Le lenticchie: i legumi della ricchezza

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Le lenticchie: i legumi della ricchezza - - BioNotizie.comQuanti di noi non hanno consumato un bel piatto di lenticchie durante il cenone di San Silvestro e il pranzo di Capodanno? La lenticchia, come da tradizione, è il piatto del buon augurio, il piatto “portafortuna” , e anche quest’anno si è confermata uno dei piatti tipici preferiti dagli italiani durante le feste natalizie.

La loro forma infatti, oltre a ricordare quella di una lente (da cui deriva il nome botanico Ervum Lens), ricorda quella delle monete, da qui quindi la tradizione di portare in tavola le lenticchie durante i pasti del Capodanno come augurio di prosperità e ricchezza (non solo materiali ma anche dell’animo) per i commensali.

Ma la ricchezza della lenticchia non è limitata solo al campo metaforico: la lenticchia è un alimento dalle spiccate proprietà nutritive, ricca di composti fondamentali per la nostra salute e il nostro organismo.

Veniva definita, come tutti i legumi,  la “carne dei poveri” vista la sua ricchezza in proteine (ben il 23%) e ferro, senza dimenticare il contenuto in fibre, minerali (in particolare magnesio e potassio), carboidrati, isoflavoni, vitamine (in particolare la B3) e tiamina che la rendono a tutti gli effetti un alimento completo.

Dal punto di vista dell’apporto energetico 100 grammi di lenticchie crude corrispondono a circa 290 kcal, ma cotte il loro contenuto calorico scende a circa 90 kcal, si tratta quindi di un alimento ideale in caso di regime ipocalorico, anche per il ridotto contenuto in grassi (meno dell’1%) e la ricchezza in fibre che le rende un alimento saziante e in grado di inibire l’aumento del picco glicemico.

Per quanto riguarda le proprietà benefiche, le lenticchie sono un alimento ideale in caso di aterosclerosi sia perché i pochissimi grassi che hanno sono tutti insaturi, sia per la ricchezza in fibre le quali sono in grado di controllare i livelli di colesterolo (oltre che ridurre l’assorbimento di grassi e zuccheri e favorire la funzionalità intestinale), e infine anche per la presenza di vitamina B3 che riduce il colesterolo e i trigliceridi in eccesso.

Le lenticchie sono anche utili per favorire la concentrazione  e la memoria grazie alla presenza della tiamina; sono inoltre indicate come depuratrici dell’organismo grazie al contenuto in isoflavoni e altre sostanze dalla spiccata attività antiossidante, sono consigliate in caso di anemia e affaticamento psicofisico; infine da non sottovalutare le proprietà galattofore (le lenticchie pare siano in grado di favorire la produzione di latte durante l’allattamento).

E’ importante ricordare che le lenticchie non devono mai essere consumate crude in quanto contengono nella loro buccia sostanze che inibiscono la digestione e che vengono degradate invece con la cottura.

Patrizia Lamberti

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