Natale: Cia, 14 milioni di “stelle” nelle case degli italiani

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Da oggi parte la “caccia” alle stelle di Natale. Perche’ se diminuiscono gli addobbi nelle case degli italiani per colpa della crisi e sempre piu’ famiglie decidono di “riciclare” l’albero dell’anno prima, la pianta simbolo delle feste non passa mai di moda. Complici i prezzi inalterati dal 2011, le vendite delle stelle di Natale si preannunciano stabili con oltre 14 milioni di esemplari che coloreranno le case e gli uffici degli italiani. E’ quanto stima la Cia-Confederazione italiana agricoltori, alla vigilia dell’8 dicembre.
Nel giorno che da’ il via ufficiale agli “allestimenti” natalizi in salotto e nelle piazze, anche le stelle di Natale tornano protagoniste e si moltiplicano le richieste nei vivai e nei garden center, nei mercatini e sulle strade. Ben tre famiglie su cinque quindi -sottolinea la Cia- compreranno almeno una piantina, da mettere dentro casa o regalare.
Scegliendo tra le “mini” (diametro 10) con un prezzo al dettaglio compreso tra i 2 e i 3 euro; le piccole (diametro 14) con un prezzo tra i 4,50 e i 5,75 euro; le medie (diametro 16) tra gli 8,50 e 9,90 euro; le grandi (diametro 24) che partono dai 13 euro fino ad arrivare a 20 euro.
L’importante, pero’, al momento dell’acquisto e’ scegliere piante “made in Italy”. Solo cosi’ si aiuta un comparto che in Italia conta centinaia di imprese e da’ lavoro a migliaia di addetti -osserva la Cia- ma che, mai come quest’anno, sta pagando sulla sua pelle il “caro-gasolio” con costi di produzione raddoppiati per il riscaldamento delle serre.
Ma domani e’ anche il giorno “dedicato” all’albero di Natale. E se anche nel 2012 la meta’ delle famiglie non rinuncera’ a questa tradizione -ricorda la Cia- saranno sempre di piu’ coloro che tireranno fuori dalla soffitta l’abete di plastica dell’anno prima: meno romantico, ancor meno ecologico e soprattutto quasi mai italiano, visto che in piu’ di 8 casi su 10 e’ “made in China”. Eppure sostituira’ nel 50 per cento dei casi l’albero “vero”, per il quale si prevede quest’anno un calo degli acquisti del 15 per cento. Ma a ricordarci i tempi di crisi -aggiunge la Cia- saranno soprattutto le dimensioni degli alberi naturali, che quest’anno perderanno almeno una taglia in 4 casi su 5. Senza contare che ben l’82 per cento delle famiglie si orientera’ su esemplari ultra economici, spendendo in media tra i 20 e i 50 euro per i “naturali” e tra i 10 e i 35 euro per i sintetici. Mentre a concedersi il lusso di superare i due metri di altezza per l’albero di Natale saranno solo il 6 per cento degli italiani, che arriveranno a destinare tra i 200 e i 250 euro per quelli di plastica e piu’ di 300 euro per quelli veri.(AGI) Bru

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