Emorroidi esterne: come dare sollievo a questo fastidio

Chiunque soffra di emorroidi infiammate troverà utile leggere questo articolo. Non c’è da preoccuparsi, è un problema che affligge moltissime persone, solo che spesso viene tenuto nascosto per imbarazzo e per paura di sottoporsi a una visita medica. Quando le emorroidi diventano gonfie e fastidiose, però, è davvero necessario pensare alla propria salute e mettere da parte ogni vergogna. Vediamo allora cosa sono le emorroidi, perché le emorroidi esterne possono essere così dolorose e soprattutto come trovare sollievo al problema.

Emorroidi interne ed emorroidi esterne: differenze e sintomatologia

Le emorroidi, contrariamente a quanto si pensa, sono strutture venose che si trovano fisiologicamente nel canale anale. Ricoprono un’importante funzione di continenza favorendo, in condizioni di riposo, la chiusure dell’orifizio anale. In pratica, sono degli ammassi di tessuto e vasi sanguigni, pieni di sangue, che si gonfiano e si sgonfiano per trattenere le feci o, al contrario, per favorire il loro rilascio.

Le emorroidi si definiscono interne quando sono posizionate al di sopra della linea pectinea, la divisione immaginaria che divide il retto dal canale anale. Sono invece dette emorroidi esterne quando sono localizzate al di sotto di questa linea, diventando visibili ad occhio nudo.

Fra il tratto di intestino retto e il canale anale c’è una differenza a livello di tessuto e di terminazioni nervose. La parte finale è molto sensibile e questo è il motivo per cui le emorroidi esterne sono molto più fastidiose e dolorose rispetto a quelle interne. Sono anche quelle che più facilmente possono andare incontro a prolasso, fuoriuscendo al di fuori dell’orifizio anale.

Le emorroidi interne, al contrario, sono generalmente asintomatiche e non creano problemi. È bene tenere presente, però, che l’infiammazione cronica dei tratti finali dell’intestino può portare a patologie ben più gravi e deve essere tenuta sotto controllo migliorando lo stile di vita, l’alimentazione e abbassando il livello di stress generale.

Un problema particolare: le emorroidi in gravidanza e dopo il parto

Le donne sono soggette ad emorroidi in particolare durante la gravidanza e subito dopo il parto. L’infiammazione delle emorroidi in questo specifico momento della vita della donna è dovuta ai cambiamenti ormonali, all’aumento di pressione della zona e, ovviamente, alle spinte durante il parto. È un problema davvero comune, che tende a scomparire in maniera spontanea entro pochi mesi ma che può essere molto debilitante. La neo mamma, già stanca per il neonato a cui deve accudire, con tutte le conseguenze fisiche che il parto si porta dietro, si trova ad affrontare anche il dolore e il fastidio delle emorroidi infiammate.

Oltre a richiedere farmaci compatibili con gravidanza e allattamento, la donna può trovare sollievo con bagni in acqua tiepida, capaci di favorire il rilassamento muscolare e, quindi, la conseguente diminuzione della pressione sanguigna e del gonfiore.

Trattamenti per emorroidi esterne: le nuove frontiere della medicina

Grazie alle nuove scoperte e alle innovazioni in campo medico, comunque sia, non ha senso portarsi dietro il problema delle emorroidi infiammate senza rivolgersi al medico. L’intervento chirurgico non è più invasivo come una volta. Utilizzando tecniche all’avanguardia, come la crioterapia selettiva, si può risolvere definitivamente e senza conseguenze. L’intervento dura pochi minuti, non ha controindicazioni e non necessita di preparazione. Il decorso post-operatorio è rapido e semplice, tanto che è possibile riprendere le normali attività nel giro di pochi giorni.

La soluzione migliore per le emorroidi è rivolgersi ad uno specialista di fiducia che saprà valutare il percorso migliore specifico per ogni singolo paziente.