Innovazioni tecnologiche nella medicina: 5 trattamenti rivoluzionari

Se si tengono in considerazione tutte le tecnologie all’avanguardia che vengono utilizzate nella medicina, sembra di essere andati avanti nel futuro. Ci sono vari strumenti che permettono ad esempio di ricordare con un semplice promemoria inviato da un polsino che bisogna tenere dritta la schiena, oppure ci sono dispositivi che permettono di analizzare le condizioni fisiche. Tutto questo può sembrare fantascienza, ma esiste davvero.

La tecnologia aiuta la medicina da secoli, ma negli ultimi anni sembra che si proceda alla velocità della luce. In questo elenco troverete tutte le invenzioni applicate sulla medicina moderna e che verranno rilasciate nel prossimo decennio. 

Partiremo analizzando il trattamento più semplice e man mano arriveremo al più complesso. Questi sono trattamenti ispirati dalle situazioni vissute dagli inventori, e come ogni grande innovazione, ispireranno sicuramente molte altre persone a seguire il loro esempio.

 

Dispositivi tascabili a ultrasuoni

Le tecnologie a ultrasuono utilizzano onde ad alta frequenza che riescono a scattare fotografie della parte interiore del corpo. Grazie alla mancanza di radiazioni, la maggior parte delle persone preferisce effettuare questo tipo di scansioni rispetto ai tradizionali raggi X.

 

Tecnologia a ultrasuoni per tutti

Tuttavia, questo tipo di dispositivi che acquisisce immagini mediche è estremamente costoso, e non tutti possono accedervi, soprattutto le parti più povere della popolazione, ovvero circa 4 miliardi di persone. 

Ed è proprio per ovviare a questa mancanza che è stato creato Butterfly iQ: un piccolo dispositivo creato da Jonathan Rothberg, un genetista dell’Università di Yale e imprenditore. Il genetista ha ideato un modo per inserire la tecnologia in un chip, creando in questo modo un dispositivo portatile che costa solamente 2000 $, una cifra decisamente inferiore rispetto alle attrezzature ospedaliere, che talvolta costano 50 volte tanto.

iQ ultrasound
I dispositivi portatili potranno salvare la vita di molte persone.

Questa “macchina tascabile a ultrasuoni” è stata venduta per la prima volta a tutti i professionisti del campo medico lo scorso anno. Inizialmente si voleva distribuire la Butterfly iQ in 150 Paesi dove è presente un sistema sanitario consolidato, e in seguito verrà distribuita in 53 Paesi in via di sviluppo grazie alla The Gates Foundation.

 

La Butterfly iQ può sostituire le attrezzature ospedaliere?

Nonostante tutti gli sforzi fatti e il fatto che questa tecnologia sia all’avanguardia, economica e portatile, non è possibile sostituire le attrezzature ospedaliere utilizzate nelle strutture dei Paesi più sviluppati con questi dispositivi.

Tuttavia, questi dispositivi possono essere unicamente utili per far sì che la scansione delle malattie sia accessibile anche per coloro che altrimenti non potrebbero permetterselo.

Tutti gli strumenti usati oggigiorno un tempo erano disponibili solo per i ricchi, si pensi al termometro, ed è probabile che anche la Butterfly iQ possa entrare nelle case di tutti i cittadini nello stesso identico modo.

 

Intelligenza Artificiale per la diagnostica del cancro

A volte i sintomi del cancro non appaiono se non quando ormai è troppo tardi per eseguire un trattamento. Lo strumento più utilizzato per diagnosticare il cancro sono le TAC ma, come nel caso dei raggi X, molte persone sono restie a utilizzarle perché temono l’esposizione costante alle radiazioni.

Ma oltre al fatto che le persone abbiano paura delle radiazioni, è risaputo che le TAC possono mostrare molti falsi positivi, cosa che porta a trattamenti di chemioterapia dolorosi e inutili che talvolta hanno conseguenze fatali.

 

L’IA potrebbe essere la risposta a una diagnosi errata?

