismo, tra cui:

  • azione antinfiammatoria: in grado di attenuare i processi flogistici di varia eziologia che spesso accompagnano disturbi organici di tipo locale oppure sistemico;
  • azione antiossidante: consistente nell’eliminazione dei dannosi radicali liberi, responsabili di molte patologie dell’organismo;
  • azione simil-estrogenica: derivante dal loro meccanismo d’azione che simula quello ormonale degli estrogeni, sostituendosi ad essi in condizioni come la menopausa;
  • radical-scavenger: letteralmente “scova rifiuti”, questa attività consiste nella neutralizzazione dei radicali liberi che, per la loro estrema instabilità biomolecolare risultano molto pericolosi;
  • attività protettiva sul microcircolo: i flavonoidi contribuiscono a rinforzare l’endotelio capillare, contribuendo a migliorare la funzionalità circolatoria.

 

i flavonoidi contribuiscono a rinforzare l'endotelio capillare
i flavonoidi contribuiscono a rinforzare l’endotelio capillare

Pur non essendo classificabili come veri e propri farmaci, queste molecole contribuiscono a migliorare lo stato di benessere dell’organismo, esercitando anche un’azione preventiva nei confronti di molti malanni, grazie al miglioramento della risposta immunitaria.

L’effetto biologico esercitato dai flavonoidi è strettamente correlato al tipo di fitocomplesso, che nella maggior parte dei casi potenzia alcune proprietà già esistenti nell’individuo.

Tra le principali potenzialità di queste molecole, si considerano:

  • proprietà anti-mutageniche e antitumorali;
  • proprietà preventive verso patologie neurodegenerative;
  • proprietà antibatteriche e antivirali;
  • proprietà anti-trombogeniche;
  • proprietà contro alcune patologie croniche (diabete, osteoporosi) e prevenzione di malattie cardiovascolari (aterosclerosi).

Dove trovare i flavonoidi

Principalmente presenti in frutta e verdura, i flavonoidi sono reperibili anche all’interno di radici, semi, foglie e cortecce di numerose piante.

  • I flavoni sono contenuti principalmente in ortaggi (peperoni e sedano), nella buccia degli agrumi, nel prezzemolo e nella menta.
  • Gli isoflavoni si trovano nei semi di soia e in generale in tutti i legumi.
  • I flavonoli sono presenti nella frutta (uva e mele), nel vino rosso e nella verdura (pomodori, cipolla, lattuga e cavolo), oltre che nel tè verde e nell’olio di oliva.
  • I flavanoni sono composti specifici degli agrumi.
  • Le antocianine vengono estratte dai mirtilli rossi, lamponi, ribes nero, fragole e more, oltre che dall’uva rossa e dal cacao e dalla cioccolata.
  • Le catechine (flavanoli) si trovano in molti frutti come pere e mele, pesche, banane e mirtilli.
  • I calconi sono presenti nella frutta secca, nell’uva ursina e nel grano.

Una significativa percentuale di flavonoidi si trova anche nella propoli.

I flavonoli sono presenti nella frutta, nel vino rosso e nella verdura oltre che nel tè verde e nell'olio di oliva
I flavonoli sono presenti nella frutta, nel vino rosso e nella verdura oltre che nel tè verde e nell’olio di oliva

 

Patologie per cui sono importanti i flavonoidi

Nelle malattie cardiovascolari i flavonoidi trovano largo impiego grazie alla loro attività antinfiammatoria e antiossidante, in grado di ridurre il rischio di aterosclerosi per la diminuzione della quantità di colesterolo LDL circolante.

Grazie alla capacità di migliorare la permeabilità dei vasi sanguigni, questi composti contribuiscono a evitare variazioni pressorie.

Il consumo abituale di flavonoidi è associato alla longevità, che secondo alcune ricerche scientifiche inciderebbe per circa il 25% relativamente all’insorgenza di patologie cardiache e coronariche.

Nel diabete di tipo 2 l’impiego di preparati a base di queste sostanze migliora l’evoluzione della patologia in quanto consente di limitare la frequenza dei picchi glicemici oltre che migliorare la funzionalità vascolare regolando il glucosio.

Sembra che le neoplasie al seno e allo stomaco abbiano una diffusione epidemiologica minore su soggetti che impiegano abitualmente flavonoidi e derivati, anche se al momento non esistono dati clinici certi.

Più sicuro è il collegamento tra flavonoidi e prevenzione di alcune malattie neurodegenerative come il morbo di Parkinson e la malattia di Alzheimer: questi dati sono rapportabili al miglioramento del flusso sanguigno nei distretti cerebrali derivante dal meccanismo d’azione dei composti fenolici.

 

Nelle malattie cardiovascolari i flavonoidi  sono in grado di ridurre il rischio di aterosclerosi
Nelle malattie cardiovascolari i flavonoidi sono in grado di ridurre il rischio di aterosclerosi