Fisiatra e ortopedico sono due figure che spesso vengono confuse. Molto spesso in Italia ci sono medici che rivestono entrambi i ruoli, rendendo ancora più complicata e difficile la distinzione tra due rami della medicina che, in realtà , si occupano bene o male delle stesse tipologie di disturbi, ma con approcci decisamente diversi.
E’ importante conoscere i vari campi di azione delle diverse tipologie di dottore, per sapere a chi rivolgersi in caso di necessita: rimane sempre il consiglio di chiedere prima al proprio medico curante, il dottore che vi conosce meglio e che, sicuramente, saprà indirizzarvi verso la figura di riferimento giusta per il vostro problema.
Ma veniamo al punto: qual è la differenza tra fisiatra e ortopedico? Di cosa si occupa l’ortopedico e di cosa si occupa, invece, il fisiatra?
Come leggiamo in questo interessante documento del San Raffaele, il campo di azione di questi due professionisti spesso si sofrappone per alcuni tipi di patologie, ma le due figure professionali non devono assolutamente essere confuse: il fisiatra e l’ortopedico devono rimanere sempre due professionalità separate, ad ognuno spetterà la sua competenza.
Il fisiatra è un medico che si occupa del recupero funzionale soprattutto negli esiti, ad esempio dopo interventi chirurgici ortopedici o traumatologici, oppure che si occupa di curare problemi cronici che colpiscono il paziente e che non possono essere risolti con un intervento del bisturi, ma curati solamente attraverso la fisioterapia. A questo proposito la figura del fisioterapista è un ulteriore professionalità che si introduce nello stesso campo (ma si tratta di un professionista della riabilitazione). Il fisiatra si occupa principalmente della diagnosi e della prognosi funzionale.
L’ortopedico, invece, è un medico specializzato nella diagnosi e nel trattamento dei problemi del sistema muscolo-scheletrico (ossa, articolazioni, legamenti, tendini, muscoli e nervi) e può ricorrere all’intervento chirurgico per risolvere i problemi del paziente.