La sigaretta elettronica può aiutare a smettere di fumare?

Nel nostro paese, uno studio condotto nel 2013 rilevava come, fra la popolazione totale della penisola, oltre 3.5 milioni di persone avessero provato una sigaretta elettronica almeno una volta, mentre erano circa mezzo milione i consumatori abituali. Il dibattito sugli effetti collegati alla salute, come pure in che modo le sigarette elettroniche differiscano dalle comuni sigarette tiene tutt’ora banco nella comunità scientifica. Altro elemento di sostanziale scontro è l’utilità della sigaretta elettronica per cercare di smettere di fumare e, in questo articolo, proveremo a ricavare un parere definitivo su questo tema. Se sei curioso e vuoi provare la sigaretta elettronica potresti trovare interessanti iniziare ad acquistare i prodotti di Terpy online, un e-commerce che offre un vasto catalogo di prodotti, aromi e liquidi per scegliere quelli che più fanno per te.

La dipendenza dalla nicotina

Una delle principali sostanze contenute nelle sigarette è la nicotina. Sebbene questa presenti una formula chimica universale, le ricerche hanno evidenziato come la dipendenza dalla nicotina si presenti, nei fumatori, con caratteristiche spesso personalizzate. Infatti, ogni consumatore di sigarette riferirà sensazioni diverse nell’atto del fumare o dirà di preferire un tipo di sigaretta rispetto ad un altro.

Ogni fumatore avrà fatto esperienza, con le prime sigarette, dei classici disturbi che accompagnano chiunque inizi a fumare: vertigini, mal di testa e tosse. Sono effetti comuni ma che, piuttosto velocemente, vengono via via tollerati dal corpo fino a diminuire enormemente di intensità. In questo momento assistiamo all’inizio della dipendenza da nicotina vera e propria, con il nostro organismo che si aspetta di riceverne una data quantità ogni giorno. La progressiva scomparsa di quei lievi disturbi fisici a cui si accennava in precedenza consente di assaporare pienamente gli effetti piacevoli dati dalla nicotina. Questa sostanza, infatti, entra nel sangue e giunge velocemente al cervello, con un tempo stimato di pochi secondi. Ciò permette un effetto pressoché immediato sull’organismo: il metabolismo del cibo viene alterato, il ritmo cardiaco aumenta come anche la pressione sanguigna. Nel cervello, la nicotina porta al rilascio di ormoni e neurotrasmettitori tra cui l’adrenalina e la dopamina. Quest’ultima è uno degli ormoni responsabili del nostro umore, ecco perché si prova maggiore rilassatezza e diminuiscono le preoccupazioni mentre si fuma.

Purtroppo, la velocità con cui vengono provate queste sensazioni è la stessa con cui poi esse spariscono. La soglia di tolleranza si instaura rapidamente e saranno via via necessarie più sigarette, fumate più frequentemente, per portare i medesimi risultati. Spesso si dice che basti una sola sigaretta per condurre al vizio e, come si è visto, questo luogo comune non è del tutto sbagliato.

La sigaretta elettronica

Con questa parola (viene usato abitualmente anche il sinonimo e-cigarette) ci si riferisce ad un dispositivo dotato di batteria che permette di riscaldare un liquido (il quale, solitamente, contiene nicotina in concentrazioni variabili e aromi di diverso tipo) fino a raggiungere il punto di vaporizzazione. Questo liquido, denominato anche "e-liquid" e "juice", è principalmente formato da due elementi: glicole propilenico e glicerolo. Le differenze tra le varie sigarette elettroniche presenti in commercio sono innumerevoli e possono partire dall’estetica del prodotto per arrivare a veri e propri cambi di funzionamento (non tutte le sigarette, ad esempio, permettono di scegliere l’intensità del tiro). L’ e-cig, concettualmente, nacque proprio con l’obiettivo di essere un aiuto nello smettere di fumare partendo dal pensiero che la presenza della nicotina nel liquido avrebbe permesso un abbandono progressivo delle sigarette tradizionali. Questo principio, di base, è lo stesso che avviene anche con altri prodotti utilizzati nella lotta contro il fumo, come i cerotti o le chewing gum alla nicotina.

La sigaretta elettronica aiuta a smettere di fumare?

Un fumatore ogni dieci, nel nostro Paese, cerca di smettere di fumare utilizzando una sigaretta elettronica, un metodo che sorpassa la frequenza di utilizzo di tutti gli altri. Nel 2016, alcuni ricercatori legati alla Cochrane Collaboration hanno compiuto una revisione di tutti gli studi precedentemente effettuati su questo tema, analizzando due diverse sperimentazioni randomizzate ossia mettendo a confronto persone provenienti da due diversi gruppi, i quali erano stati creati in modo completamente casuale. L’esperimento ha evidenziato che l’uso di sigarette elettroniche con liquidi contenenti nicotina è più efficace nello smettere di fumare rispetto all’utilizzo di un placebo (ossia una e-cig senza nicotina). I ricercatori, però, hanno rimarcato diversi punti critici al risultato dello studio come la bassa percentuale di conferma, dovuta al numero ristretto del campione, e la qualità intrinseca di alcuni delle ricerche a disposizione, spesso ancora legate all’utilizzo di sigarette elettroniche di prima generazione.

La sigaretta elettronica fa male alla salute?

Cercare di comprendere se la sigaretta elettronica rappresenti un valido mezzo per smettere di fumare non deve prescindere dall’analisi di eventuali rischi per la salute dovuti alla stessa. Tuttavia, dare un livello di tossicità all’e-cig è decisamente complicato, soprattutto per la grande varietà di modelli presenti in commercio e per la diversità che incorre nella composizione di ogni liquido utilizzabile. Uno studio condotto su una dozzina di marchi legati al mondo delle sigarette elettroniche ha rilevato la comparsa di svariate sostanze chimiche potenzialmente tossiche, come diversi composti carbonilici, nitrosammine e metalli pesanti. Comunque, è bene sottolineare che l’analisi del vapore, caratteristico di ogni e-cig, evidenzia la presenza di tali sostanze in concentrazioni anche 400 volte minori rispetto al fumo delle sigarette tradizionali.

È datato 2016 lo studio effettuato in Gran Bretagna dal Collegio Reale di Medicina in cui si stima che i danni alla salute associabili all’utilizzo di sigarette elettroniche non andrebbero oltre il 5% di quelli normalmente attribuiti alle sigarette presentanti tabacco. Una simile affermazione ha riscontrato diverse opinioni contrarie ed è tutt’ora molto dibattuta ma l’intera comunità scientifica concorda nel definire le e-cig meno pericolose della sigaretta tradizionale. Le ricerche evidenziano solitamente alcuni possibili effetti collaterali, legati alle molecole dei liquidi, glicole e glicerolo, che possono condurre a irritazioni oculari e nel tratto respiratorio. Gli eventuali effetti dannosi presenti sul lungo periodo, invece, potranno essere analizzati solo fra diversi anni, con nuove raccolte dati.