Quali sono le mansioni di un personal trainer

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Le mansioni che un allenatore personale è chiamato a svolgere sono molteplici, ma il punto di partenza è sempre rappresentato da una valutazione anamnestica del cliente. Solo da qui si può iniziare con una personalizzazione del piano di allenamento. E poi? Tra il personal trainer e il cliente ci deve essere una costante interazione, con il primo che deve essere disponibile ad ascoltare il secondo, capire quali sono i suoi bisogni e fornirgli le indicazioni necessarie. È fondamentale, infatti, che i progressi del cliente vengano tenuti sotto controllo e verificati in modo costante, così che gli allenamenti possano essere modificati nel caso in cui ciò si renda necessario.

Il rapporto tra un personal trainer e i suoi clienti

Un bravo allenatore personale è chiamato a stimolare i propri clienti a seguire uno stile di vita regolare e sano, all’insegna della moderazione: può invitarli a mettere in pratica un approccio alimentare appropriato, fermo restando che i consigli nutrizionali restano appannaggio dei professionisti del settore. Per quanto riguarda lo svolgimento degli esercizi, invece, per ognuno di essi deve essere controllata la biomeccanica del movimento. Lo scopo non è solo quello di ottenere i risultati auspicati, ma anche quello di prevenire gli eventuali infortuni.

Cosa studia un personal trainer

Chiunque intenda lavorare come allenatore personale deve essere in possesso di una formazione adeguata. I corsi personal trainer di Accademia Nazionale Fitness rappresentano un prezioso punto di riferimento sotto questo aspetto. Il programma teorico, che anticipa la formazione pratica, si svolge attraverso una piattaforma di e-learning e, quindi, a distanza: esso comprende fisiologia, anatomia e altre materie tecniche come metodologia di insegnamento. Per quanto riguarda il programma pratico, invece, esso prevede ovviamente delle lezioni frontali, in un club o in una palestra, che permettono di conoscere come funzionano i macchinari e di capire in che modo ci si deve approcciare al cliente.

Un supporto costante

Il personal trainer deve fungere da sostegno per il cliente e motivarlo a raggiungere i traguardi prefissati; il che vuol dire, per altro, innalzare l’asticella delle difficoltà nel momento in cui è necessario farlo. Chi si allena deve essere richiamato se non esegue i compiti che gli sono stati assegnati ma, al contempo, ha diritto a ricevere i complimenti se si dà da fare e mette in mostra miglioramenti. Il bravo allenatore non ha paura di rimproverare il proprio cliente, ovviamente nel rispetto della persona e sempre in modo educato.

La formazione necessaria per un personal trainer

Le competenze di base richieste a un allenatore personale spaziano dall’anatomia del corpo umano alla fisiologia, passando per la biomeccanica del movimento. Sarebbe preferibile, poi, che il personal trainer fosse anche esperto di psicologia generale dello sport e avesse fondamenti di biochimica e biologia. In effetti, un allenatore dovrebbe sempre interagire con altre figure professionali, come per esempio i mental coach, i fisioterapisti, i dietologi e i biologi nutrizionisti.

I piani di allenamento

Nel novero dei compiti più importanti di un personal trainer c’è, ovviamente, la stesura di un piano di allenamento, che deve essere personalizzato e coerente con le caratteristiche della persona che lo dovrà mettere in pratica. Tale programma deve tenere in considerazione lo stile di vita quotidiano della persona e le sue abitudini alimentari. È essenziale, poi, che vengano previste delle periodizzazioni dal punto di vista della progressione dei mesi, con la creazione di vari traguardi da raggiungere in sequenza. In questo modo chi si allena ha sempre ben chiari di fronte a sé i target a cui mirare e si sente stimolato a faticare e a migliorare con la giusta dose di ambizione e di pazienza.