L’operazione al menisco e la riabilitazione

Il menisco è una parte del corpo umano molto importante e nota in quanto spesso oggetto di trauma, soprattutto nelle attività sportive che prevedono scontri fisici a contatto (basket, rugby). Il menisco è un cuscinetto che si trova nella parte superiore della tibia, in contatto con il femore: protegge dall’attrito che si crea muovendo il ginocchio, ad esempio correndo oppure saltando.

La funzione del menisco è assolutamente fondamentale per la salute delle gambe, perché protegge le articolazioni del ginocchio dall’usura. La rimozione del menisco, non a caso, spesso fa andare i pazienti incontro a casi di artrosi precoce delle ginocchia.

Le lesioni al menisco possono essere di diverso tipo, e spesso richiedono interventi chirurgici di correzione o sostituzione.

Ne abbiamo parlato con il Dottor. Giuseppe Teori. Il Dott. Teori ci spiega che in caso di lesione sospetta del menisco, bisogna interrompere ogni attività sportiva e mettere la gamba a riposo; bisognerebbe anche applicare del ghiaccio.

Infatti il menisco infiammato e gonfio rende più complesso la diagnosi.

L’operazione al menisco si rende necessario in caso di lesioni profonde. In caso di lesioni superficiali, spesso si cerca di evitare l’operazione al menisco, optando piuttosto per la conservazione in quanto il nostro corpo è in grado di provvedere alla rigenerazione delle parti lese.

Se invece c’è stato un danno a carico delle strutture anatomiche, un’operazione al menisco può rendersi necessaria per la rimozione chirurgica del menisco oppure la sua sutura.

 

Operazioni al menisco: le due tipologie

 

  1. La sutura del menisco consiste nell’intervento chirurgico che cerca di conservare il menisco e la sua funzione, ripristinando il più possibile le sue funzionalità. In questi casi, si procede perché c’è una buona probabilità che la lesione si rimargini da sola, e quindi c’è potenziale rigenerativa.
  2. Rimozione del menisco. La rimozione del menisco è un’operazione al menisco abbastanza drastica che si rende necessaria se c’è stata la lesione dell’articolazione. Tuttavia abbiamo visto che si cerca di evitare una simile operazione, perché la rimozione totale del menisco spesso comporta l’insorgenza precoce dell’artrosi.

 

Recupero dopo l’operazione al menisco

 

L’operazione al menisco rende sempre necessaria una accurata riabilitazione che è fondamentale per recuperare il più possibile le funzioni e diminuire l’impatto operatorio.

Il paziente quindi dovrebbe sempre impegnarsi al massimo nel seguire il programma di riabilitazione che viene impostato dallo staff che ha operato, e che può condizionare nettamente il recupero della funzione articolare.

Le tempistiche della riabilitazione dipendono dalla salute e dalle condizioni del paziente, ma è importante che sia mantenuta con costanza massima nel tempo per poter recuperare più funzioni possibili.

In genere, dopo l’operazione al menisco, il paziente può tornare a camminare in poco tempo: tuttavia, bisogna seguire con cura il programma di fisioterapia e di riabilitazione. La riabilitazione è più rapida in casa di rimozione del menisco, e dopo 1-2 giorni dall’operazione al menisco il paziente già riesce a camminare. In 2-4 settimane, a seconda del tipo di operazione, può riprendere le normali attività.

La sutura del menisco invece comporta maggiori tempi per la riabilitazione; va indossata una ginocchiera per impedire la flessione del ginocchio che non va caricato di peso per circa un mese.

Si stima che il recupero completo, dopo l’operazione al menisco per la sutura dello stesso, avvenga dopo circa quattro mesi di riabilitazione: infatti, come detto, in questo caso il protocollo per la riabilitazione è più lungo e più complesso rispetto a quello previsto per la rimozione totale del cuscinetto ed è quindi più lento, anche a causa del periodo iniziale di immobilità forzata che è doveroso osservare per il benessere della gamba.