Tv, giornali e media di tutto il mondo non fanno altro che parlare del coronavirus, la nuova malattia virale che sta infettando giorno dopo giorno sempre più persone. Un altro nemico invisibile che sta mietendo molti danni è la disinformazione, la quale porta a comportamenti forse fin troppo allarmisti.
Per fare maggiore chiarezza rispondiamo alle più comuni domande che si fanno sul coronavirus nei successivi paragrafi.
Indice rapido
Cos’è il coronavirus?
L’attuale coronavirus Sars-CoV-2, noto anche come Covid-19, è una patologia altamente infettiva e molto aggressiva. La medicina conosce 6 tipologie di coronavirus, ma nel mondo animale ne esistono ben 276 specie. Si presume che questo nuovo virus sia una cross-specie, cioè un incrocio tra il coronavirus di un serpente ed il coronavirus di un pipistrello. Il Covid-19 nasce come patologia influenzale ma rischia di arrivare alle vie respiratorie, provocando la temutissima polmonite interstiziale che può portare alla morte soprattutto se colpisce i soggetti più deboli.
Quali sono le modalità di contagio?
Il coronavirus può essere trasmesso da persona a persona tramite un contatto stretto. Tra le vie primarie di contagio da persona a persona ci sono le goccioline del respiro trasmissibili tramite saliva, tosse e starnuto. Anche toccare mani, bocca, naso ed occhi dopo essere entrati a contatto con un soggetto contagiato rischia di causare la trasmissione della malattia.
Quali sono i sintomi?
I sintomi del Sars-CoV-2 generalmente sono simili a quelli di un’influenza come tosse, febbre e difficoltà di natura respiratoria. I problemi subentrano quando il virus raggiunge il polmone e determina la polmonite interstiziale con sindrome respiratoria acuta grave ed insufficienza renale.
Norme igieniche e sanitarie contro il contagio
Per prevenire la contrazione della patologia è necessario lavarsi spesso le mani con acqua e sapone liquido, evitando naturalmente le saponette usate da più persone. Inoltre è consigliabile avere a portata di mano una soluzione a base di alcol per lavarsi le mani. Bisogna restare ad una distanza di almeno un metro dalle altre persone, soprattutto se tossiscono, starnutiscono o presentano comunque sintomi influenzali. Quando si starnutisce bisogna farlo nel braccio piegato e non nelle mani e, una volta soffiato il naso, il fazzoletto va gettato in un cestino chiuso. La mascherina ha un’utilità solo se si sospetta di essere malati o se si assistono persone malate. Negli altri casi è del tutto inutile.
Cosa fare in caso di sospetto contagio?
In caso di sospetto contagio non bisogna recarsi al pronto soccorso, altrimenti c’è il rischio di contaminare altri ambienti. Bisogna chiamare il 112 e attendere che venga del personale specializzato e dotato dell’apposita strumentazione per intervenire secondo il protocollo.
La proposta “altamente suggestiva” del dottor Giannotti
Il coronavirus può essere considerato una forma influenzale, ma perché fa così paura? Perché al momento non esiste alcun vaccino e ci vorrà tempo prima di individuarne uno efficace. Il Covid-19, come detto precedentemente, è un incrocio di due coronavirus e quindi risulta estremamente complicato trovare una cura. I soggetti più a rischio sono gli anziani ed i pazienti affetti già da altre patologie di natura cardiaca e respiratoria. Se il virus si trasforma in polmonite interstiziale l’unico modo per curare il paziente è l’ossigeno che si può somministrare con un respiratore artificiale. Questa soluzione è temporanea e non cura definitivamente il paziente.
Se la medicina tradizionale al momento non ha la cura per il coronavirus, allora può essere il caso di cercare una soluzione alternativa nella omeopatia.
È quello che pensa il dottor Giovanni Giannotti, medico ed omeopata autore del libro “Novel Coronavirus Covid-19” in cui espone la sua proposta di cura “altamente suggestiva”. In realtà questa terapia non è stata ancora testata e non è preventiva, ma allo stato attuale delle cose potrebbe essere considerata come unica alternativa possibile poiché non ci sono vaccini né antivirali specifici contro il Covid-19. Inoltre si tratta di una cura omeopatica e quindi, se nella peggiore delle ipotesi non dovesse dare i risultati sperati, non dovrebbe arrecare nessun danno al paziente.
La terapia omeopatica del dottor Giannotti: una soluzione definitiva contro ogni forma di coronavirus?
Poiché esistono ben 276 specie di coronavirus, potenzialmente ogni anno potrebbero nascere nuove cross-specie derivanti da diversi incroci contro le quali è impossibile trovare un vaccino preventivo, proprio perché non si sa quali possano essere le possibili ricombinazioni genetiche. Il rischio principale del virus Covid-19 è che degeneri in polmonite interstiziale, una patologia che può risultare fatale soprattutto per gli anziani e per i soggetti deboli ma, in generale, per chiunque.
La possibile cura omeopatica per le polmoniti interstiziali del dottor Giannotti dovrebbe agire non solo contro l’attuale Covid-19, ma in generale contro tutte le patologie di natura polmonare derivanti dalle infezioni da coronavirus. Se dovesse avere successo quindi la cura del dottor Giannotti rappresenterebbe la soluzione definitiva non solo per il coronavirus Sars-CoV-2, ma per tutte le possibili patologie da coronavirus che si potrebbero sviluppare negli anni a venire.
La cura spiegata nel libro del dottor Giannotti
Il dottor Giannotti nel libro “Novel Coronavirus Covid-19” fornisce una panoramica più ampia della sua terapia e dei postulati omeopatici, che richiedono una partecipazione ed una conoscenza completa da parte del paziente. Il libro va letto attentamente per evitare assolutamente prescrizioni o cure fai da te. Bisogna assumere il farmaco indicato dal libro rivolgendosi al proprio medico omeopata di fiducia, che provvederà alla prescrizione della posologia del prodotto e della terapia. L’assunzione del farmaco può variare a seconda dei diversi casi, perciò è necessario consultare prima un personale esperto e qualificato.
Il farmaco non ha una funzione di prevenzione, quindi non va assunto se ci sono semplici sintomi come febbre o raffreddore. In caso di sospetto contagio bisogna sottoporsi ad un test al coronavirus e, se risulta positivo, iniziare con la cura “altamente suggestiva” in tempi rapidi per evitare che il virus si trasformi in polmonite interstiziale.
Una parte del libro è dedicata anche a tutte le pandemie che negli ultimi decenni hanno colpito il mondo. Si parte dall’Asiatica che nel 1957 causò oltre 2 milioni di morti fino al virus di “Hong Kong” risalente al 1968. Sono analizzate poi le epidemie più recenti come la SARS del 2003, l’influenza suina del 2008 e la MERS nel 2012.
Per maggiori dettagli e per gli aggiornamenti sull’evoluzione del virus, si legga qui: