Scritto da Giuseppe Capano il 7 agosto 2017 – 23:32 –
Un amico fraterno di infanzia che da diversi anni si è trasferito in Thailandia mi ha confermato quanto scrivevo ieri sulla mozzarella e in generale su molti formaggi e prodotti tipici Italiani, l’apprezzamento è sempre ai massimi livelli anche se i costi non sono certo economici per chi vive in quei paesi.
Se poi a maggior ragione la produzione viene in qualche modo “personalizzata” come nel caso della mozzarella di bufala campana Dop certificata “halal” il successo è ancora più incisivo e importante.
Siamo quindi se vogliamo molto bravi a penetrare nei mercati con la nostra filiera produttiva alimentare che non comprende solo cibi, ma anche ricette e preparazioni uniche.
Siamo però anche bravi a esportare le deviazioni ridicole di cui non c’è da andare molto fieri, se non altro perché mentre noi siamo forse ancora in grado di capirne l’assurdità, all’estero possono scambiare per tipicità ciò che è semplicemente una pura sciocchezza.
Così Daniele, l’amico che vive in Thailandia e si occupa sempre di ristorazione su diversi livelli, mi ha mandato la foto che vedete in evidenza.
Una richiesta di un cliente locale importante che evidentemente ha pensato si trattasse di un’antica specialità Italiana sconosciuta ai più e con cui fare bella figura o al contrario di una sana novità da mettere in evidenza.
Al cliente Daniele, vista la sua importanza, non ha saputo e potuto dire di no e così gli è toccato presentare la mozzarella nera come meglio è riuscito.
Alla stregua della pessima moda del pane e dei prodotti della panificazione siamo di fronte all’uso sconsiderato e ridicolo del carbone vegetale.
Sostanza che come ho scritto in un altro post molto discusso è nata per ben altri scopi e soprattutto in dosi circoscritte da simil medicinale e non da ingrediente da usare in maniera spensierata per colorare i cibi e cercare di sorprendere o acquisire nuova clientela.
Non si tratta di innovazione come si vorrebbe far credere, qui è solo una questione puramente commerciale il cui danno, secondo il mio modesto punto di vista, è notevole per le produzione di qualità che a fatica cerchiamo di difendere in tutto il mondo.
Come sembra che sia è probabile si tratti di una brutta moda destinata a estinguersi presto, almeno così mi auguro anche perché abbiamo tante di quelle cose buone e autentiche da valorizzare che non ci servono certo questi mezzi da cattivi venditori per metterci in evidenza nel mondo!!!
Tags: carbone vegetale, mozzarella, produzioni
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Fonte: L’assurda moda del carbone vegetale che tocca anche la mozzarella di qualità