Shravya Shetty, una ricercatrice a Google Health, ha considerato l’intelligenza artificiale (IA) come la soluzione, costruendo questi un sistema Ai che riesce a ottenere risultati migliori dei radiologi nella diagnostica del cancro ai polmoni

Il primo passo che è stato fatto è stato inserire i dati di circa 45 mila pazienti che si erano sottoposti alla TAC e, quando è stato fatto il confronto con un gruppo di sei radiologi, l’algoritmo di Google è stato in grado di rilevare il 5% in più di casi, riducendo inoltre la percentuale di rilevamento dei falsi positivi, solo l’11%.

Questi risultati sono molto positivi, ma sono ancora ben lontani dallo zero e possono migliorare. Grazie alla sua capacità di imparare, la tecnologia dell’IA riceve i dati analizzando gli schemi dei risultati. Man mano che la tecnologia si sviluppa e migliora, miglioreranno anche le sue capacità di essere accurata nelle predizioni.

 

Un polsino che legge la mente

Molte persone piegano la schiena quando lavorano al computer o abbassano le spalle quando guardano il cellulare, tutti comportamenti che possono incidere negativamente sulla salute.

Ora esiste un dispositivo che con un promemoria vi ricorda di fare dei movimenti e che corregge questi comportamenti.

Questo dispositivo si chiama CTRL-kit e analizza gli impulsi elettrici che viaggiano dai neuroni motori del cervello fino alle parti del corpo quasi istantaneamente, ovvero nel momento in cui si pensa di farlo.

Creato dall’amministratore delegato e co-fondatore di CTRL-Labs, Thomas Reardon, ha lo scopo di migliorare la postura, in quanto secondo lui questi comportamenti sbagliati sono “un passo indietro per l’umanità”. Ha studiato neuroscienze, quindi sa come applicare questa tecnologia, anche sviluppando protocolli di riabilitazione per le vittime di ictus e che hanno subito amputazioni, a persone che hanno malattie neurodegenerative come la sclerosi multipla e il morbo di Parkinson.

 

Riabilitazione con la realtà virtuale

Se si desidera riabilitare la spina dorsale, bisogna avere pazienza, tempo e bisogna essere disposti a sforzarsi.

Woman on stand with a virtual reality device for the rehabilitation of people
In questo esempio di realtà virtuale si può vedere il modo in cui viene utilizzata questa tecnologia.

Le terapie tradizionali sfruttano quella che viene chiamata “plasticità cerebrale”, ovvero l’abilità del cervello di imparare o re-imparare informazioni con l’obiettivo di sviluppare nuovi schemi e di guarire diversi problemi neurologici. Tra questi sono inclusi: la soluzione di problemi matematici, l’apprendimento di una nuova lingua o l’utilizzo di uno strumento musicale. In uno dei casi più gravi, quando si subisce una lesione al midollo spinale, i pazienti potrebbero addirittura tornare allo stadio infantile e dover imparare nuovamente a camminare.

 

La realtà virtuale può riaddestrare il cervello?

Isabel Van de Keere, creatrice di Immersive Rehab, è un’imprenditrice belga in possesso di un dottorato in ingegneria biomedica che ha creato una tecnologia di realtà virtuale (VR) volta alla riabilitazione neurologica. Questa creazione è stata frutto di una sua esperienza personale.

Circa dieci anni fa, mentre era al lavoro le è caduto un apparecchio di illuminazione addosso che le ha provocato una lesione alla colonna vertebrale cervicale. Questo l’ha portata ad avere gravi complicazioni e le vertigini, costringendola a trascorrere tre anni a fare riabilitazione, con progressi così lenti che l’hanno spinta a cercare altre soluzioni più all’avanguardia.

Grazie al suo ottimismo è riuscita a creare una realtà virtuale che permette di usare molti più esercizi rispetti a quelli standard e come conseguenza, la varietà di movimento permette di alterare il tasso di cambiamenti neurologici nel cervello e in questo modo velocizzare la guarigione attraverso la riparazione dei percorsi neuronali. Tutto questo senza dover fare i soliti esercizi noiosi che compongono i programmi tradizionali di riabilitazione.

Risultati e feedback sono estremamente promettenti e l’azienda ha intenzione di espandersi in Europa e negli Stati Uniti facendo degli studi clinici.

Presso le cliniche di (un centro di trattamento specializzato in terapia con le cellule staminali situato in Europa) è possibile utilizzare la realtà virtuale abbinata ai trattamenti con le cellule staminali. Unendo la realtà virtuale alle iniezioni con cellule staminali, è stato possibile vedere un miglioramento nel trattamento di varie malattie neurologiche, come il morbo di Parkinson e la sclerosi multipla.

