Coronavirus: le regole per contrastarlo, l’importanza delle difese immunitarie e il ruolo dell’omeopatia

Il coronavirus si sta implacabilmente diffondendo nel nostro Paese e a tutti non resta che prenderne atto: le notizie che i media ci propinano in merito alla sua rapida avanzata non sono certo rassicuranti, ma le disposizioni del governo sono chiare e raccomandano cautela e senso civico. L’infezione virale sta coinvolgendo un numero di persone che sale vertiginosamente di giorno in giorno in tutta Italia e non solo. Per questo è importante rimanere lucidi, attenersi scrupolosamente alle norme igieniche imposte e dar credito solo a fonti attendibili per contrastare il più possibile non solo ignoranza e disinformazione, ma anche l’ulteriore propagazione del virus.

 

Cos’è il coronavirus e cosa comporta

Il Sars-CoV-2, detto anche Covid-19 ma comunemente denominato coronavirus, è un virus appartenente al genere betacoronavirus. Si ipotizza che si tratti addirittura di un incrocio tra due diversi coronavirus.

È molto contagioso e aggressivo, e i sintomi con cui in genere si manifesta sono quelli riconducibili a una comune influenza (febbre, raffreddore, tosse), anche se rischia di intaccare le vie respiratorie portando a conseguenze più serie come la polmonite interstiziale, specie nei soggetti più deboli (gli over 75, gli immunodepressi e le persone affette da patologie di natura respiratoria o cardiaca).

 

Come si trasmette il coronavirus

La trasmissione del virus avviene tramite contatto diretto e stretto tra persone, prevalentemente attraverso la saliva, se si parla a distanza ravvicinata, e ovviamente starnutendo e tossendo. Ma si può essere contagiati anche toccandosi bocca, naso e occhi con le mani dopo essere stati in contatto con una persona portatrice della malattia.

È molto importante dunque agire prevenendo la contrazione del virus e la sua ulteriore diffusione. Il Ministero della Salute ha diramato una serie di dettagliate regole che tutti noi dobbiamo rispettare per fare, nel nostro piccolo, la differenza, al fine di tutelare l’intera comunità e soprattutto i più deboli. È fondamentale lavarsi spesso e accuratamente le mani con acqua e sapone, ma anche ricorrere a soluzioni igienizzanti da utilizzare al bisogno come la classica amuchina – che ultimamente sta andando a ruba – o altri disinfettanti ugualmente efficaci, alcuni dei quali ricreabili anche a casa con pochi ingredienti.

Va inoltre mantenuta una distanza di sicurezza dalle altre persone di almeno un metro, e non bisogna starnutire sulle mani, bensì sulla piega del gomito tra braccio e avambraccio, o al massimo su un fazzolettino monouso da gettare subito dopo. Chi vuole può indossare una mascherina, utile soprattutto se si ha il dubbio di aver contratto il virus o se si deve avere a che fare con persone malate. Nel caso in cui si sospetti di essere stati contagiati, non bisogna recarsi al pronto soccorso ma limitarsi a contattare il 112 o i numeri regionali predisposti.

 

Seguire una corretta alimentazione

Per combattere il coronavirus, dato che non esistono ancora cure precise e scientificamente dimostrate, la sola possibilità concreta che abbiamo è quella di rinforzare il nostro sistema immunitario. Alimentarsi correttamente è molto importante e sta alla base del nostro benessere, soprattutto è necessario salvaguardare la salute dell’intestino, sede principale delle difese immunitarie.

A questo scopo, è bene evitare alcune tipologie di alimenti, come il glutine, tutti gli zuccheri raffinati e il latte, in favore di altri che invece possono aiutare molto:

  • I semi di lino, ricchi di acido alfa-linoleico, un acido grasso dalle spiccate proprietà antinfiammatorie che fa parte della famiglia degli omega 3.
  • La frutta secca, che contiene molti minerali, omega 3 e aminoacidi.
  • Lo yogurt o il kefir, entrambi ricchissimi di probiotici e utilissimi per mantenere in corretto equilibrio la flora batterica dell’intestino.
  • L’avena, che è un cereale molto ricco di fibre, per il corretto funzionamento dell’intestino.
  • Il limone, contenente molta vitamina C, che svolge un ruolo fondamentale per le difese dell’organismo. Può essere assunto ogni giorno, in acqua calda.
  • Le verdure a foglia verde, cotte a vapore, per le loro proprietà antibatteriche e antivirali.

 

È inoltre possibile valutare l’assunzione di alcuni integratori disponibili in commercio specificatamente formulati per supportare le difese immunitarie, come quelli a base di echinacea.

Da non sottovalutare l’importanza della cottura dei cibi (meglio se al vapore e al forno), oltre a tutte le regole igieniche da tenere in cucina, in primis la disinfezione delle mani e la pulizia accurata di tutte le superfici.

Condurre uno stile di vita sano in generale è la chiave per mantenersi in buona salute e rinforzare il sistema immunitario: lo sport è un prezioso alleato, meglio se praticato all’aria aperta, ma allo stato attuale, visti i divieti in Italia, si possono eseguire alcuni esercizi anche a casa, sfruttando eventualmente gli spazi aperti di cui si dispone.

 

Curarsi con l’omeopatia

Il coronavirus, sebbene possieda tutte le caratteristiche di un “semplice” virus influenzale, risulta così temibile ai nostri occhi perché, attualmente, non esiste un vaccino in grado di contrastarlo, e non si sa quanto tempo ancora dovrà passare prima di riuscire a individuarlo. Dunque la medicina tradizionale, ora come ora, non mette a disposizione vere e proprie cure, ma una possibilità sembra provenire dall’omeopatia. È quanto afferma Giovanni Giannotti, medico omeopata, che ha scritto un libro dal titolo “Novel Coronavirus Covid-19” nel quale propone una cura, non preventiva e non testata, ma al momento l’unica possibile alternativa: essa avrebbe effetto non soltanto contro il nuovo coronavirus, ma anche contro tutte le malattie a carico dei polmoni originarie da altre infezioni provocate da coronavirus. Ovviamente va sempre evitato il fai da te, anche quando si tratta di omeopatia: i rimedi indicati nel libro devono essere prescritti dal proprio medico, con la relativa posologia adatta al singolo paziente.