Problemi seri di ritenzione idrica – Cause e rimedi

Ritenzione idrica: che cos’é e come eliminarla

Considerato uno dei disturbi più diffusi in grado di colpire con differente intensità soprattutto il sesso femminile, la ritenzione idrica può venire efficacemente curata con un adeguato regime dietetico e mediante l’assunzione di integratori alimentari.

Ritenzione idrica: di che cosa si tratta

Come indica la sua denominazione, la ritenzione idrica si riferisce alla tendenza dei liquidi organici a ristagnare nelle parti declivi del corpo, e in particolare a livello delle caviglie.

Le parti maggiormente soggette a questo fenomeno sono quelle predisposte all’accumulo di grasso sotto forma di pannicoli adiposi che per natura tendono a formarsi nell’addome, nei glutei, nelle cosce e nella parte inferiore della schiena.

In queste zone è frequente l’insorgenza di cellulite, una degenerazione fibrotica del tessuto adiposo che comporta anche notevoli alterazioni del microcircolo.

Il principale sintomo collegato a tale problema è rappresentato dall’edema, una formazione gonfia e spesso dolente, causata appunto dall’accumulo di liquidi negli spazi interstiziali.

Il fattore eziologico della ritenzione idrica dipende da un’alterazione della circolazione venosa e linfatica, responsabile del ristagno non soltanto dei liquidi, ma anche di sostanze di rifiuto e di scorie (tossine) in grado di modificare il metabolismo già compromesso dei tessuti.

Quali problemi seri può causare la ritenzione idrica

Il segnale più caratterizzante della ritenzione idrica è senza dubbio il gonfiore localizzato in alcune parti del corpo, dove sono apprezzabili rigonfiamenti dapprima morbidi e non dolorosi, ma che nel tempo tendono ad assumere una maggiore compattezza diventando dolenti.

Il problema principale ad essi collegato è quello di un rallentamento della circolazione sanguigna a livello dei capillari (microcircolo) che provoca una mancata ossigenazione di cellule e tessuti e che, di conseguenza, rende la pelle pallida e opaca.

Quando il disturbo è unito a sovrappeso, può insorgere una sintomatologia più accentuata con coinvolgimento dell’apparato respiratorio (affanno) e cardio-vascolare (tachicardia da sforzo).

Nei casi più accentuati vi possono essere difficoltà motorie, soprattutto in caso di gonfiore accentuato alle caviglie.
La cefalea è un sintomo molto comune.

 

la ritenzione idrica colpisce le zone declivi del corpo come ad esempio le caviglie
la ritenzione idrica colpisce le zone declivi del corpo come ad esempio le caviglie

Cure e rimedi per la ritenzione idrica

Tenendo conto che alla base del disturbo vi è quasi sempre un problema metabolico a livello di un’insufficiente diuresi, provocata spesso da renella o ancor peggio da calcoli renali che creano un ostacolo al fisiologico flusso urinario, è chiaro come sia necessario intervenire a questo livello.

Anche la gotta, una patologia comprendente l’accumulo di acidi urici che tendono a depositarsi nei tessuti articolari, può contribuire alla ritenzione idrica.

Per impostare un corretto schema curativo è quindi fondamentale individuare con certezza i fattori eziologici responsabili del disturbo, per poi agire specificamente su di essi.

In assenza di malattie conclamate che possano essere ricollegabili alla ritenzione idrica, il rimedio più efficace consiste nel cambiamento del proprio stile di vita, eliminando il fumo, praticando una moderata (ma costante) attività fisica ed evitando di indossare indumenti troppo stretti.

È consigliabile posizionare un cuscino sotto alla parte inferiore del materasso, per mantenere sollevati piedi e gambe, favorendo in tal modo il ritorno venoso.

la gotta è uno dei problemi seri che la ritenzione idrica può causare
la gotta è uno dei problemi seri che la ritenzione idrica può causare

Dieta consigliata in caso di ritenzione idrica

Per evitare il ristagno di liquidi nell’organismo è necessario che esista un equilibrio tra idratazione e diuresi, in quanto la loro quantità introdotta con l’alimentazione deve equiparare quella eliminata con le urine.

Inoltre è opportuno mantenere il proprio normopeso dato che un aumento ponderale, soprattutto se superiore ai 5 chili, può contribuire all’insorgenza di ritenzione idrica.

A questo proposito bisogna porre estrema attenzione al regime nutritivo, seguendo una dieta disintossicante, preferibilmente a effetto termogenico e dimagrante.

Questo genere di alimentazione si basa sull’assunzione di cibi brucia grassi la cui funzione è quella di accelerare il metabolismo limitando i processi assimilativi.

È necessario quindi privilegiare una dieta ricca di fibre (per potenziare la motilità intestinale), di alimenti proteici (ipocalorici), di vitamine e minerali, e nello stesso tempo povera di lipidi e glucidi.

Grazie alle loro notevoli proprietà antiossidanti è consigliabile assumere sia l’olio d’oliva extravergine (EVO) da consumare “a crudo”, sia i flavonoidi presenti abbondantemente in frutta e verdura fresche.

Per stimolare la diuresi e detossificare l’organismo, la bevanda più indicata è il té verde (contenente metilxantine e catechine) che può essere consumato liberamente, tenendo presente che sarebbe buona norma bere almeno due litri di acqua nelle 24 ore.

Infatti è proprio migliorando la filtrazione renale che l’organismo viene messo nelle condizioni di eliminare le scorie di rifiuto che, essendo sciolte in un mezzo liquido, contribuisce a incentivare la diuresi.

Un’alimentazione sana ed equilibrata, priva di bevande alcoliche e di cibi troppo conditi ed elaborati, associata a un’attività fisica personalizzata in base alle singole esigenze consentono di eliminare in breve tempo il fastidioso problema della ritenzione idrica.

In alcuni casi può essere d’aiuto anche l’impiego di tisane drenanti, da affiancare ad altri preparati fitoterapici tra cui mirati integratori alimentari.

tè verde e tisane drenanti stimolano la diuresi ed aiutano in caso di ritenzione idrica
tè verde e tisane drenanti stimolano la diuresi ed aiutano in caso di ritenzione idrica