 

Terapia con le cellule staminali

L’utilizzo di cellule staminale permette di curare le malattie con la terapia cellulare. Queste sono cellule che si evolvono in altri tipi di cellule e/o si rinnovano per produrre molte altre cellule staminali.

stem cells lab
Le cellule staminali hanno numerosi benefici per molti tipi di malattie.

Si possono paragonare le cellule staminali allo stelo del fiore: le staminali, durante la fase iniziale, producono foglie, corteccia, fiori e semi. Sono stati redatti molti rapporti e sono state raccolte numerose testimonianze, e in tutti è possibile notare quali siano i benefici della terapia con le cellule staminali, ovvero la rivitalizzazione dei tessuti, il trattamento di malattie e la prevenzione di nuove malattie.

 

Malattie trattate con la terapia con le cellule staminali

Il trapianto di midollo osseo viene utilizzato più comunemente nella terapia con le cellule staminali e probabilmente questo è dovuto al fatto che siano state le prime a essere scoperte. Tutte le ricerche e i trattamenti effettuati in questo settore sono state fondamentali nella cura di innumerevoli persone che soffrono di malattie come la leucemia, oltre ad altri tumori del sangue.

Ovviamente le cellule staminali del midollo osseo non sono le uniche a esistere nel corpo umano, e tutte quelle che sono state scoperte vengono ora usate in centri di ricerca come in tutta Europa per trattare le seguenti malattie:

 

  •       Complicazioni da ictus
  •       Malattia del fegato (cirrosi epatica)
  •       Condizioni artritiche e osteoartritiche
  •       Malattia del pancreas
  •       Disfunzione sessuale/erettile
  •       Ulcere trofiche
  •       Perdita di peso/obesità
  •       Fistole rettovaginali (post-irradiazioni)
  •       Diabete (Tipo 2)
  •       Complicazioni del piede da diabete
  •       Sclerosi multipla
  •       Condizioni reumatoidi
  •       Morbo di Parkinson
  •       Declino cognitivo/Demenza

 

Come funziona la terapia con le cellule staminali

Le cellule staminali vengono utilizzate nella terapia per poter rigenerare le parti malate del corpo eliminando così la malattia. I ricercatori e gli operatori sanitari sono stati in grado di implementare protocolli in cui prima si prelevano le cellule staminali dal paziente e poi si somministrano al paziente stesso in modo personalizzato.

Le cellule staminali variano a seconda del fornitore del trattamento e i ricercatori del centro ne usano di diversi tipi, tra cui:

  •       Cellule stromali mesenchimali multipotenti (MMSC)
  •       Frazione vascolare stromale (SVHF)
  •       Fibroblasti
  •       Cellule ematopoietiche stromali
  •       Regolamentazione delle cellule a T
  •       Vaccini a cellule dendritiche
  •       Cellule mononucleari (MNC)

Le cellule possono essere prelevate da donatori a pazienti, per poi essere coltivate e crioconservate in laboratorio. La somministrazione può avvenire:

  •       Per endovena: ovvero per via endovenosa
  •       Intramuscolare: iniezione diretta nel tessuto muscolare
  •       Intra-articolare: iniezione diretta in un’articolazione
  •       Intratecale (puntura lombare): somministrazione nel liquido spinale
Stem Cells
Le cellule staminali vengono crioconservate in laboratorio in seguito alla raccolta.

Questo tipo di terapia è estremamente nuova è alquanto nuova e le ricerche sono ancora in corso. I centri di trattamento più importanti utilizzano i più alti standard internazionali di bioetica per la trasparenza e la qualità del trattamento.

 

Il futuro è arrivato

La medicina si è evoluta grazie alla tecnologia e all’innovazione, le cui invenzioni permettono di creare nuove possibilità per il trattamento delle malattia. Il settore è all’avanguardia su ogni lato, tra cui gli strumenti diagnostici e i protocolli di riabilitazione.

La tecnologia continua a migliorarsi e a espandersi, con un progresso che amplia sempre più la conoscenza scientifica umana.

 

Articolo sponsorizzato – Le  informazioni riportate sono state interamente fornite da Swiss Medica XXI century S.A.