La disfunzione erettile, denominata anche impotenza, consiste nell’impossibilità di raggiungere un’erezione valida per consentire lo svolgimento di un soddisfacente rapporto sessuale, in quanto per poter avere un’erezione fisiologica è necessario che vi sia un’interazione funzionale tra il sistema nervoso e l’apparato endocrino e circolatorio.
Indice rapido
Il problema della disfunzione erettile
Nella genesi di tale disturbo sono coinvolti sia problemi di natura organica che di natura psicologica, poiché la sfera emotiva è implicata in maniera decisiva nell’espletamento delle funzioni sessuali.
Dal punto di vista psicologico, i fattori predisponenti delle disfunzioni erettili sono da ricercarsi nelle sindromi depressive e attacchi d’ansia, soprattutto collegata ad ansia da prestazione.
Dal punto di vista anatomico, l’organo sessuale maschile comprende una porzione costituita dai corpi cavernosi: si tratta di una zona anatomica riccamente vascolarizzata che nel momento dell’erezione subisce un forte afflusso sanguigno che provoca l’inturgidimento del pene, e quindi l’erezione.
In caso di disfunzioni erettili, tale afflusso sanguigno non si verifica, e quindi l’organo non si irrigidisce.
Tali modificazioni vascolari impediscono che il sangue rimanga intrappolato all’interno dei corpi cavernosi determinando un deficit erettile.
Qualora non venga trattata in maniera adeguata, la disfunzione erettile può portare a complicazioni che implicano insorgenza di crisi di panico o manifestazioni da stress emotivo, insoddisfazione nella vita sessuale, perdita di autostima e problemi a livello delle relazioni interpersonali.
In che cosa consiste l’eiaculazione precoce
L’eiaculazione precoce è una disfunzione sessuale consistente nell’emissione di sperma dopo poco tempo dal momento in cui si è verificata l’erezione dell’organo sessuale maschile, che dipende probabilmente da un alterato riflesso eiaculatorio.
In altre parole, significa che l’uomo raggiunge l’orgasmo in breve tempo, non riuscendo a ritardare l’eiaculazione precoce, e non è più in grado di continuare il coito, generando una sensazione di insoddisfazione anche per il partner.
Le cause dell’eiaculazione precoce possono essere di vario tipo e comprendono sindromi infiammatorie dell’apparato genitale, anomalie anatomiche dell’organo, come fimosi o ridotte dimensioni del frenulo, oppure motivazioni psicologiche dipendenti da un disagio psichico della vita di coppia, da una diminuzione di pulsioni sessuali, o anche da sindromi di ansia da prestazione.
Questo disturbo incide notevolmente nella vita di coppia in quanto impedisce il raggiungimento dell’orgasmo da parte del partner, determinando l’insorgenza di tensioni nella vita intima delle coppie.
Infatti, l’incapacità di soddisfare l’altra persona può innescare sensi di colpa e sindromi depressive nel soggetto.
L’incidenza del problema
I problemi di erezione sono estremamente diffusi; infatti secondo alcune rilevazioni oltre 150 milioni di uomini nel mondo ne sono colpiti. Nel nostro Paese interessa il 13% dei soggetti di sesso maschile che corrisponde ad un maschio su otto.
La fascia di individui più colpita è quella di età superiore ai 50 anni, in quanto l’età rappresenta uno dei principali fattori predisponenti insieme ad altre cause collegate a patologie croniche come alterazioni ormonali, aterosclerosi, diabete, o ipertensione, oppure all’assunzione di particolari farmaci, il fumo di sigarette, il sovrappeso, un errato stile di vita con tendenza alla sedentarietà .
L’eiaculazione precoce è un disturbo molto diffuso, che può colpire individui a qualsiasi età fin dalla pubertà , anche se è più frequente nell’età matura. È stato stimato che interessa fino al 40% della popolazione maschile, che corrisponde ad un uomo su tre.
I trattamenti farmacologici e i rimedi naturali
Se è stata accertata la presenza di disfunzione erettile mediante una diagnosi di uno specialista andrologo, è necessario impostare uno schema terapeutico che solitamente si avvale di sostanze vasodilatatorie; i più diffusi farmaci di questo tipo agiscono potenziando l’afflusso sanguigno ai corpi cavernosi per consentire l’inturgidimento dell’organo maschile.
Oltre a questi, viene impiegato efficacemente anche l’ormone testosterone, oppure la papaverina.
Esistono rimedi naturali come il ginseng, che potenzia l’azione di alcuni ormoni, l’eleuterococco e l’anice che svolgono attività afrodisiache, l’arginina, un amminoacido che incentiva la produzione di ossido nitrico che è una sostanza vasodilatatrice, e la citrullina che è un precursore dell’arginina.
Dal punto di vista farmacologico è possibile trattare l’eiaculazione precoce con rimedi di tipo topico, si tratta di creme desensibilizzanti tipo anestetici locali (lidocaina), che hanno lo scopo di ritardare l’eiaculazione ma possono comportare una diminuzione del piacere nel partner, per questo motivo è consigliabile utilizzare il preservativo dopo avere applicato il preparato sull’organo.
Quando l’eiaculazione precoce è associata a disfunzione erettile, vengono prescritte sostanze vasodilatatorie, che agiscono anche rilassando la muscolatura liscia dei corpi cavernosi.
Per quanto riguarda la sfera psichica, i farmaci maggiormente impiegati per ritardare l’eiaculazione precoce sono gli antidepressivi, che agendo a livello della sfera emotiva, contribuiscono a migliorare le prestazioni sessuali.
Come terapia alternativa a quella tradizionale per ritardare l’eiaculazione precoce, possono venire usati fitofarmaci come passiflora, valeriana e tiglio, che contribuiscono a diminuire lo stress ed il nervosismo.
Entrambi questi disturbi sono disfunzioni erettili che possono condizionare pesantemente la vita di coppia, pertanto è importante che il soggetto che ne è colpito abbia la serenità e la tranquillità necessarie per rivolgersi ad un andrologo di fiducia, che sia in grado di impostare un adeguato percorso terapeutico per risolvere definitamente il problema.